Taglie forti: acquistare on line capi d’abbigliamento alla moda a prezzi abbordabili

Per le donne dalle forme molto generose è difficile acquistare capi di abbigliamento alla moda o comunque che abbiano foggia e tinte allegre e giovanili. Le più grandi “maison”, così come tutte le altre arcinote linee di abbigliamento più commerciali, si guardano bene dal confezionare abiti che vadano oltre una certa taglia, e si rivolgono quasi esclusivamente a un mercato di taglie 42 forti di un modello di bellezza che vuole la donna talmente magra da diventare quasi spigolosa, priva di pienezze e armoniose rotondità. Se è già difficile trovare capi d’abbigliamento glamour e di tendenza per una taglia 46 (più che nella norma!) figuriamoci per quelle di noi che vestono taglie superiori alla 50.

Gli indumenti per le donne oversize si trovano per lo più esclusivamente in negozi specializzati e solo raramente rispondono all’esigenza di sentirsi seducenti e femminili con quello che si ha indosso: tinte scure e modelli antiquati sono il target più diffuso in questo settore dell’industria dell’abbigliamento. A tutto ciò va ad aggiungersi il maggior costo che bisogna sostenere per acquistare abiti la cui taglia superi la 50. Infatti nei rari casi in cui uno stesso capo sia disponibile in tutte le taglie (anche le più forti) quelle superiori hanno un prezzo maggiorato rispetto alle altre, arrivando a costare anche il doppio.

Coldiretti: ecco il decalogo per acquisti sostenibili

Qualità alimentare e riduzione dell’inquinamento, queste le parole d’ordine per il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, che in occasione dell’Earth Day ha presentato il decalogo ‘Clima: istruzioni per l’ uso’ per i consumi sostenibili. “Con semplici accorgimenti nella spesa e nel consumo degli alimenti – si legge nel comunicato dell’associazione- ogni famiglia italiana può tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra di 2mila chilogrammi (CO2 equivalenti) all’anno”.

Ognuno insomma può “contribuire personalmente a raggiungere gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto e a fermare gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici”. Ecco i suggerimenti di Coldiretti:

Risparmiare sulle spese notarili

Se si vuole comprare casa fare a meno del notaio è impossibile ma almeno possiamo provare a risparmiare sulle spese notarili. Il tutto sta ad attivarsi in proprio, infatti, cosi facendo si risparmia, e non si corre alcun rischio anche se bisogna essere un minimo in grado di districarsi tra le carte. Per prima cosa dobbiamo interrogare le banche dati catastali che ci consentono di ottenere l’”albero genealogico” di ogni immobile in quanto insieme ai dati catastali veri e propri (foglio, particella, categoria, classe, consistenza, rendita), sono necessari anche i dati relativi alla tipologia dell’atto trascritto, cioè in parole povere, se l’attuale proprietario lo ha acquistato, avuto in donazione o per successione.

Inoltre si possono avere tutte le indicazioni sulle iscrizioni di ipoteca e vincoli di altro genere (per esempio: pignoramenti, sequestri, citazioni, ecc…) e sulle annotazioni che hanno modificato i diritti esistenti su un dato immobile (per esempio: cancellazione di ipoteche, di pignoramenti, ecc…). Solamente per queste semplici operazioni un notaio si sarebbe fatto pagare fior di quattrini.

Ecco come calcolare l’inflazione reale

Tutti oramai sappiamo che l’inflazione dei prezzi è un problema gravissimo che va risolto il prima possibile per evitare il collasso del sistema. I dati che a cadenza mensile presentiamo, sono frutto di una ricerca dell’Istat, che la maggior parte delle volte sono tragici.

Come potete ben capire questi dati non rappresentano la vera inflazione, bensi sono una media. Infatti come dice il sito laRepubbilica.it:”rappresenta la sintesi delle variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi acquistabili nel nostro Paese. Di conseguenza, l’indice non può tenere conto delle specifiche abitudini di spesa del singolo consumatore. Da qui nasce la differenza tra l’inflazione ufficiale e quella percepita.”

