Impianto fotovoltaico, la detrazione fiscale arriva ora al 50% ma solo ed esclusivamente in caso di uso domestico: la vendita delle energia in eccesso comporta l’impossibilità di accedere alle detrazioni.
L’Agenzia delle Entrate diffonde un’importante precisazione per chiunque voglia installare sulla propria abitazione un impianto fotovoltaico: la detrazione fiscale IRPEF arriva al 50% delle spese per l’acquisto e per la realizzazione dell’impianto (mentre in passato gli sconti fiscali arrivavano solo al 36%). Per usufruirne bisogna acquistare e realizzare (o aver acquistato e realizzato) un impianto per uso domestico tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013.
La forte detrazione fiscale per i pannelli fotovoltaici è riservata a impianti con potenza non superiore ai 20 kw e copre fino a 96 mila euro per ogni singola residenza (con un tetto raddoppiato rispetto al precedente, che vedeva come importo massimo 48 mila euro). Per richiederla occorre conservare l’intera documentazione relativa all’acquisto e all’installazione dei pannelli e le abilitazioni amministrative richieste. Fondamentale a questo punto è chiarire che in nessun modo si potrà vendere l’energia in eccesso tramite il proprio impianto fotovoltaico.
Approfittando delle detrazioni fiscali si arriva a risparmiare cifre davvero considerevoli per avere un impianto che renda la casa autosufficiente dal punto di vista energetico, ma la possibilità di recuperare i soldi investiti vendendo l’energia viene meno. A questo punto è quindi chiaro che la scelta di approfittare degli incentivi spetta al singolo cittadino, che dovrebbe valutare (magari chiedendo anche il parere di un esperto) l’energia potenzialmente prodotta, gli introiti derivanti dalla vendita nonché possibili ritocchi ai prezzi in futuro più o meno prossimo.
La detrazione fiscale incrementata fino al 50% delle spese sostenute per l’impianto appare come una possibilità estremamente interessante da tenere in considerazione da parte di chiunque voglia un impianto fotovoltaico che si limiti ad assicurare a lungo termine l‘autosufficienza energetica dell’abitazione.
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