Risparmiare sulla spesa. I segreti del discount

Quando i discount approdarono nel nostro paese, negli ormai lontani anni ’80, non ebbero un grande successo e rimasero per lungo tempo appannaggio di fasce sociali più svantaggiate. Questo a causa del loro aspetto ai tempi un pò troppo dimesso e dei dubbi, che oggi sembrano fugati, circa la genuinità dei prodotti alimentari in vendita. Solo negli anni ’90 di fatto cominciarono a godere un pò di popolarità e il loro mercato si ampliò, seppure in modo contenuto, conquistando altre categorie di consumatori. Ma i pregiudizi e le perplessità rimasero.

Oggi invece la situazione appare completamente diversa, complice l’aumento indiscriminato dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità, e i discount, circa 9 ogni 100mila abitanti, stanno vivendo una stagione aurea con la loro scoperta, e riscoperta, da parte di fette sempre più ampie di consumatori spinti, dal bisogno o dalla curiosità, a scoprirne i vantaggi. E sembra proprio che si tratti di vantaggi concreti e reali se in cima alla classifica di Altroconsumo degli esercizi più convenienti per fare la spesa troviamo il discount Penny Market seguito da Eurospin e Lidl.

Isolare termicamente la casa per risparmiare energia

Torniamo ad occuparci di risparmio energetico, parlando di abitazioni coimbientate, questo tipo di case permettono di ottenere un ambiente termico interno ottimale. Questa tipologia di abitazione è tipica delle case più antiche infatti in queste il caldo ed il freddo penetrano con difficoltà all’interno della casa il clima interno è particolarmente favorevole alla vita e poco dispendioso in termini energetici.

Trattenere il caldo prodotto dalla stufa o dal camino nei mesi invernali e l’umidità notturna nei mesi estivi era il ‘climatizzatore’ delle vecchie abitazioni. Ora le cose sono cambiate infatti, le costruzioni su scala non hanno più tenuto conto di ciò. Mi sto riferendo sopratutto ad abitazioni degli anni 70-80 che sono pessime dal punto di vista termico.

Arredare casa: da oggi è low-cost, non c’è solo Ikea

Avete affittato o acquistato da poco una casa ma non siete riusciti ad arredarla come volevate? Niente paura, da oggi anche l’arredamento è low cost e con pochi euro potrete anche voi permettervi di sfoggiare mobili e complementi d’arredo di gran classe e qualità. E ce n’è per tutti i gusti: se siete appassionati di design ad esempio vi consigliamo di visitare il sito dammidesign un vero e proprio discount on line di arredamento design e deco dove è possibile acquistare mobili e complementi d’arredo a prezzi davvero contenuti. Qualche esempio? Lampadari da 39,95 a 99,95 euro e lampade da tavolo da 29,95 a 89,95, mentre per i vostri momenti di relax potrete acquistare una splendida poltrona lounge a soli 79,95. Se poi desiderate un pò d’intimità in camera da letto potrete acquistare un paravento japan (che fa tanto fascino e mistero) a 64,95.

Se vivete invece in Lombardia e zone limitrofe potete acquistare on line dal catalogo della ben più famosa azienda svedese Ikea fondata dall’ormai arzillo miliardario Ingvar Kamprar. Come sapete potete trovare mobili, anche da giardino, complementi d’arredo, oggettistica, tendaggi, tappeti e tutto ciò che una casa può contenere, a prezzi molto vantaggiosi. Il segreto (per chi ancora non lo sapesse!)? Molto semplice: li dovete montare voi! Proprio così. Ikea vi manda la vostra cucina in pacchi piatti e voi armati di una pazienza che neanche Giobbe e di attrezzi, che vi consigliamo di scegliere rigorosamente all’avanguardia, la montate pezzo per pezzo. Volete mettere la soddisfazione di poter dire che l’avete fatto voi?

Attenzione alle frodi delle banche per quanto riguarda i mutui

Attenzione alla portabilità dei mutui infatti si stimano in 3,2 milioni le famiglie frodate dalle banche che, sulla portabilità dei mutui e la cancellazione gratuita dell’ipoteca, non hanno applicato il decreto Bersani. E per risarcirle non può bastare una lettera, anche se è a firma del governatore Draghi. A sostenerlo sono Adusbef e Federconsumatori che, in un comunicato, commentano così la notizia, riportata da un quotidiano, di una lettera inviata dal Governatore della Banca d’Italia agli istituti di credito per richiamare le banche.

