Anche i computer ed internet contribuiscono all’inquinamento

Non solo gli scarichi delle auto e delle industrie ma anche i computer ed il crescente uso di internet contribuiscono all’inquinamento della terra. Il mondo virtuale, le comunicazioni online, i cellulari, i calcolatori in generale ormai, secondo i ricercatori della Gartner americana, sono responsabili per ben il 2% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo, la stessa percentuale causata dall’aviazione civile.

L’allarme è stato lanciato da Der Spiegel, che è il magazine settimanale tedesco più grande d’Europa e più influente di Germania. Questa rivelazione fa dire addio all’illusione che le nuove tecnologie portino ad un mondo più pulito, ecologico e più rispettoso del clima e dell’ambiente. L’unica soluzione è di ridurre il numero dei grandi computer, costruendone sempre meno ma più potenti. Le cifre illustrate dal professor Hegering, responsabile del supercomputer del centro di calcolo Leibnitz a Garching sono impressionanti.

Il futuro dei testi scolastici si chiama e-book

Il futuro dei libri scolastici e non solo si chiama e-book, il termine, che deriva dalla contrazione delle parole inglesi electronic book, viene utilizzato sia per indicare la conversione in digitale di una qualunque pubblicazione sia il dispositivo con cui il libro può essere letto. Si tratta di libri creati, appunto, attraverso un formato elettronico, simili ai libri tradizionali, ma in grado di offrire molti vantaggi che i tradizionali libri cartacei non possono offrire.

La Garamond, casa editrice capitolina che si occupa dell’applicazione didattica delle tecnologie informatiche, ha invitato tutti gli insegnanti delle scuole superiori, che in questi giorni stanno scegliendo i testi scolastici per il prossimo anno, ad un alternativa elettronica almeno per le materie fondamentali cioè italiano, matematica, latino, inglese e informatica.

Il decalogo della procura di Roma per difendersi dai Dialer

Siccome la prudenza non è mai troppa, la procura di Roma, anche perché sommersa da migliaia di denunce per truffe derivanti dai “dialer” ha deciso di pubblicare una piccola guida per evitare che ignari utenti si ritrovino a fine mese con bollette salatissime da pagar, quindi ecco il decalogo per evitare la truffa:

  • Inibire il file preposto alla tenuta del numero di connessione ad internet, presente sul personal computer (generalmente il file Rasphone.pbk), impostandolo in sola lettura;
  • Richiedere agli operatori telefonici il blocco dei prefissi usati dai dialer;
  • Utilizzare una connessione digitale.

E’ arrivato il momento del peer to peer dei prestiti, osserviamo Boober

Dopo che il web 2.0 ha creato una rivoluzione nel mondo Internet, con la nascita di portali per contenuti creati dagli stessi utenti e dove il principio fondamentale è l’interazione tra webmaster-visitatore è arrivato il momento del 2.0 anche per i prestiti: Una sorta di peer to peer dei soldi, uno dei maggiori istituti in questo campo è senza dubbio Boober che offre un servizio di social landing, vale a dire prestiti fra privati online, senza intermediazione bancaria.

Dove gli iscritti possono chiedere somme che vanno dai 2000 ai 10000 euro restituibili in massimo 5 anni. Per poter usufruire dei prestiti bisogna avere tra i 18 ed i 75 anni, e ovviamente avere un reddito da lavoro dipendente o ricevere la pensione. A quel punto l’utente può nel sito di mercato presentare la propria richiesta, specificando l’ammontare, il tasso richiesto e la durata. Viene offerta una stima dell’eventuale tasso d’insolvenza e si garantisce che una società di recupero crediti si occuperà degli eventuali mancati pagamenti.

Più semplice la correzione dei dati catastali

Da oggi è molto più semplice correggere i dati catastali sbagliati, grazie al nuovo sito dell’Agenzia del territorio, che appunto gestisce i vari servizi catastali. E finalmente nel 2008 si sono accorti della tecnologia, infatti sarà possibile con pochi colpi di mouse, senza ricorrere a tecnici e stando comodamente seduti sulla proprio sedia, correggere i dati, l’intestazione della proprietà, indirizzo, ubicazione, o errori materiali nella consistenza, come ad esempio i vani o i metri quadri.

La conferma della modifica ci arriva direttamente via email. Per modificare i dati dell’intestatario è necessario avere l’identificativo catastale dell’immobile e gli estremi di uno tra questi documenti: atto notarile d’acquisto, dichiarazione di successione, domanda di voltura catastale, denuncia al catasto di nuova costruzione o variazione. Un altra novità invece per chi ha intestati più immobili consiste nella correzione dell’errore con una sola richiesta. Per la rettifica dell’indirizzo non sono richiesti atti di riferimento.

Quanti risparmi con un sms

Un messaggio, basta a semplificare la vita del cittadino e ridurre in modo rilevante i considerevole i costi diretti e indiretti di diversi servizi di pubblica utilità. Anche se certo non basta acquistare dei pacchetti di messaggini per mettere a punto un efficiente progetto di relazione con i clienti.

A quanto dice il rapporto sul Mobile Service Management realizzato dal Politecnico di Milano ci sono due tipologie di benifici che si ottengono dall’adozione di queste tecnologie: da un lato a una riduzione di costi, dall’altro un aumento dei ricavi. I casi analizzati hanno dimostrato che l’utilizzo del canale mobile consente, rispetto agli strumenti tradizionali, di ridurre i costi di comunicazione (risparmio sui costi di spedizione, sui costi telefonici, sui costi relativi ai call center, ecc.).

Alcune riflessioni sul canone RAI

Anche quest’anno la RAI sta chiedendo il pagamento del canone anche a chi non ha il televisore e vede i programmi attraverso computer e tvfonini (a patto che si dimostri che in effetti si vedono programmi RAI), questa richiesta è purtroppo legittimata per colpa del decreto del 1938 che impone il pagamento del canone a “chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”.

Il nuovo governo dovrà intervenire subito con una moratoria sul pagamento del canone per questi nuovi dispositivi. La cosa migliore sarebbe la completa abolizione del canone, destinando, a copertura del servizio, parte o tutta l’Iva versata sull’acquisto degli apparecchi atti a ricevere il segnale televisivo. In questo modo si finanzierebbe il servizio senza coinvolgere chi non ne usufruisce.

LED ovvero l’illuminazione del futuro

Una notte,quando magari vi alzate per andare in bagno, senza accendere le luci, girate un pò in casa, di stanza in stanza e contate quante lucine colorate ci sono. Dal televisore al caricabatterie, dalla segreteria all’impianto stereo vi accorgerete che sono molte le lucine da cui siamo circondati. Il nome tecnico di queste è LED che sta per Light Emitting Diod, sono le lampadine del futuro, infatti presto le utilizzeremo proprio per l’illuminazione.

I LED non sono altro che scarti di semiconduttori, che quando vengono attraversati dalla corrente elettrico mettono una luce visibile. Ma perché dico che sono le lampadine del futuro? Per alcuni semplici motivi: innanzitutto consumano meno, infatti sono 5 volte più efficaci nel trasformare l’elettricità in luce, durano 50.000 o addirittura 100 mila ore.