Italiani? Un popolo di falsi risparmiatori ma non per scelta

A volte si pensa che facendo qualche piccolo sacrificio si riesca a risparmiare qualcosina quando poi si usa l’automobile per fare 500 metri consumando benzina ed inquinando, avendo la possibilità di muoverci a piedi. Gli italiani non risparmiano: è quanto emerge da un recente studio basato su 1022 interviste. Ma la colpa non è del consumatore bensì dalla difficoltà di risparmiare.

Infatti gli italiani sembrano avere molta paura di arrivare alla pensione con un reddito insoddisfacente. Nelle intenzioni la voce risparmio c’è, infatti il 72% degli intervistati pone il risparmio come obbiettivo primario, ma non sempre si riesce a fare ciò, il 51% non riesce a mettere da parte nulla, ma non per propria scelta. Mentre il 17% degli italiani, con un certo menefreghismo, non vuole rinunciare al proprio standard di vita e per questo ricorre al prestito.

I trasformatori: un consumo inutile

Tutti gli apparecchi che hanno un trasformatore consumano corrente elettrica anche quando sono spenti. Come ad esempio i faretti alogeni, il caricabatterie del telefonino (senza che il telefonino sia attaccato in carica), Il computer laptop lasciato spento sulla scrivania. Molti apparecchi sono semplici e trasparenti, sinceri. La lavatrice o l’asciugacapelli, o funzionano o sono spenti. Altri invece, “succhiano” energia in sordina. È difficile stimare questo consumo nascosto. Ma è comunque un consumo rilevante.

E soprattutto a differenza dello stand-by – quello del trasformatore è un consumo inutile. Infatti il dispositivo di stand-by ha una sua piccola utilità. Mantiene l’apparecchio nello stato di pronta accensione. Diverso il caso dei trasformatori. Perché consumano in modo invisibile, questo è difficile da individuare e come detto inutile.

Sottoscrivere polizze online: i vantaggi

Eccovi un altro segreto per risparmiare nel campo assicurativo, infatti la nuova frontiera è la sottoscrizione online. Anche per le polizze vita oltre che per quelle Rc auto, è arrivata l’ora di Internet. La sottoscrizione via web è un’opportunità in più di investimento e risparmio, grazie alla possibilità del “fai da te”, il che garantisce commissioni di sottoscrizione per ogni singolo versamento più basse rispetto a chi opera con i canali tradizionali.

Ad offrire questo tipo di prodotti sono in genere le banche, con la formula del risparmio flessibile, alla quale si aggiungono, le polizze esclusivamente on-line, sia con la formula del piano di accumulo sia con quella del versamento in unica soluzione. Nel primo caso si tratta di prodotti che permettono di sottoscrivere l’assicurazione con un versamento minimo mensile molto contenuto con la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi e di modificare la periodicità e l’importo dei premi.

Alcuni consigli per risparmiare a Carnevale

A Carnevale ogni scherzo vale, ma i rincari di dolci e costumi tipici di questa festa non sono per niente uno scherzo, sono reali. “E’ un peccato vedere una tipica festa italiana, ammirata in tutto il mondo, trasformarsi in un evento speculativo. Si corre il rischio che la maschera più gettonata quest’anno sarà quello del “povero”, visti i costi di noleggio o acquisto di un costume”, dice il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri. Per questo ecco una serie di consigli per non trovarsi ad affrontare situazioni davvero poco divertenti e sopratutto risparmiare:

  • Decidere al momento del noleggio di un costume, oltre alla cifra da pagare, anche quella da corrispondere al commerciante per eventuali danni causati alla maschera. Provocare anche piccoli danni al costume crea al momento della riconsegna brutte sorprese.
  • L’acquisto di una maschera deve essere ragionato quanto quello di un qualsiasi altro vestito. Non farsi dunque prendere dalla gioia della festa, ma valutare con cura i materiali e la consistenza dell’abito.
  • Risparmiare sul carburante con Iadi

    Iadi è un servizio telefonico, che sfrutta gli Sms del cellulare per risparmiare sul pieno di carburante: infatti gli automobilisti possono inviare un sms al numero 48472, ricevendo una lista dei quattro distributori più convenienti, che si trovano nelle sue vicinanze. Il sistema, è stato ideato dall’italiana «Imin holding», comunica in pochi secondi una classifica dei gestori più economici, garantendo un risparmio dai 3,5 ai 7 centesimi di euro al litro (fino a 3,5 euro per un rifornimento da 50 litri).

