Gli italiani risparmiano meno: la crisi colpisce il portafogli

 Eh sì, dire che si risparmia di meno non sempre coincide con la situazione in cui gli individui spendono di più e infilano denaro in saccoccia (alias in banca). In realtà in questo perido di crisi diminuisce il reddito disponibile lordo delle famiglie italiane, calano il potere d’acquisto, le spese per consumi finali e gli investimenti fissi lordi e diminuendo il reddito non può altro che diminuire il risparmio.

Lo afferma l’Istat nell’indagine riferita al II trimestre 2009: la propensione al risparmio delle famiglie nel secondo trimestre 2009 é stata pari al 15,2% del reddito lordo. Il reddito lordo disponibile (ovvero depauperato dalle tasse) delle famiglie é diminuito dell’1%, registrando una riduzione di 11 miliardi di euro.

Frenata dei consumi ad Aprile. La crisi investe anche il settore dei servizi

L’Italia non è un paese in recessione, ma l’economia è ferma. Questo è quanto emerge dall’Indicatore dei consumi per il mese di Aprile di Confcommercio che registra un calo dello 0,9% rispetto all’Aprile dello scorso anno. Un dato più contenuto rispetto al -3,4% registrato a Marzo, ma che comunque non da grandi motivi di gioia ai consumatori italiani il cui reddito, secondo le stime di Bankitalia, ha avuto solo un incremento del 5% negli ultimi diciotto anni.

Un dato, quest’ultimo, a dir poco sconfortante, soprattutto se paragonato all’incremento del 20% toccato ai consumatori tedeschi e a quello del 45% dei francesi. E così gli italiani continuano a rinunciare a vestiti, pane e pasta (i cui consumi nel primo trimestre del 2008 hanno registrato un calo rispettivamente del 2,1 e del 4,5) e carne bovina oltre che a svaghi come cinema e ristoranti.

Cresce il divario degli stipendi tra Nord e Sud

Gli italiano sono sempre più poveri. Questo quanto emerge dal IX Rapporto sulle Retribuzioni presentato da OD&M Consulting società che collabora con il Sole24Ore. Infatti nel 2007 è rallentata la crescita delle retribuzioni per ogni categoria. Rimane in difficoltà chi lavora al Sud mentre le donne vedono aumentare la distanza rispetto agli stipendi degli uomini.

Le retribuzioni medie lorde annue di categoria rilevate a livello nazionale nel 2007 sono risultate essere pari a: 101.334 euro per i dirigenti, 50.346 euro per i quadri, 25.340 euro per gli impiegati, 21.484 euro per gli operai. Rispetto al 2006 le quattro categorie presentano grosse differenze, che vanno dallo 0% dei dirigenti e il +3,1% dei quadri. L’inflazione misurata dall’Istat per quello stesso periodo è stata del 1,8 per cento.

Aumenti in busta paga per tutti gli insegnanti

Più soldi in busta paga per tutti i docenti, mercoledì sera è stata firmata la sequenza contrattuale prevista dal contratto nazionale siglato lo scorso novembre. Questo presenta tre principali novità, la prima riguarda le buste paga degli insegnanti, a cui saranno corrisposti 160 euro in più lordi all’anno grazie all’aumento previsto dal contratto.

Con la firma di ieri, inoltre, viene semplificato il metodo di calcolo per il Fondo di istituto, cioè il fondo disponibile per ogni singola scuola per retribuire le attività aggiuntive del personale. «Le scuole e le rsu potranno finalmente lavorare in trasparenza – spiega il segretario generale della Flc Cgil Enrico Panini – e con la certezza dei fondi a disposizione».