La presidente del Forum immigrazione Pd Livia Turco ha presentato una proposta di legge con cui si chiede allo Stato un sostegno economico che preveda lo stanziamento di 30 milioni di euro da utilizzare per l’istituzione di corsi gratuiti di lingua e cultura italiana a cui possano partecipare i tanti immigrati presenti sul nostro territorio. Non a caso è stata lanciata ieri la campagna del Pd “Imparo l’italiano e sono cittadino”, in occasione dei quiz di verifica di conoscenza dell’italiano, preliminari alla richiesta del permesso di soggiorno. Gli ostacoli che devono superare i cittadini stranieri che vivono in Italia sono numerosi, dalla sanità, alla burocrazia, alla scuola, e questi sono alcuni, piccoli esempi.
Sono tante, infatti, le persone provenienti da vari paesi del mondo e che l’Italia ha accolto, persone che vogliono integrarsi, e per farlo hanno bisogno di imparare la lingua italiana, ma anche la storia del nostro Paese, e la sua cultura. I corsi presenti, però, sono quasi tutti a pagamento, e non si ha sempre la possibilità economica per affrontare anche questo tipo di spesa. I corsi proposti dalla Turco sarebbero, invece, gratuiti; la proposta chiede l’intervento del Ministero dell’Istruzione, il quale, in collaborazione con Regioni, Comuni, sindacati associazioni di volontariato, coordinerebbe lo svolgimento dell’attività didattica, che dovrebbe svolgersi su due livelli.
Il primo è stato pensato sull’impronta dell’ educazione civica affinchè venga insegnata agli immigrati la Costituzione e la legislazione del nostro Paese, anche nella lingua d’origine del migrante, il secondo livello si baserebbe sull’ apprendimento della lingua lingua e la cultura. All’interno di questo progetto si è pensato di coinvolgere anche le imprese che dovrebbero concedere agli immigrati permessi dal lavoro, da una a tre ore a settimana, per seguire i corsi di lingua. Per finanziare questo bel progetto, si è pensato di prevedere i contributi pensionistici non riscossi dai lavoratori e le multe comminate ai datori di lavoro che sfruttano gli immigrati senza permesso di soggiorno. Speriamo vengano istituiti al più presto questi corsi gratuiti, in modo che si possano aiutare gli immigrati ad integrarsi con più facilità.