Costo del petrolio. 25 Aprile all’insegna del caro-benzina per gli italiani

Il tanto atteso ponte del 25 Aprile si preannuncia piuttosto salato per gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze in macchina. Infatti, visti gli attuali prezzi del carburante (1,402 euro al litro per benzina e 1,389 per il gasolio) si stima un aumento, rispetto allo scorso anno, di 15,6 euro a famiglia per chi ha una macchina a benzina, e uno di ben 36,15 euro per chi invece possiede una macchina diesel. Sono in molti quelli che rischiano così di dovere rinunciare a qualche giorno di meritato riposo.

Per questo motivo il Codacons ha già rivolto un appello al nuovo governo perchè prenda dei provvedimenti immediati a tutela delle famiglie e dei consumatori. L’aumento continuo del costo del carburante comporterà infatti una vera e propria stangata pari a 500-600 euro l’anno a famiglia dovuta non solo alle maggiori spese per il rifornimento dell’automobile, ma anche alle ricadute, a dir poco negative, del fenomeno sulle tariffe di luce, gas e sul prezzo dei beni alimentari.

Come risparmiare sulle vacanze: cominciamo dalla prenotazione

Aprile è il mese ideale per cominciare a pensare alle vacanze estive. Fino a qualche anno fa forse era questo il periodo in cui molti di noi cominciavano la corsa alle prenotazioni per non doversi poi accontentare degli ultimi posti ancora liberi nella più polverosa delle pensioni o nel più affollato dei campeggi. Oggi però la situazione e un pò cambiata e molti italiani rinunciano a partire per le vacanze optando per soluzioni più economiche. Se siete tra quelli che già si vedono a prendere il sole in balcone immersi fra i gerani, o se state già facendo l’elenco degli amici e dei parenti che posseggono una casa al mare con il diabolico intento di accamparvi per almeno una settimana nel loro giardino, forse vi potrà essere utile qualche “dritta” per salvare in corner un estate che si preannuncia desolante e regalarvi una vacanza se non da sogno, comunque degna di essere definita tale.

Per prima cosa vi consigliamo di darvi da fare su internet alla ricerca dei voli low-cost più convenienti: non limitatevi a visitare solo uno o due siti, armatevi di pazienza e fatevi un bel giro alla ricerca dell’offerta più accessibile. Qualcosa troverete. Se invece intendete partire in macchina, organizzate un piccolo “gruppo di vacanza”. Partire con gli amici vi permetterà di risparmiare le spese del carburante e dei pedaggi. Anche chi viaggia in treno può risparmiare un bel pò usufruendo delle offerte di Trenitalia: prima fra tutti la Tariffa Amica grazie alla quale si può ottenere uno sconto del 20% su tutte le tratte a media e lunga distanza (attenzione però i posti sono limitati!).

Panorama sulle Adsl italiane: Tele2

Proseguiamo il nostro viaggio tra le Adsl italiane e dopo Libero, Alice e Tiscali ci occupiamo oggi di Tele2. Prima di tutto un pò di informazioni sull’azienda: Tele2 è un operatore di telecomunicazione fra i più grandi in Europa con 28 milioni di clienti in 24 Paesi. Tele2 fornisce servizi come operatore telefonico di rete fissa, televisione via cavo, telefonia mobile e per collegamenti ad Internet.

In Italia è presente come gestore di telefonia di rete fissa, ISP e per la rete mobile con Vodafone Omnitel. Il 6 ottobre 2007 Tele2 Italia, come Tele2 Spagna, viene acquisita da Vodafone per 775 milioni di euro. Tale operazione è completata a Dicembre. Ora, Si attendono comunicazioni riguardo il cambiamento del nome dell’azienda, poiché la stessa Tele2 Italia non è più, in alcun modo, legata a Tele2 AB Svezia. Detto questo quindi premetto che se la scelta dovesse ricadere su questo operatore consiglio di aspettare ad abbonarsi per lo meno fino a quando la situazione aziendale non si è stabilizzata.

