Orto in balcone: esplode il caldo e arriva il momento clou delle vacanze. Come permettere al proprio orto di sopravvivere durante la propria assenza? I più esperti sanno bene che un ottimo metodo è quello di costruire un sistema di irrigazione a goccia fai da te. Vediamo come fare.
L’orto in balcone rischia di appassire durante anche solo pochi giorni di vacanza. Come evitare di vedere la propria fatica andare sprecata? Semplice: si costruisce un sistema di irrigazione a goccia fai da te. È un metodo diffusissimo e per dei buoni motivi: costa pochissimo, quasi zero, ed è molto affidabile.
Naturalmente può essere costruito in diversi modi, ma uno dei più semplici ed efficaci è quello di riempire una tanica per liquidi con rubinetto e di mantenerla sospesa in alto. L’occorrente è una tanica con rubinetto, un grosso moschettone, dei fili di nylon o da bucato, del tubo di giardinaggio con spessore compatibile con quello del rubinetto, due connettori per impianti a goccia e dei tubi di diffusione, lunghi a seconda delle esigenze.
La tanica, la cui capienza va scelta anche qui in relazione alle esigenze, dovrà essere tenuta sospesa tramite una semplice imbracatura fatta con il nylon o il filo da bucato. A tale imbracatura verrà applicato il moschettone per appendere il tutto. A questo punto si collega un breve pezzo (10-15 cm) di tubo da giardinaggio al rubinetto della tanica e a questo si collegano, dopo aver praticato due fori, due connettori per l’impianto a goccia.
Ora occorre collegare ai connettori due pezzi di tubo di diffusione che dovranno essere, come è facile immaginare, posizionati sopra i vasi, in un percorso che copra il nostro orto in balcone. Si avrà a questo punto una struttura con un pezzo di tubo da giardinaggio sotto la tanica che finisce nel nulla: tale tubo, poco sotto i connettori, va bloccato con un bel tappo di sughero.
Ultimo atto per costruire un sistema di irrigazione a goccia è quello di praticare un piccolo buco sulla parte superiore della tanica, in modo che il risucchio d’aria favorisca la distribuzione dell’acqua.
Photo credits | Stefano Mortellaro su Flickr