Creare un sito tutto nostro non è per nulla facile e per niente economico. I programmi professionali che permettono di ottenete ottimi risultati costano davvero tanto. Prendere come esempio Adobe Dreamweaver CS4, venduto alla cospicua somma di 574,80 euro IVA compresa, per non parlare poi di tutto quanto il corredo Adobe CS4 Web Premium, venduto a 2.278,80 euro IVA compresa. Come fare allora per realizzare un sito web senza spendere tutto quel denaro? L’alternativa è sempre il famoso Open Source. Se siete alle prime armi questa è l’alternativa migliore e a costo zero. Ecco qui l’occorrente.
Riflessioni
Natale 2008, secondo Adusbef e Federconsumatori consumi in calo del 20%
State aspettando con impazienza la tredicesima? Fate bene! Vi servirà per pagare i conti. Infatti, nonostante siano in arrivo nelle tasche di lavoratori dipendenti e pensionati del bel paese ben 35 miliardi di euro in più, solo una parte, peraltro irrisoria, di questo denaro verrà spesa per, diciamo così, togliersi qualche sfizio.
Secondo le stime di Adusbef e Federconsumatori almeno il 70% dei 25 miliardi di euro destinati ai lavoratori e dei 10 miliardi destinati ai pensionati servirà esclusivamente per pagare assicurazioni auto e moto, rate di prestiti, mutui, bolli auto e moto, bollette, utenze e canone rai (ma perchè poi se fanno la stessa pubblicità che a mediaset?), mentre solo il restante 30% potrà essere utilizzato per l’acquisto dei regali, soprattutto quelli per i piccoli di casa, e per preparare un cenone come si deve.
Risparmiare sul costume di babbo natale
Papà! Mamma! Quando viene babbo natale? Molto probabilmente a tanti di voi è stata posta questa graziosa domanda dai vostri figli, e con tono dolce e pacato avrete certamente risposto che mancano ormai pochi giorni. Volete stupirli e rendere il loro natale più magico? Una bella sorpresa sarebbe vestirsi da babbo natale e consegnare direttamente i regali, diciamolo pure, in sua vece. Il risultato è garantito. Il problema è che molti costumi costano parecchio, certe volte il solo cappellino costa sui 20 euro, per non parlare dell’intero set il cui prezzo può toccare anche i 60 euro se non di più. Avete mai pensato ad una opzione fai da te? Se no, noi di Guadagno vi illustreremo come farlo.
Inflazione in ribasso: i consumatori risparmieranno?
Forte rallentamento dell’inflazione a novembre, scesa al +2,7% dal +3,5% di ottobre. Risultati divulagati dall’Istat anche se si tratta ancora della stima provvisoria. Rispetto al precedente mese di ottobre i prezzi hanno registrato un calo. Variazioni negative si sono verificate nei capitoli ‘Trasporti‘ (-2,3%), ‘Servizi ricettivi e di ristorazione‘ (-0,6%) e ‘Abitazione, acqua, elettricità e combustibili‘ (-0,4%).
Gli aumenti si sono invece più elevati si sono registrati nel settore ‘Comunicazioni‘ (+0,3%), ‘Mobili, articoli e servizi per la casa‘, ‘Servizi sanitari e spese per la salute‘ (+0,2%), ‘Bevande alcoliche e tabacchi‘ (+5,3%) e ‘Prodotti alimentari e bevande analcoliche‘ (+4,7%).
Decorazioni natalizie, alla riscoperta delle tradizioni perdute
Quando ero bambina le decorazioni natalizie facevano parte integrante delle tradizioni di famiglia. Anno dopo anno quelle che avevamo riposto con cura dentro agli scatoli di cartone e conservato in cantina il natale precedente venivano portate su in casa e riutilizzate per decorare ancora l’albero.
Non era per risparmiare, non ci ponevamo neppure il problema ed era bello così. Provavamo sempre la stessa gioia nel ritrovare gli angioletti di stoffa, il vecchio babbo natale sulla sua bicicletta di metallo, le palline di vetro (certo ogni anno qualcuna andava in frantumi!), i capelli d’angelo, le lucine colorate ancora funzionanti. Tutto ciò rappresentava un patrimonio di ricordi, di affetti, di vita vissuta che ci commuoveva sempre allo stesso modo.
