Novità per Poste Italiane con l’arrivo di Postepay MoneyGram Rewards, la prima Carta Fedelta’ prepagata emessa sul mercato grazie all’intesa tra Poste Italiane e MoneyGram. Le due società, con questo accordo, fortificano la loro partnership nell’offerta di servizi cash to cash rivolti in particolare al fascia di mercato dei cittadini stranieri con residenza in Italia che hanno la necessità di trasmettere denaro alla loro nazione di origine.
Servizi finanziari
Le carte di credito prepagate più convenienti per i giovani
Niente banconote in vacanza per non rischiare di perdere o farsi derubare. Gli italiani preferiscono le carte di credito e il pagamento elettronico sempre più agevole e semplice da utilizzare. Anche i giovani, attenti e più aggiornati degli adulti si armeranno di carte prepagate per fronteggiare, senza il rischio di portarsi soldi, i viaggi all’estero o in Italia. Ma quali sono le carte più convenienti per i ragazzi?
Secondo Supermoney, da una ricerca effettuata dall’Osservatorio Help Consumatori, la carta prepagata più adatta e conveniente per i giovani è la IW Bag di IWBank (disponibile solo per chi possiede un conto corrente IWBank). La carta è legata al circuito VISA Electron, ha una commissione di ricarica di 0,75 euro e permette di ritirare fino ad un massimo di 500 euro al giorno., Non a rischio di frode in quanto non è collegata a conto corrente, la IW Bag può essere ricaricata sino a 3mila euro. Non ce lo auguriamo ma in caso di smarrimento o furto è possibile ottenere il risarcimento.
ISC attivo da oggi per calcolare il miglior conto corrente
Per valutare qual è il migliore conto corrente da utilizzare a partire da oggi sarà più semplice. Le famiglie italiane infatti avranno a disposizione l’ISC, lo strumento promosso dalla Banca d’Italia per scegliere il conto corrente più adatto a ciascuno permettendo ai consumatori di paragonare i costi dei conti correnti in modo semplice.
Come pagheremo nel futuro? Con il cellulare
Pagare bollette alla posta, effettuare prelievi o accrediti in banca, pagare ovunque e in sicurezza, perchè non farlo con il clellulare? Questa è la nuova idea di pagamento di Nokia. Il nuovo sistema di pagamento si chiamerà Nokia Money e permetterà a tutti i suoi utilizzatori di pagare i propri acquisti e bollette, traferire denaro, effettuare bonifici e altro ancora sul proprio cellulare.
In questo modo si risparmierà soprattutto tempo tempo per le normali faccende quotidiane. Realizzato grazie alla collaborazione di Obopay, verrà dapprima presentato al Nokia Word, evento che si terrà presso Stoccarda il 2 e 3 settembre, successivamente verrà stabilita la data di lancio del servizio.
Zopa.it: 809 i prestiti in Italia
Un po’ di tempo addietro vi abbiamo parlato del social lending di Zopa.it, il servizio grazie al quale si possono ottenere dei prestiti davvero vantaggiosi a tassi relativamente più bassi rispetto a quelli proposti dalle banche. Il servizio in Italia ha vantato in un anno di ben 809 prestiti per un valore complessivo in euro pari a 4.279.700. Segno che il servizio funziona e che ha soddisfatto molti. Per chi non lo conoscesse ancora sottolineamo il funzionamento del meccanismo, spiegato direttamente dagli amministratori di Zopa.
Leasing: un risparmio per lo spirito imprenditoriale
Avete deciso di iniziare un’attività economica per vostro conto? O ne avete una già avviata ma avete necessità di una rimodernizzazione dei macchinari? Le alternative che si presentano ad un soggetto economico che vuole entrare in possesso di un bene strumentale alla propria attività sono più di una:
1) acquistare il bene e pagarlo interamente
2) affittarlo
3) chiedere un prestito per acquistarlo
Il leasing presenta sia i vantaggi del finanziamento che quelli del noleggio, in quanto consente di poter disporre di beni senza bisogno di immobilizzare la somma di denaro necessaria per acquistarli.
