In molti paesi e’ stata fatta la scelta di salvare le banche, nella assunzione che fosse la scelta costituzionale piu’ razionale. Credo che si aprira’ su questo una riflessione, ma e’ certa una cosa e non ve la raccontano i banchieri: forse questa crisi e’ uguale a quella del ’29, ma quello che ha fatto Roosvelt non e’ quello che e’ stato fatto ora. Così il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, al Meeting di Rimini ‘Oltre la crisi’ parla della recessione in corso.
Prestiti
Microcredito solidale, bella iniziativa del comune di Lucca
Le famiglie di Lucca che versano in gravi difficoltà economiche hanno oggi una speranza in più di ottenere un aiuto concreto. E’ nato infatti, grazie a un protocollo d’intesa firmato dal Comune e dalla Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, un progetto di microcredito solidale in favore dei cittadini residenti nella bella città toscana. Una misura di sostegno volta anche a scongiurare il pericolo che queste persone, non potendo ottenere credito bancario, si rivolgano agli usurai.
L’iniziativa, varata in collaborazione con l’Arciconfraternita di Misericordia, che già da alcuni anni ha attivato uno centro di ascolto per la prevenzione dell’usura, e la Cassa di Risparmio di Pisa Lucca e Livorno, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla fine dello scorso Dicembre e prevede la concessione di piccoli prestiti personali rivolti soprattutto alle famiglie che si ritrovano sommerse da un mare di debiti a causa della crisi economica.
Carte revolving, il Sole 24 ore mette in guardia dagli interessi
Probabilmente anche voi avete dentro al portafogli una carta revolving mai utilizzata. Forse nei periodi di magra, come questo, avete avuto la tentazione di farvi ricorso per fare un acquisto che rimandate da molto tempo, ma avete preferito evitare. Bravi! Pare che abbiate fatto bene.
Proprio ieri infatti l’autorevole quotidiano Il sole 24 ore metteva in guardia dagli elevati tassi di interesse che le caratterizzano. Le carte revolving, per chi non lo sapesse, sono quelle carte di credito al consumo che permettono di usufruire di una determinata somma di denaro per fare acquisti o prelievi in contante rimborsabili in “comode” rate. Man mano che questa viene utilizzata la disponibilità di denaro diminuisce per essere ripristinata via via che il titolare rimborsa le suddette rate. Sembra bello no?
Saper distinguere tra Tan e taeg nei prestiti
Alzi la mano chi quando chiede un prestito a una banca o ad una società finanziaria non si è trovato di fronte all’arcana contrapposizione tra TAN e TAEG. Il primo è il tasso annuo nominale ed è solo un tasso di riferimento. Il secondo è il tasso annuo effettivo globale ed è quello che effettivamente conta. Quando si chiede un prestito bisogna guardare il TAEG. Prima il tasso effettivo globale doveva essere pubblicizzato soltanto per il credito al consumo, ora per tutte le operazioni di finanziamento. La legge ha aggiunto che il tasso va computato secondo le modalità stabilite dal Comitato italiano per il credito e il risparmio (CICR) e deve contenere tutti gli interessi e gli oneri a carico del consumatore. Il Dipartimento del Tesoro ha fornito alcuni esempi tipici del TAEG da utilizzare nelle offerte di credito al consumo ai consumatori, come prestiti e vendite a rate. Un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 maggio 2000 ha dato infatti attuazione a una Direttiva CE del 1998 secondo la quale per l’indicazione del tasso annuo effettivo globale (TAEG) nelle operazioni di credito al consumo deve essere utilizzato un esempio tipico solo se non sia possibile avvalersi di altre modalità.
Lavoratori a progetto? Precari? Anche voi potete ottenere un prestito: Mutuo Giovane di Banca di Roma
La prima domanda che pone una banca prima di erogare un prestito è la solita: “Che tipo di contratto hai? Tempo indeterminato? Determinato? Progetto? Co.co.co.?” La maggior parte dei giovani precari, preferisce evitare di chiedere un prestito, certa che comunque la risposta sarà negativa a causa del proprio contratto lavorativo solo temporaneo.