Credo che allora fosse così per molti di noi. Ma da un pò di tempo a questa parte sembra che le abitudini degli italiani siano cambiate. Sempre più spesso infatti qualcuno mi chiede come intendo decorare l’albero quest’anno, prospettandomi un’alternativa di tendenza. Io resto sempre un pò stupita, da un lato perchè, come dicevo, fa parte di me l’idea che le decorazioni debbano essere sempre le stesse, dall’altro perchè mi chiedo come possa saltare in mente ad alcuni, con la brutta aria che tira, di fare anche dell’albero di natale una questione di moda.
Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, risparmiare rispettando l’ambiente
Ha avuto inizio ieri, sabato 22 novembre 2008, la Settimana europea dei rifiuti, iniziativa alla quale per la prima volta partecipa anche il belpaese. La campagna, nata in Francia e coordinata a livello europeo dall’Associazione Città e regioni per il riciclo e l’uso sostenibile delle risorse (ACR) in collaborazione con l’Unesco, persegue l’ambizioso obiettivo di ridurre di almeno 100 kg all’anno la quantità di rifiuti procapite prodotta in Europa, con ricadute positive sull’ambiente e sulle tasche dei consumatori.
La quantità media di rifiuti prodotta ogni anno da ciascun cittadino europeo ammonta infatti a circa 600 kg l’anno, con la conseguente necessità di un numero sempre maggiore di strutture idonee alla loro raccolta e trattamento e relativi costi sociali. Il 40% di essi poi è costituito da imballaggi.
Risparmiare sui libri con il bookclub?
Sarà capitato di sicuro anche a voi, mentre siete al supermercato, al centro commerciale o semplicemente per strada, di essere avvicinati da una/un promoter ed essere sottoposti ad una frettolosa intervista sulle vostre abitudini, per così dire, “letterarie”. La sequenza di domande termina in genere con la proposta di aderire a un bookclub, diventando socio del quale potrete ricevere direttamente a casa vostra libri, ma anche cd e dvd, con sconti che vanno dal 20 al 70% sul prezzo di copertina.
L’offerta sembra allettante e per certi versi lo è (ve ne renderete conto se siete lettori appassionati e vi recate regolarmente in libreria) soprattutto tenuto conto che i bookclub vantano nei propri cataloghi, generalmente ben forniti, anche libri di recente uscita. Però…c’è un però.
A Natale regala il tuo tempo (ma solo a una persona speciale)
Siete alla ricerca di un’idea originale per i vostri regali di Natale? Vi siete stufati di regalare sali da bagno, guantoni da forno, slip rossi e portacandele con annessa candela decorata con mais o altre diavolerie? Finalmente! E’ davvero sconfortante assistere, anno dopo anno, a uno spreco tanto imperdonabile di denaro.
Per non parlare dell’angoscioso vortice in cui veniamo risucchiati quando, armati di coraggio e pazienza sovraumani, decidiamo di tuffarci nelle strade del centro, affollate all’inverosimile da altri forzati dello shopping natalizio, alla ricerca dei doni per i nostri cari.
Man mano che l’orario di chiusura dei negozi si avvicina lo sfinimento è tale che saremmo disposti a comprare qualunque cosa pur di poter tornare a casa nostra a riposare abbandonati sul divano.
Ed è così, stritolato dalla corsa contro il tempo, che si perde lo spirito del natale. Ma a proposito di tempo…
Bolletta acqua: aumenterà dopo privatizzazione
Non tutti ne sono a conoscenza ma il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Ecco il contenuto del primo comma dell’articolo 23 bis:
“Le disposizioni del presente articolo disciplinano l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonché di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili”.
Rinunciare al superfluo, un ottimo modo per risparmiare tempo e denaro
Quante volte abbiamo riflettuto insieme a voi su quanto sia importante limitare gli sprechi per risparmiare? In particolar modo ci siamo soffermati spesso sulla quantità di prodotti inutili che l’atmosfera stessa dei grandi centri commerciali, complice il bombardamento pubblicitario, ci invoglia a mettere dentro al carrello.
E allora giù con cibo spazzatura, prodotti per la casa e l’igiene intima che le nostre nonne, ma anche le nostre madri, non si sarebbero mai sognate di ritenere di una qualche utilità, oggetti e ninnoli di dubbio gusto e qualità, anche questi spesso reperibili sugli scaffali del supermercato.
Comprare infatti è la parola d’ordine. Qualunque cosa, solo per il gusto di farlo. E’ più forte di noi e tutti, o quasi, almeno una volta abbiamo ceduto, in barba al caro-vita e alla crisi economica.