Saper distinguere tra Tan e taeg nei prestiti
Alzi la mano chi quando chiede un prestito a una banca o ad una società finanziaria non si è trovato di fronte all’arcana contrapposizione tra TAN e TAEG. Il primo è il tasso annuo nominale ed è solo un tasso di riferimento. Il secondo è il tasso annuo effettivo globale ed è quello che effettivamente conta. Quando si chiede un prestito bisogna guardare il TAEG. Prima il tasso effettivo globale doveva essere pubblicizzato soltanto per il credito al consumo, ora per tutte le operazioni di finanziamento. La legge ha aggiunto che il tasso va computato secondo le modalità stabilite dal Comitato italiano per il credito e il risparmio (CICR) e deve contenere tutti gli interessi e gli oneri a carico del consumatore. Il Dipartimento del Tesoro ha fornito alcuni esempi tipici del TAEG da utilizzare nelle offerte di credito al consumo ai consumatori, come prestiti e vendite a rate. Un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 2000 ha dato infatti attuazione a una Direttiva CE del 1998 secondo la quale per l’indicazione del tasso annuo effettivo globale (TAEG) nelle operazioni di credito al consumo deve essere utilizzato un esempio tipico solo se non sia possibile avvalersi di altre modalità.
Con Bpm nasce il mutuo indicizzato al tasso Bce
Il mutuo con rate indicizzate al tasso ufficiale della Banca centrale europea anziché al l’Euribor è da lunedì scorso realtà: si chiama «Euromutuo» e lo ha presentato Bpm, con tempismo perfetto rispetto alle poloitica monetarie della Banca centrale europea. L’esempio di Bpm – che ha raccolto la proposta formulata da Lorenzo Bini Smaghi, membro del direttivo Bce, in un’intervista su «Il Sole 24 Ore» – sarà presto seguito da altre banche, con grande soddisfazione di molte associazione dei conusmatori che da anni volevano una misura del gener per calmierare l’effetto degli spread che ogn Banca adottava, rendendo difficile per gli utenti sapersi districare nella giugla scelta dell’offerta della Banache oggi sul mercato. Ma l’offerta della banca milanese a ben guardare potrebbe non essere il mutuo più conveniente come potrebbe sembrare ad un primo sguardo.
La bussola del risparmiatore: come orientarsi nel mondo delle finanze
Venerdì 31 ottobre ha avuto inizio la compagna promossa da Cittadinanzattiva: “La bussola del risparmiatore”. Terza edizione proposta durante la Giornata Mondiale del Risparmio, evento annuale che sta acquistando sempre più importanza in Italia. Essa durerà per tutto il mese di novembre e si svolgerà in 25 città. Di cosa si tratta?
L’evento si inserisce nell’azione di promozione e di tutela dei diritti dei consumatori che Cittadinanzattiva porta avanti tramite la sua rete dei Procuratori dei cittadini, da diversi anni – dopo l’intensa attività svolta per facilitare l’entrata dell’Euro – impegnata sul tema dei servizi bancari e finanziari.
A coloro che partecipano sono aperti sportelli d’informazione relativamente agli strumenti finanziari, la valutazione dei principali strumenti di investimento in termini di rischio, dove consulenti e mediatori ai porre domande sui rischi da evitare). Di particolare rilievo la tematica: come tutelare i propri risparmi.
La carta Spider del gruppo MontePaschi: una soluzione per i risparmi dei più giovani
MPS Spider è un prodotto offerto da Monte dei Paschi di Siena, questo include: una carta prepagata multifunzione che puo essere utilizzata sul circuito Visa Electron e Bancomat per effettuare prelievi di contante, ricarica cellulare tramite atm, acquisti tramite POS sia in Italia che all’estero. Acquisti su internet tramite appunto il circuito Visa Electron. La mps Spider ha una durata di cinque anni e vi si possono caricare ben 10.000 euro, quindi molto di più delle altre carte.