Il Governatore Draghi – dice un comunicato delle due associazioni – dovrebbe inviare ispezioni tese a quantificare con un monitoraggio le illegalità e i comportamenti fraudolenti che hanno arrecato gravissimo danno a 3,2 milioni di famiglie, già alle prese con aumenti medi sulle rate di 180 euro al mese”. “A queste famiglie – continuano Adusbef e Federconsumatori – le banche hanno voltato le spalle, impedendo di rinegoziare o trasferire il mutuo a titolo non oneroso come espressamente sancito dalla legge”.

Dichiarazione dei redditi, ecco una guida

Chi non ha consegnato il 730 entro al fine d’aprile al proprio datore di lavoro ha tempo fino al 3 giugno per consegnare questo ai Caf o ai commercialisti. Chi paga invece le tasse attraverso il modello Unico ha tempo fino al 31 luglio, la dichiarazione andrà trasmessa per via telematica. Dichiarazione mai ricca di novità come quest’anno: cambiano le aliquote Irpef, le deduzioni per carichi di famiglia si trasformano in detrazioni, arriva lo sconto per chi sta in affitto. Per le famiglie gli sgravi si arricchiscono di una nuova detrazione per quelle famiglie numerose, quelle con almeno quattro figli.

Entrano in vigore anche gli sconti per la palestra o la piscina dei figli e il sostegno fiscale sull’affitto per i giovani dai 20 ai 30 anni che decidono di andare a vivere per conto loro. Per la casa proseguono le agevolazioni per chi vuole ristrutturare: non solo è riconfermato il bonus ormai storico del 36 per cento per tutti i lavori, ma anche la maxi-detrazione del 55 per cento per quelli che riqualificano la casa dal punto di vista energetico, dai pannelli solari alle finestre con i doppi vetri fino alle caldaie di nuova generazione. Nuovi scaglioni Irpef. Scattano con la dichiarazione di quest’anno le modifiche introdotte con la Finanziaria dell’anno scorso.

Efficenza energetica coincide con più valore dell’immobile

Forse non sapevate che risparmio energetico vuole anche dire valorizzazione immobiliare. Infatti se in passato il mercato immobiliare era caratterizzato da una domanda quantitativa, oggi viene fatta una richiesta qualitativa in tutti i settori.

Il concetto della qualità di un manufatto edilizio riguarda molto da vicino il tema della certificazione energetica: un edificio che è in grado di garantire un elevato livello di comfort, abbattendo nel contempo le dispersioni energetiche, è verosimilmente un manufatto ben costruito, con “buoni” materiali e “a regola d’arte”, ben coibentato e ben progettato.

State pensando di trasferirvi? Evitate Roma, ecco le città più care in termini di affitti

Roma conquista il primato in una classifica non certamente esaltante, infatti è la città con gli affitti più cari d’Italia. In scala mondiale la Capitale è al 29esimo posto, la classifica è stata stilata dalla Camera di Commercio di Milano. Roma guadagna cinque posizioni nel 2007 rispetto al 2006. Milano invece è “solamente” 42esima.

Ma ecco a voi un piccolo confronto tra le due città: un bilocale arredato costava l’anno scorso 800 euro a Roma (contro i 700 del 2006) e 920 a Milano (contro i 900 dell’anno prima), città dove è maggiore la richiesta per le case piccole. Per i trilocali arredati, la capitale è più cara: 1.350 euro contro i 1.200 in media della città lombarda. Quelli non arredati costano più di quelli forniti di mobili: l’affitto mensile raggiunge infatti i 1.400 euro contro i 1.000 di Milano. I costi lievitano rispettivamente a 1.800 euro e 1.350 per un quadrilocale non arredato. A livello europeo la capitale è ottava in Europa, mentre Milano è all’11/o posto.

Mutuo a tasso variabile: non conviene cosi tanto

Di recente l’ European Banking Federation ha deciso di lasciare il tasso Euribor invariato al 4,85 per cento, ha infatti comunicato che il tasso interbancario denominato in euro sulla scadenza a tre mesi è stabile, mentre quello a un settimana è salito di un punto base, al 4,27 per cento.

Secondo le associazioni dei consumatori nostrane, con Adusbef e Federconsumatori in testa, si tratta di un dato molto preoccupante se si considera che sono circa tre milioni e 200mila le famiglie che da due anni a questa parte hanno già subito aumenti di 170 euro al mese, dicono le associazioni, pari a oltre 2.000 euro l’anno per via dei rialzi del tasso di sconto effettuato dalla Bce.