Cessione del quinto dello stipendio: di cosa si tratta e chi può chiederlo
Chiedere un prestito. Questa l’ultima spiaggia su cui approdano molti italiani, soprattutto in questo periodo postvacanza, dopo un estate in cui, dopo le fatiche invernali, giustamente, avete lasciato andare un pò la mano, viaggiando, spendendo e spandendo. Arriva settembre, l’estate se ne và, ma arrivano nuove spese. Questo è il periodo in cui tutti più o meno, acquistiamo qualcosa: un letto nuovo in lattice completo di doghe ortopediche, una stanza nuova, un’automobile e quindi assicurazione..
Il prestito, infatti in senso generale, è un indebitamento compiuto al fine di poter acquistare dei beni o servizi utili a migliorare o a completare la propria vita. Oggi chiariremo il significato della cessione del quinto dello stipendio, termini che negli anni hanno assunto sempre più centralità nella vita quotidiana spinti dalle maggiori necessità che il vivere moderno comporta.
Prontissimo bancoposta: prestito fino a 5000 euro, piccola somma per più esigenze
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Avete passato beatamente le vacanze e avete dilaniato tutti i vostri risparmi? E appena tornati a casa è capitato il solito imprevisto ed avete bisogno di denaro? Oggi analizzeremo Prontissimo Bancoposta, il prestito ideato dalle Poste italiane che si può ottenere anche se non si possiede un Conto BancoPosta o un c/c bancario. Quali sono i requisiti per chiedere ed avere una buona riuscita ovvero ottenere un prestito? Come prima cosa possiamo dire che dipende da che tipo di lavoro svolgiamo. Esistono infatti tipologie di prestiti rivolti a dipendenti pubblici, privati statali o lavoratori autonomi. Per la richiesta è sufficiente presentare poca documentazione, in genere è sufficiente un documento di identità, il codice fiscale, l’ultima busta paga, un certificato che attesti lo stipendio. Solitamente un prestito può essere concesso anche se avete contemporaneamente altri prestiti, e le rate sono piccole e rimborsabili in più anni.
Quest’estate in vacanza? Si, con Mastercard (e non solo)
Ecco il vademecum dell’Adiconsum sull’accordo Abi-Governo sui mutui
Possono richiederlo tutte le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa (abitazione principale).
Tutte le banche che aderiranno all’accordo saranno quindi vincolate (obbligate) a concedere questa
agevolazione ai mutuatari che ne fanno richiesta.
2. Quali sono i tempi dell’operazione? Quale trasparenza?
Le banche entro fine anno dovranno comunicare ai consumatori le varie possibilità per contenere la rata del mutuo: rinegoziazione, portabilità del mutuo presso altra banca, o eventuale adesione all’accordo Abi-Governo.
L’Autorità Antitrust ha precisato e questa è stata anche una richiesta delle associazioni consumatori che le banche devono redigere fogli informativi sintetici in grado di fornire stime dei costi e dei vantaggi attesi in base ad esempio alle ipotesi alternative sull’andamento dei tassi e sull’allungamento del finanziamento per una scelta economicamente razionale ed informata.
Le associazioni hanno anche chiesto al ministro che nell’accordo la banca sia impegnata ad una informazione periodica sulla situazione del mutuo e degli addebiti maturati sul conto finanziamento.
3. Di quanto si riduce la rata mensile grazie all’accordo Abi-Governo?
Il riferimento su cui calcolare la nuova rata saranno i tassi di interesse in vigore nel 2006. Per avere un ordine di idee su un mutuo di circa 100.000 euro di durata 25 anni la riduzione approssimativa è di circa 100 euro, ma un calcolo va fatto mutuo per mutuo in base alla decorrenza e alla durata.
Per fare un esempio se la rata attuale è di circa 800 euro/mese, 700 si dovrà continuare a pagarli; la
differenza sarà invece addebitata su un conto. Per cui a fine anno in quel conto si avrà un debito con la banca pari a 100 euro per 12 mesi, cioè 1.200 euro. Su questo debito verrà calcolato un tasso di interesse (Eurirs 10 anni + 0,50 per cento) attualmente del 5,22 per cento (un tasso leggermente inferiore a quello attualmente di mercato).
Se il mutuo di 100.000 euro fosse di 15 anni, la riduzione della rata indicativamente sarà di circa 50 euro.
Peertopeer lending: prestiti tra privati sul web
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Caro-vita: spesa più cara al Nord che al Sud
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E’ arrivato il momento del peer to peer dei prestiti, osserviamo Boober
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