Che fine faranno i nostri risparmi a causa della crisi? I fondi pensione sono a rischio?
A causa della crisi finanziaria il panico sta prendendo piede in Europa. Tale paura è giustificata? Realmente potremmo vedere i nostri risparmi andare in fumo? Non c’è nulla di cui preoccuparsi, almeno per i risparmiatori privati.
In Europa esiste un meccanismo di protezione dei conti correnti: il fondo interbancario di tutela dei depositi, vigilato dalla Banca d’Italia. Come tutela? I clienti privati italiani sono quelli più al sicuro, perchè hanno diritto al rimborso del denaro depositato fino a circa 103 mila euro (il doppio se il conto è cointestato).
Quando i risparmi non sono sufficienti: il prestito delega
Tempo fa avevamo trattato la cessione del quinto dello stipendio: prestito che permette di ottenere del denaro non avendo tantissime garanzie se non quella del proprio reddito. può succedere però di necessitare di ulteriori risorse. Quel quinto di stipendio lo si potrà far passare ad una frazione maggiore. Esiste infatti il prestito delega. Tale forma di finanziamento viene quindi applicata quando c’è già un debito che grava sulla busta paga o quando si necessita di cifre più alte.
Il prestito delega è regolato dalla legge 180 del 05.01.1950 e dal DPR 895 del 28.07.1950 e successive modifiche. Il prestito delega è una forma di prestito personale riservata ai dipendenti di enti statali convenzionati, ai dipendenti parastatali (enti locali, aziende parastatali, A.S.L., ecc) e ai dipendenti privati.
Aumenta la diffidenza verso gli istituti creditizi: investire i propri risparmi nelle “banche etiche”
La crisi finanziaria ha investito in pieno l’Europa senza tuttavia abbandonare gli Stati Uniti. A questo punto viene da chiedersi se il piano messo a punto dal Segretario al Tesoro americano, Henry Paulson, sia sufficiente a bloccare l’effetto domino e soprattutto nel lungo periodo. In Europa il piano anticrisi da’ respiro e le Borse si risollevano. Tuttavia cresce la paura in Italia: le banche non sono più sicure? Possiamo ancora fidarci?
Per i più diffidenti oggi parleremo delle “banche etiche“.
Cresce la paura negli italiani di non riuscire a pagare le rate del mutuo
Pagare le rate del mutuo rappresenta sempre di più un incubo per gli italiani. Il 35 per cento degli intervistati da Ipr Marketing, in un sondaggio commissionato da Repubblica.it, teme di “non riuscire a pagare qualche rata”, ma il 16 per cento ha paura di “subire un pignoramento in seguito al fatto di non poter pagare il mutuo”. Per il 14 per cento il timore maggiore è quello di vendere la casa per pagare la rimanente parte del mutuo. Questi sono i dati piuttosto clamorosi ma nemmeno troppo, considerati il disastri finanziario in atto, di questo sondaggio, anche se nel nostro paese la situazione dei mutui e del mercato immobiliare è sicuramente più rassicurante di paesi come Usa, Gran Bretagna e Spagna, in cui il mercato delle case è sceso del 10-15%, e i susseguenti pignoramenti sono stati centinaia di migliaia. Anche se secondo le stime del Adusbef per il 2009 in Italia dicono che i pignoramenti potrebbero aumentare del 18%, mentre attualmente sono attestati intorno al 3% sul totale dei mutui. Le paure degli italiani sono legate alla crisi dei mutui che è esplosa un anno fa negli Stati Uniti: il 57 per cento degli intervistati ritiene che “colpirà anche l’Italia ma in misura inferiore agli Usa”, mentre il 30 per cento è convinto che “colpirà l’Italia come gli Usa”.