    L’automobilista nel messaggio che invia deve scrivere il tipo di carburante che cerca (benzina, diesel o gpl, con l’eventuale aggiunta della marca preferita), indicando il luogo e l’indirizzo da cui sta inviando l’sms. L’utente, se sta viaggiando in autostrada, deve invece digitare il nome del casello d’entrata e d’uscita. Il servizio costa tra i 26 e i 28 centesimi di euro, secondo il tipo di operatore telefonico. Un prezzo tutto sommato accettabile se bisognare fare un pieno, o se viene richiesta la lista dei distributori più economici nella zona in cui abitiamo.

    Impianto fotovoltaico: alcuni calcoli e considerazioni

    Parliamo in questo articolo, del fotovoltaico, che, oltre ad essere un energia pulita è anche una potenziale buona fonte di risparmio. Questo perché non sembra essere così immediato il vantaggio economico nell’installazione di questi impianti oltre che difficoltoso il reperimento dei materiali. Per questo, vi segnalo un interessante intervista, fatta a Carlo Privato, responsabile Area Fotovoltaica del Dipartimento Tecnologie per l’Energia, Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico, ENEA che ha effettuato una piccola analisi economica di quel che si andrebbe a a spendere tenuto conto delle difficoltà tecniche, nell’installazione di un impianto fotovoltaico, e di quando invece inizierebbe ad esserci il ritorno economico.

    Le domande che gli sono state poste sono: Quanto si deve investire per realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione? In quanto tempo si ammortizza l’investimento? Quando si comincia a guadagnare?

    Ristrutturare i nostri mobili

    Quanti di voi hanno mobili antichi, magari risalenti al dopoguerra, in condizioni disastrose, inutilizzati e in attesa di essere “buttati”? Penso che la risposta sia molti, per questo oggi vi voglio dare alcuni suggerimenti, per restaurare un antico mobile. Senza spendere un capitale e senza dover essere restauratori di professione. Allora ci servono:

    • Ovviamente il mobile da restaurare
    • Sverniciatore
    • Mascherina di protezione
    • Guanti in lattice
    • Carta vetrata di varie misure
    • Cementite
    • Colore, a nostra scelta, dipende da come lo vogliamo questo mobile
    • Carta per découpage pittorico
    • Forbici per découpage
    • Colla per carta découpage
    • Pennelli
    • Tamponcino in spugna
    • Lacca di finitura
    • Vernice all’acqua azzurra

    Consigli per decidere di acquistare nuovo o usato

    Spesso ci si presentano delle vere occasioni, prodotti usati ma praticamente nuovi, ad un prezzo molto basso. Sopratutto per chi compra su Ebay la formula: vendo cellulare usato pochissimo come nuovo a meno della metà del prezzo originale, è parecchio nota. Ma a volte si prendono dei “granchi” quindi come riuscire a districarsi, ed a capire se in effetti vale la pena comprare quel determinato prodotto usato o è meglio comprarlo direttamente nuovo?

    Per questo oggi vi voglio dare dei piccoli suggerimenti per capire se l’acquisto di un determinato prodotto usato vale il rischio o meno. Innanzitutto bisogna vedere se il risparmio che avremo acquistando il prodotto usato, giustifica il rischio. Mi spiego se un cellulare nuovo costa 300euro lo troviamo usato a 250, non so voi ma io preferisco prenderlo nuovo.

    Piccoli suggerimenti per risparmiare sulla spesa

    Purtroppo con la crisi finanziaria che c’è in atto da qualche anno in tutto il globo, non passa giorno senza che si senta di qualche aumento. Oggi aumentano le bollette, oggi le tasse, oggi il pane, oggi la frutta e molte famiglie italiane stentano ad arrivare a fine mese. Oggi vi darò qualche piccolo suggerimento per risparmiare e non prendere “fregature” quando si fa la spesa.

    Innanzitutto scegliete negozi che effettuano i prezzi più bassi, perché su uno stesso prodotto non tutti i supermercati applicano lo stesso prezzo, quindi girate un pò nei supermarket della vostra zona, per trovare quello più conveniente, che non sempre è l’ipermercato di turno. Inutile andare però troppo lontano perché poi quello che si risparmia sulla spesa lo si consuma di benzina. Molti negozi, regalano delle carte fedeltà(come ad esempio la coop che ogni settimana offre degli sconti su determinati prodotti) che spesso ci permettono di accedere a sconti speciali. Vi consiglio di “prendere” tutte le carte possibili, è vero che sarà una noia portarle tutte dietro ma almeno risparmierete.

    Slavare la batteria del nostro portatile

    Cari lettori, oggi voglio dare alcuni suggerimenti che potrebbero sembrare scontanti ma che non lo sono, per aiutarvi a preservare la vita e l’efficienza della batteria del portatile (questi suggerimenti possono essere comunque applicati a qualsiasi altro apparecchio elettronico). Con questi piccoli accorgimenti potrete risparmiare soldi sull’acquisto di un eventuale batteria sostitutiva, il cui prezzo non è indifferente.