Codacons contro i commercianti per la difesa dei consumatori

Si moltiplicano le iniziative popolari promosse dalle associazioni per la tutela dei consumatori: dopo avervi dato notizia dell’iniziativa popolare promossa da Adiconsum contro Telecom vi annunciamo che anche il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori) ha intenzione di avviare una class action contro Confcommercio e Confesercenti per chiedere da un lato un maxi-risarcimento in favore dei cittadini danneggiati dall’aumento ingiustificato dei prezzi al dettaglio, e dall’altro la liberalizzazione dei saldi (alla quale le medesime associazioni di categoria si oppongono) che permetta ai commerciati di praticare sconti e promozioni in qualunque periodo dell’anno. Esperienza, quest’ultima, già avviata con grande successo in Francia.

I consumatori italiani infatti hanno visto aumentare mediamente le loro uscite di ben 7600 euro in soli sette anni (dal 2001 al 2007) alle quali andranno ad aggiungersi altre 1300 euro entro la fine di quest’anno a causa dell’aumento dell’inflazione. Ma c’è di più, tutte le associazioni di consumatori ritengono che questo dato sia sottostimato: il quadro, già allarmante, fornito dall’Istat sarebbe quindi ancor più grave. A questo punto nessuno di noi può restare ancora a guardare.

Ecco il paniere della Cgil anti-rincari, forse la soluzione definitiva?

Come tutti sappiamo il caro prezzi è un problema che va risolto il prima possibile sopratutto quando questo riguarda prodotti di largo consumo come possono essere pane, pasta, latte, etc. Per fronteggiare questi continui rialzi la Cgil ha proposto un tetto massimo di spesa per i generi di prima necessità.

Questa almeno l’iniziativa della campagna dal titolo “Paniere della solidarietà” che appunto come spiegato dalla stessa Cgil punta a fronteggiare la situazione di “allarme-sociale” dovuto ai continui rincari. Ma cosa prevede in sostanza questa iniziativa? Beh è una ricetta anti-rincari, ad esempio non si dovrebbe pagare più di un euro per un litro di latte o non oltre 1,50 euro per un chilo di pane e 60 centesimi per un chilo di pasta.

Diciamo basta agli aumenti ingiustificati di Sky recedendo dal contratto

Cattive e buone notizie per tutti gli utenti di Sky, infatti quest’ultima per la terza volta da quando è sbarcata in Italia ha aumentato i prezzi dei pacchetti, imponendo l’aumento sia ai vecchi che ai nuovi abbonati. L’articolo 3.3 del contratto di SKY prevede che per aumenti fino al 10% non è possibile interrompere il contratto e che, di conseguenza, il consumatore deve subire passivamente le decisioni unilaterali prese dalla pay tv.

E ovvio che questo articolo non è utile per il consumatore ma anzi avvantaggia Sky in una maniera impressionante. Ma grazie al decreto Bersani da oggi i consumatori potranno dare un taglio a questi soprusi e recidere immediatamente dal contratto. E’ in vigore il decreto Bersani (DL 31-01-07 N. 7-GAZZETTA UFFICIALE n. 26 del 01-02-07) che recita:

Il mercato del contadino. Iniziativa ospitata dall’Istituto Zootecnico di Palermo

Sabato 19 Aprile dalle 9 alle 14 anche a Palermo sarà possibile acquistare prodotti locali di qualità a prezzi vantaggiosi direttamente da chi produce. L’iniziativa promossa dal Comune in collaborazione con Coldiretti, Cia e Confagricoltura, sarà ospitata all’interno dell’Istituto Zootecnico in via Roccazzo 85. Sarà possibile acquistare ogni genere di prodotto alimentare (carne, frutta, verdura, vino, formaggi, biscotti, pane e conserve) quasi al prezzo di produzione con un risparmio, assicurano i promotori, del 30%.

L’iniziativa sarà ripetuta per tutto il mese di Maggio (3-17-31 Maggio). Al mercato del contadino sarà inoltre possibile acquistare prodotti biologici, come fave e fragole. Il risparmio è garantito dall’accorciamento della filiera (cioè dalla riduzione del numero di intermediari che si pongono fra produttore e consumatore) oltre che dalla riduzione degli imballaggi (che fa bene anche all’ambiente). Al mercato un chilo di pane nero costerà tre euro, un barattolo di miele biologico tre euro anzichè 5 e troverete in vendita un mix di prodotti stagionali (7 kg in totale) per dieci euro.