Piatti pronti fai da te: piccola guida per congelare al meglio i cibi

Sempre più spesso noi donne ci ritroviamo costrette a sottrarre tempo alla cucina, divise come siamo tra lavoro e faccende domestiche (che non mancano di essere affar nostro anche quando lavoriamo fuori di casa). Per questo motivo ricorriamo sempre più spesso all’acquisto di cibi precotti congelati. Questi alimenti, seppure deliziosi, incidono notevolmente sulla spesa e, spesso, hanno dei costi proibitivi soprattutto per chi, oltre ad essere una lavoratrice, è anche mamma e moglie. E tuttavia risparmiare tempo è importante per noi quanto risparmiare denaro. L’unica soluzione è rappresentata in questo caso dal provvedere noi stesse alla preparazione di alimenti da congelare in modo tale da poterli trasformare in deliziose pietanze da portare a tavola in pochissimo tempo.

Basta prendersi qualche ora di tempo e osservare alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali: anzitutto il nostro congelatore deve essere in grado di raggiungere una temperatura di almeno -20 gradi. Gli alimenti da congelare (carne, pesce, ma anche pane, verdura e ortaggi) devono essere il più possibile freschi e vanno adeguatamente preparati. Per la conservazione potrete utilizzare contenitori in plastica o in alluminio che devono essere rigorosamente ermetici in modo che gli alimenti, una volta dentro il freezer, non vengano in contatto gli uni con gli altri.

Ricordatevi di applicare su ogni contenitore un’etichetta che indichi il contenuto e la data del congelamento e fate attenzione a non riempire completamente i recipienti in cui congelerete i liquidi. I cibi solidi crudi (pesce, carne, pane) possono anche essere conservati in appositi sacchetti o avvolti in fogli di alluminio o cellophane. Mentre per i cibi precotti vanno bene le vaschette in alluminio disponibili in diverse dimensioni (esistono le monoporzioni) ma che non sono adatte per essere introdotte nel forno a microonde.

ICI: non verrà abolita su ville e case di lusso

Mentre il probabile futuro ministro dell’economia Giulio Tremonti assicura all’Associazione dei comuni Italiani (ANCI) che il taglio dell’ICI sulla prima casa, che nelle intenzioni del nuovo governo sarà discusso già nel primo consiglio dei ministri, non inciderà in alcun modo sulle casse dei comuni, sono in arrivo cattive notizie per i proprietari di ville e case di lusso. Secondo quanto riportato dal Sole 24 ore infatti non è previsto l’abbattimento dell’imposta per questa tipologia di immobili. Questo sarebbe il dato emerso dall’incontro avvenuto qualche giorno fa fra Tremonti e il presidente dell’ANCI Leonardo Domenici al quale erano presenti anche Giovanni Collino (di AN) e Massimo Garavaglia (Lega Nord).

Il nascente governo di Centro-Destra si dichiara quindi fermamente intenzionato a mantenere una delle promesse caposaldo della propria campagna elettorale. Questo nonostante le perplessità dei sindacati e l’attesa, forse un pò più tiepida di quanto non si creda, dei cittadini. Sembra infatti che infatti che l’abolizione della tassa sulla casa porterà maggiori benefici alle città del Nord, nelle quali l’ammontare medio dell’ICI è rimasto elevato nonostante gli sconti introdotti dalla finanziaria 2008 (fatta eccezione per Trento e Bolzano, che beneficiano già di detrazioni locali), piuttosto che a quelle del Centro e del Sud Italia per le quali il provvedimento porterà a un risparmio limitato.

Addio all’Ici, ma quanto si risparmia?

Una delle promesse elettorali più in voga in questo periodo è l’eliminazione del Ici. Si prevedono forti risparmio sopratutto per le città del Nord. Da Bologna a Padova, da Ferrara a Biella, nelle Regioni settentrionali l’abitazione «costa» ancora tra i 170 e i 320 euro in termini di Ici, anche dopo lo sconto statale introdotto con la Finanziaria 2008. Al Sud questa abolizione non porterà grandi cambiamenti, infatti a Lecce, Catanzaro o Palermo, l’addio all’imposta porta in media benefici di poche decine di euro. La ragione è nelle rendite catastali del 1992.

Intanto si blocca l’Ici sulle case ex rurali e su quelle non dichiarate al Catasto, per i timori di autodenunciare un abuso edilizio. Più tiepida l’attesa in molte città medie e piccole, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l’imposta media, soprattutto dopo il nuovo sconto statale introdotto dalla Finanziaria 2008, è ridotta a una manciata di euro, dai 12 euro di Reggio Calabria ai 45 di Frosinone fino agli 86 di Napoli.