    Innanzitutto il portatile non va poggiato e utilizzato sul letto o cuscino, perché ciò nono consente un efficace ventilazione e l’eccessivo riscaldamento potrebbe danneggiare irreparabilmente la batteria. Un altro consiglio è quello di scaricare completamente una volta al mese la batteria e fargli fare dopo un ciclo di carica completo. Questo suggerimento è facile da applicare, se la batteria in questione è quella di un cellulare o del portatile, che vi possono segnalare quando sono completamente scariche.

    Risparmiare rinunciando ad avere sempre l’ultimo modello tecnologico

     

    La tecnologia è probabilmente il ramo in cui si compiono i maggiori passi da gigante e la velocità con cui essa avanza rende molto difficoltoso starle dietro. Chi non vorrebbe avere sempre a disposizione l’ultimo ritrovato in fatto di tecnologia? Possedere l’ultimo modello di televisore LCD, di computer, di periferica hardware, di navigatore satellitare, di cellulare o di qualunque altro oggetto elettronico è spesso un modo per vantarsi, mostrare (o tristemente simulare) il proprio stato sociale o le proprie entrate finanziarie.

     

    Ma facendo due conti in tasca, vale davvero la pena avere l’ultimo modello tecnologico in termini di rapporto costi / prestazioni? Sicuramente no. Infatti, l’oggetto nuovo presentato sul mercato ha un prezzo di uscita (giustificato dal fatto di essere una novità) che presenta una maggiorazione variabile tra il 15% ed il 30%. Tuttavia, le migliorie apportate all’ultima versione il più delle volte sono quasi irrilevanti o non giustificabili rispetto al prezzo superiore.

    Come evitare multe salate facendosi un po’ più furbi

     

    Qualche giorno fa è stata pubblicato un’interessante articolo sulle multe per violazione del codice della strada, da cui si evinceva che l’italiano medio, ogni anno, paga tra i 50 ed i 100 euro a testa per le contravvenzioni. I Comuni italiani non si sono fatti scappare questo “affare”, che frutta complessivamente circa un miliardo di euro in tutta la penisola, tanto da aver messo la voce “multe” perfino negli obiettivi di bilancio… un’assurdità tutta italiana!

     

    Beh, come evitare allora di prendere contravvenzioni? Le risposte più ovvie sarebbero “rispettare il codice della strada” o “abolire l’uso dell’automobile”, ma noi vogliamo dimostrarvi che con pochi e piccoli accorgimenti le probabilità di essere “beccati” scendono drasticamente. Lo sapevate, infatti, che oltre l’80% delle multe è rappresentato da quelle per eccesso di velocità (la maggior parte di esse viene presa dall’automobilista su percorsi inferiori ai 100 Km) e per il parcheggio in divieto di sosta?

    Libri gratis, come farsi una cultura e risparmiare

    Si sa, i soldi spesi in cultura non sono mai buttati.

    Spesso però frequentando le librerie ci si accorge che i prezzi dei libri sono decisamente elevati e ciò ci fa desistere dalla nostra intenzione di acculturarci.

    Questo provoca un duplice svantaggio:

    • Ci priviamo degli strumenti necessari per capire noi stessi, la società ed i processi che vi si svolgono.
    • Siamo facilmente in balia di tutte quelle forze sociali che influiscono sulla nostra esistenza.

    In pratica, senza un’adeguata istruzione, è impossibile affrontare le avversità quotidiane e diventiamo dei burattini nelle mani di qualcun altro.

    Purtroppo mediamente un buon libro non costa meno di 15€ e sappiamo benissimo che, nei momenti di crisi economica, una delle prime voci di spesa che viene tagliata è quella relativa alla cultura.

    Ma perché limitarsi? In Italia esiste il diritto all’istruzione?

    I prodotti costosi e di marca sono sempre sinonimo di qualità?

    Comprare un capo di abbigliamento firmato è diventato, purtroppo, sempre più spesso sinonimo di cattivo affare; questo è dovuto principalmente alla globalizzazione del mercato, la quale ha fatto sì che la manodopera utilizzata per produrre certi articoli sia spesso reclutata in paesi sottosviluppati, dove il costo del lavoro è nettamente inferiore al nostro.

    Accade così che grandi marchi italiani, conosciuti in tutto il mondo e alfieri della moda “Made in Italy”, ormai abbiano totalmente esternalizzato la produzione e che nel nostro paese sia rimasta solamente la sede legale. Questo, se ci fosse una logica, dovrebbe comportare un abbassamento dei prezzi al consumo, ma il mondo della moda non segue certe regole economiche, al punto da arrivare a comici paradossi.