Ma quali sono secondo voi gli acquisti più inutili che si possono fare al supermercato? Solo per puro divertimento oggi abbiamo pensato di stilarne una piccola classifica, naturalmente è del tutto parziale e potrebbe allungarsi a dismisura…se volete potete darci una mano:
Situazione mutui in Europa: dove conviene acquistare casa
L’Italia e’ ai primi posti in Europa per il tasso di crescita dei mutui, tra il 1997 e il 2006 l’aumento e’ stato del 15,24%. Questo secondo il rapporto di Hypostat European Mortgage Federation, di cui fa parte anche l’Abi. Ciò significa che in Italia sempre meno persone acquistano una casa pagandola per intero ma ci si rivolge agli istituti finanziari per ottenere prestito.
Il mutuo pesa sulle tasche degli italiani, ma e’ poco rispetto a quanto incide su svizzeri e danesi. Sempre secondo il rapporto in media ogni italiano (neonati inclusi) ha un debito per l’acquisto di un immobile residenziale pari a 4.700 euro, tale valore e’ superiore a 40 mila euro per gli abitanti di Svizzera e Danimarca. La media Ue a 27 Paesi e’ di 11.590 euro. Sembrerebbe quindi che i più fortunati siamo noi italiani, invece non è così: il tutto va, ovviamente, confrontato con gli stipendi e con il loro potere d’acquisto, sicuramente la media degli stipendi di questi Paesi è nettamente superiore a quella italiana.
Risparmiare con i mezzi pubblici? Bankitalia boccia il servizio italiano
Sono finiti i tempi in cui per risparmiare si usavano i mezzi pubblici per andare al lavoro, in vacanza, per spostarsi. Oggi si può arrivare ad aspettare anche un’ora alle varie fermate per riuscire a prendere i mezzi: ritardi, scioperi, contrattempi sono all’ordine del giorno e di certo non si può più prendere l’autobus per risparmiare. Perchè in realtà si finisce per perdere. Ritardi a lavoro, alle lezioni per gli universitari, alle visite mediche…Gli italiani sono i piu’insoddisfatti in Ue per il trasporto pubblico locale e bocciano i livelli dei servizi, finalmente lo conferma uno studio Bankitalia. Il focus di via Nazionale su ‘Questioni di economia e finanza‘ mostra un livello impietoso sul trasporto pubblico in genere: troppo lento, di scarso appeal, piu’ costoso per le casse pubbliche e come conseguenza i meno utilizzati d’Europa.
Risparmiare? Affidarsi a imprese straniere anche per i servizi
In Italia c’è un fiorente mercato parallelo di servizi offerti da imprenditori stranieri. Negli ultimi cinque anni questo mercato è aumentato del 73,3% a livello nazionale. cosa ha permesso ciò? Sicuramente un denominatore comune a tutti noi: il risparmio.
Per un taglio di capelli da donna si spende in media il 57,2% in meno, per un massaggio il 46% in meno. A metterlo in evidenza è una ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Cresce quindi il numero di parrucchieri (che corrispondono al 57% dei servizi offerti da imprenditori stranieri): un taglio da uomo costa il 48,6% in meno, quello da donna il 57,2%. Si diffondono anche i negozi di lavasecco, dove per far lavare una gonna si spende in media il 10,3% in meno.
Investire i propri risparmi in Hedge Fund come strumenti di investimento alternativi?
Cosa sono gli un hedge funds? Non esiste una definizione giuridica, tuttavia possiamo dire che essi sono rappresentati da quasiasi fondo che non sia un convenzionale fondo d’investimento, ossia qualsiasi fondo dove si usi una strategia diversa dal semplice acquisto di obbligazioni. Lo scopo è il raggiungimento di un rendimento assoluto e non relativo ad un benchmark. Gli hedge fund sono società private di investitori legati da un contratto al gestore (e spesso proprietario) del fondo. Spesso non si può chiedere il rimborso della quota prima che sia trascorso un certo numero di anni dalla sottoscrizione.
Questi tipi di investimenti, oggi più che mai attraggono sempre più investitori sia istituzionali che privati. Questo alimentato dalle incertezze e dai lunghi periodi di crisi che a volte i mercati finanziari attraversano, gli investitori si sono visti costretti a ricercare altri tipi di investimento rispetto ai tradizionali.