Come risparmiare sull’energia elettrica: il corretto uso dello scaldabagno

Lo scaldabagno è un elettrodomestico pratico da installare e dai costi iniziali piuttosto ridotti, acquistarne uno costa infatti molto meno che far installare una caldaia a gas o un impianto di pannelli solari termici, tuttavia è fra quelli che incidono maggiormente sul consumo domestico di energia elettrica facendo levitare notevolemente la bolletta. Sapevate infatti che la gran parte del consumo di energia elettrica della vostra casa dipende dall’utilizzo degli elettrodomestici e non dall’illuminazione come si crede comunemente? Di questa energia ben il 20% è consumata dallo scaldabagno, seguito dal frigorifero col suo bel 18%. Se proprio non potete fare a meno di fare ricorso allo scaldabagno elettrico, perchè non potete sostenere la spesa necessaria per un impianto a risparmio energetico, o perchè la zona dove abitate non è servita dalla rete del gas seguono per voi alcuni semplici consigli per ottimizzarne l’uso e ridurre l’importo della bolletta.

Vediamo come:

Anzitutto quando comprate uno scaldabagno fate attenzione che la sua capacità sia proporzionata alle vostre esigenze, vale a dire se vivete soli o la vostra famiglia non è troppo numerosa non sceglietene uno troppo grande: maggiore è la quantità di acqua da scaldare, maggiore è la quantità di energia elettrica consumata. In linea di massima tenete conto del fatto che il consumo medio di acqua calda per un single o una coppia si aggira intorno ai 60lt, mentre per una famiglia di 4 persone questo si aggira intorno ai 150 litri. Sempre al momento dell’acquisto assicuratevi che le pareti interne dell’apparecchio siano ben isolate: come è possibile accorgersene? Semplice. Tra due scaldabagni con la stessa capacità ha un isolamento termico migliore quello più grande.

Difficoltà con la rata del mutuo? Ecco 3 consigli per cercare di risparmiare

Sono oltre 2.000.000 i mutui a tasso variabile, stando almeno alle stime di Adiconsum, ed inoltre l’associazione dei consumatori ha calcolato che una famiglia su 4 è in difficoltà nel pagare la nuova rata appesantita dall’aumento degli interessi. A dimostrazione di questo aumento arrivano i dati della Banca Centrale Europea e dell’Euribor, la rata del mutuo stando ai loro conti è aumentata di oltre il 30 per cento. Detto in “soldoni” una mensilità della retribuzione annua viene spesa per pagare questi interessi aggiunti. Ecco l’ennesima dimostrazione di come vengono scaricate le operazioni speculative delle banche sui piccoli consumatori.

Se avete problemi nel pagare la rata del mutuo, avete tre possibilità: la prima è quella di chiedere alla proprio banca un allungamento della durata del mutuo con una conseguente riduzione della rata mensile. Però in questo caso ci si ritrova con un maggior costo d’interessi complessivo, anche se spalmato in più anni. La richiesta da fare alla banca è che questa operazione sia realizzata senza penali e senza costi di commissione. Inoltre è opportuno chiedere il nuovo piano di ammortamento per rendersi conto del maggior costo del mutuo, pur diluito su una durata maggiore.

Evitare gli sprechi e risparmiare sulla spesa riutilizzando gli avanzi del cibo

Capita molto spesso alla fine di un pranzo o di una cena in compagnia di amici e parenti di accorgersi di aver acquistato troppo pane o di aver cucinato troppa pasta. A volte poi, presi dal timore che il cibo non sia abbastanza, prepariamo diverse porzioni di secondo più del necessario. Spesso vorremmo riutilizzare il cibo avanzato ma non sapendo come fare ci arrendiamo buttandone via, seppure a malincuore e dopo mille indugi, la gran parte. Eppure gli avanzi, soprattutto di pane e pasta, possono essere riutilizzati in moltissimi modi, anche per realizzare pietanze gustose e originali. Si tratta di ricette facili e veloci da preparare, che se da un lato ci permettono di variare il menu giornaliero, dall’altro ci consentono di ridurre il budget destinato alla spesa alimentare. Vediamo quindi come è possibile evitare che una risorsa preziosa come il cibo si trasformi immediatamente in rifiuto anche quando in realtà è ancora ottimo da consumare a tavola.

Cominciamo dal pane: se non vogliamo, o non possiamo, riutilizzarlo subito ma desideriamo gustarlo ancora fragrante possiamo congelarlo intero e tirarlo fuori dal frezeer un’ora prima di metterci a tavola scaldandolo poi nel forno tradizionale possibilmente ventilato. Allo stesso modo, possiamo congelarlo già tagliato a fette, soprattutto il classico sfilatino, per poi fare delle deliziose bruschette. Tagliando via le parti eventualmente già spezzate possiamo grattuggiarlo e utilizzarlo come pangrattato per panare cotolette, mozzarelline e così via, mentre ammorbidito in acqua o latte il pane raffermo può sostituire proprio il pangrattato nella preparazione delle classiche polpettine di carne macinata. Il pane avanzato può essere utilizzato anche come ingrediente di base di gustose ricette come il Condiggione e la Panzanella toscana.