Sbarca così finalmente anche in Sicilia la consuetudine del mercato locale, già molto diffusa in numerose città del Nord Italia, in cui gli agricoltori effettuano la vendita diretta dei propri prodotti. E a guadagnarci siamo tutti: gli stessi produttori agricoli, che hanno visto penalizzato il proprio volume d’affari proprio dalla grande distribuzione, e i consumatori che risparmiando denaro guadagneranno anche in salute con un occhio all’ambiente. Forse comprare al supermercato frutta e verdura imprigionata dentro a diversi strati di plastica e ordinatamente adagiata dentro a vaschette di polistirolo è comodo ma fa lievitare i prezzi in modo impressionante e produce un ingente danno ambientale.

Aumenti delle tariffe per le spedizioni internazionali da parte di Poste Italiane

Noi italiani siamo molto legati alla nostra cultura sopratutto culinaria, molte persone che vanno o per lavoro o per studiare all’estero si fanno mandare dall’Italia pacchi di pasta, o di salame sottovuoto, etc per poter avere gli ottimi prodotti tipici italiani sempre a portata di mano.

Questa cosa da un lato è positiva dall’altro un pò meno perché se è vero che andando a mangiare in un ristorante italiano a Londra spendiamo cifre da capogiro e altrettanto vero che i costi di spedizione si fanno sentire, e poi bisognerebbe imparare ad apprezzare la cucina del posto.

Inviare sms gratuitamente con Jaxtr

Inviare sms gratis è il sogno di molti, sopratutto di noi italiani, che stando a recenti indagini siamo la nazione che più di tutte in Europa utilizza lo Short Message Service. Per inviare questi sms esistono decine di tariffe delle quali ci occuperemo nei prossimi giorni. Ma oggi voglio segnalarvi un servizio online che in cambio di un pò di pubblicità nel messaggio permetterà di inviare sms a costo zero.

“Jaxtr, una startup della Silicon Valley che permette agli utenti di aggirare le tariffe telefoniche internazionali degli operatori grazie al Web, ha annunciato oggi che offrirà un servizio di invio gratuito di sms in 38 paesi.” Scrive il sito Reuters, nfatti attraverso un interfaccia web gli utenti di questo servizio potranno inviare i propri messaggi di testo in ciascuno dei paesi supportati, tra i quali oltre l’Italia ricordiamo Usa, Brasile, Gran Bretagna, Kenya, Slovenia e Ucraina.

Risparmiare al ristorante scegliendo il menu a chilometro zero

Avete mai sentito parlare di menu a km 0? Potete trovarli in tutti i ristoranti che aderiscono all’iniziativa di Coldiretti Veneto che certifica la preferenza nei menu di ristoranti e trattorie di pietanze che contengono esclusivamente specialità delle campagne locali e prodotti di stagione. I ristoratori cioè si impegnano ad acquistare le materie prime da aziende agricole della zona seguendo la cosiddetta filiera corta e riducendo così la distanza tra produttore e consumatore. Scegliere i ristoranti che servono prodotti a chilometro zero conviene perchè permette di spendere meno e mangiare meglio. Vediamo come è possibile:

La filiera corta (detta anche circuito di commercializzazione breve), prevede che il consumatore, in questo caso il ristoratore, acquisti i prodotti (olio, vino, formaggi, ortaggi, frutta, verdura ecc.) direttamente da chi li produce. In questo modo può servire delle pietanze genuine a un costo contenuto: nessun intermediario tra il produttore e il consumatore. I prodotti locali inoltre, non devono percorrere migliaia di chilometri per giungere sulle nostre tavole. Per farlo devono percorrere un breve tragitto, al massimo qualche centianio di chilometri, con la conseguente riduzione del costo del carburante per il trasporto. Sappiamo tutti infatti che un prodotto d’importazione (molti provengono da oltreoceano) costa molto di più di uno locale, tanto più che gli alimenti a lunga percorrenza hanno subito un’impennata dei prezzi a causa del parallelo aumento del prezzo del petrolio. Allo stesso modo, non dovendo percorrere distanze infinite, i prodotti possono viaggiare “più leggeri” riducendo così le spese per gli imballaggi.