Finalmente anche in Italia entra in vigore la direttiva europea 64/07 sui sistemi di pagamento che comprende anche le normative per gli addebiti diretti. La normativa accresce l’opportunità per il cliente di presentare potenziali contestazioni di somme dubbie.
Si tratta in sostanza dei cosiddetti RID, gli ordini autorizzativi che un cliente dà a un creditore o alla propria banca per farsi addebitare regolarmente determinate somme. Gli importi da addebitare possono essere sia fissi, come abbonamenti o pagamenti di affitto, o variabili, come i servizi e i pagamenti per le bollette dell’energia o del telefono. I clienti potranno avere quindi, con l’uniformazione dei metodi di pagamento europei, maggiori garanzie differentemente da quanto accadeva in precedenza quando gli addebiti diretti erano disciplinati o su regola interbancarie o in base ad accordi diretti tra fornitori e debitori. Il cliente avrà la possibilità di obiettare sugli addebiti in cui non si identifica e reclamare il risarcimento entro termini definiti.
Per agevolare la comprensione degli strumenti di pagamento elettronici, l’Abi, in collaborazione con associazioni di consumatori e imprenditoriali, ha redatto due guide (una per le famiglie e l’altra per le imprese) che includono informazioni utili sulle novità introdotte dalla PSD (direttiva europea sui servizi di pagamento per creare un Mercato europeo integrato). Ecco le principali novità con l’entrata in vigore della PSD: ABI e CAB vanno in pensione. Per i bonifici diventa obbligatorio usare il codice IBAN; sono abbreviati ad un solo giorno lavorativo i tempi di attuazione dei bonifici.