Dopo lo scandalo che ha travolto il marchio automobilistico tedesco Volkswagen accusato di frode per aver truccato i dati sulle emissioni dei propri autoveicolinegli Stati Uniti è già partita la prima class action per il risarcimento danni. A presentarla sono stati gli azionisti di un fondo pensione che aveva investito in titoli Volkswagen ma, come è naturale che sia, presto sembra ad essi si affiancheranno semplici consumatori (un’ottantina dei quali ha già sporto denuncia) e parecchi concessionari.
E in Italia? E’ possibile che parta una class action anche nel nostro Paese, specie se le associazioni dei consumatori si faranno avanti in questo senso. Federconsumatori e Adusbef hanno già dichiaratodi essere in contatto con altre asssociazioni analoghe in Europa per intentare addirittura una class action su tutto il continente mentre il Codacons ha già raccolto dodicimila pre adesioni di proprietari di Volkswagen Diesel.
Esiste quindi la possibilità di ottenere un rimborso per coloro che sfortunatamente, convinti di avere acquistato un automobile ad emissioni controllate, hanno invece portato sulle strade una pericolosa fonte di ossido di azoto e polveri sottili. A ventilare la possibilità di una class action italiana contro Volkswagen è stato lo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che pur ritenendo l’accaduto un fatto gravissimo a danno dei consumatori ha però ammesso che bisogna spettare i dati ufficiali sui veicoli in circolazione nel nostro Paese per capire se ci sono i presupposti per un’azione legale collettiva.
Insomma non ci resta che aspettare i prossimi sviluppi del caso, seguiteci per rimanere aggiornati.
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