Ci sarà tempo fino al 22 aprile per partecipare alla Settimana della Cultura, un’iniziativa che si è rinnovata anche quest’anno grazie all’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha rinnovato la possibilità di visitare gratuitamente musei e mostre gratuite.
Per nove giorni tutti gli italiani potranno visitare musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali; luoghi di cultura siti su tutto il territorio italiano e resi accessibili a tutti coloro che vorranno scoprire l’amore per la cultura e l’arte conservata nel nostro Paese.
Oltre alle consuete modalità di accesso alle bellezze territoriali, l’iniziativa ha aggiunto un nuovo evento, confermato anche quest’anno dopo l’esordio dell’anno passato. Si tratta dell’iniziativa “Benvenuti al Museo”, un progetto che coinvolgerà tutti i ragazzi dai 16 ai 19 anni, docenti e scuole italiane che potranno trasformarsi in “Ciceroni” durante tutta la durata della Settimana della Cultura.
Per conoscere tutte le iniziative e i luoghi della cultura che parteciperanno all’incontro, cliccate sul link (lo trovate qui) e scoprite i luoghi culturali da visitare. Se invece possedete uno smartphone e volete scoprire le novità offerte dalla Settimana della Cultura e accedere a tutti i contenuti legati all’iniziativa, cliccate qui e consultate il programma completo degli appuntamenti.
Se volete dedicarvi alla cultura, mettetevi in strada e recatevi verso il centro cittadino: in tutta Italia saranno allestiti ben diciassette punti di informazione siti in stazioni ferroviarie, aeroporti, luoghi di attrazione turistica e musei. Oltre alle informazioni, i punti distribuiranno opuscoli utili allla conoscenza degli eventi più interessanti organizzati nella propria regione.
Un’unica informazione che è bene tenere a mente. Se volete visitare il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino, l’ingresso sarà a pagamento: le cifre raccolte da tutti i visitatori serviranno infatti all’organizzazione di un intervento di manutenzione dell’area archeologica volto a migliorare il precario stato di salute dell’area archeologica.
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