Benzina e diesel più cari nel Mezzogiorno

 La nostra Italia risulta essere divisa su vari fronti: uno di questi è il caro benzina. Secondo il Codacons, esiste un divario non indifferente tra Nord e Sud a sfavore di quest’ultimo, che vede il Mezzogiorno come quell’area d’ Italia in cui il prezzo dei carburanti è molto più alto. In alcuni casi si arriva a pagare fino a 10 centesimi di euro al litro in più rispetto al Nord, e ciò ha come conseguenza che gli automobilisti meridionali, ogni anno, a parità di consumo, sono costretti a spendere altri 120 euro.

Aumenti d’autunno su auto, bollette e viaggi

 Chi rientrerà dalle vacanze, quest’anno, troverà ad attenderlo un’amara sorpresa. La Federconsumatori ha difatti elaborato una stima degli aumenti previsti per il prossimo autunno e che si aggira intorno ai 1200 euro a famiglia. La colpa va innanzitutto ai rincari sull’assicurazione auto, sulle tariffe di luce e gas e, naturalmente, sulla benzina, che stanno in cima alla classifica, seguiti a ruota dagli aumenti di autostrade e dalle tariffe aeroportuali, perciò anche viaggiare ci costerà ancora di più. Pensiamo, poi, che oltre tutti questi rincari, a gravare sulle tasche dei cittadini vi saranno le spese scolastiche, nonchè quelle per la casa, in particolare, dal mese di novembre, ed in alcune zone d’Italia anche molto prima, quelle per il riscaldamento.

Pompe bianche: risparmiamo sul carburante anche in vacanza

 Le vacanze per molti sono terminate, per altri invece sono appena iniziate. Qualcuno parte nella settimana di ferragosto e altri preferiscono andare in ferie quando il caos é diminuito. Alcuni viaggiano in treno, altri aereo e non pochi prediligono l’automobile. Puntuali in coincidenza dell’esodo vacanziero, arrivano gli aumenti dei prezzi della benzina. L’Adiconsum chiede ‘tempestive riduzioni alla pompa’ e sottolinea: perchè quando il prezzo del petrolio sale la benzina aumenta ma se scende, il prezzo rimane fermo?

Quando il petrolio scende – osserva l’Adiconsum – ci viene detto dai petrolieri che non c’e’ legame diretto tra petrolio e prezzo dei carburanti alla pompa e quindi niente riduzioni. Si trata forse di un rituale giustificativo per nascondere comportamenti speculativi?

Risparmiare sulla benzina, l’idea New Global Traction

Quale automobilista non vorrebbe fare kilometri e kilometri, riducendo però i costi della benzina?Un’utopia? Forse no. Un’equipe di tecnici della provincia di Varese ha attirato su di sè l’interesse non solo di case automobilistiche ma anche di esperti del settore aeronautico a livello internazionale. Come? Inventando, dopo 15 mesi di lavoro,  un sistema denominato New Global Traction, un meccanismo che  può essere applicato su veicoli a motore con  2 o 4 ruote apportando qualche lieve modifica che riduce, o addirittura azzera, l’uso dell’acceleratore poiché il motore resta sempre a regimi molto bassi (1000/2000 giri al minuti) consentendo di sfruttare solo cambio e frizione e risparmiando fino al 70% di carburante. Quell’energia risparmiata (l’energia cinetica) permette in tal modo di avere un guadagno a livello economico, ma anche di salute, in quanto i gas emessi nell’atmosferica saranno di gran lunga inferiori rispetto al solito, utilizzando appunto meno benzina.

Benzina e prezzi in aumento: come risparmiare

Il prezzo della benzina continua ad aumentare: nuovi rialzi con tre compagnie (Api/Ip, Esso e Q8) sopra quota 1,4 euro/litro sulla benzina e quattro sopra 1,26 euro/litro sul gasolio. Esso registra +1,1 centesimi sulla benzina a 1,407 euro/litro e un +0,5 cent sul gasolio a 1,262 euro/litro. Q8 è in aumento di 0,5 cent su entrambi i prodotti con prezzi rispettivamente a 1,404 e 1,269 euro/litro. Con l’inizio dell’estate i prezzi del carburante sono aumentati e chi aveva deciso di partire per le vacanze in auto inizia a pensarci due volte prima di ingranare la marcia.

Riforma dei carburanti, siglato l’accordo

Prezzo consigliato massimo settimanale e trasformazione in self service dell’80% dei distributori di carburante; sono queste le novità più importanti contenute nel protocollo di lavoro di riforma del settore dei carburanti che è stato siglato dal sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia, dall’Unione petrolifera, dai sindacati dei gestori e dalle associazioni dei consumatori.

Il primo obiettivo del protocollo è quello di raddoppiare il numero di impianti dotati di self service portandoli dall’attuale 40 per cento all’80 per cento (pari cioè a 14mila-15mila impianti) nel giro di un anno, quindi sarà stabilito un prezzo massimo settimanale che potrà diminuire ma, ovviamente, non aumentare e verranno eliminati i millesimi con arrotondamento ai centesimi. Fra gli obiettivi più a lungo termine invece la riduzione del numero di impianti che dovrebbero arrivare dagli attuali 24mila a non più di 15mila-16mila con risarcimenti per i gestori che vorranno andare “in pensione”.

Quanto alla sterilizzazione dell’Iva sui carburanti, afferma il sottosegretario Saglia

Caro Carburante, Mr Prezzi ai petrolieri: abbassate i costi

Mr Prezzi alla riscossa sul carobenzina. Un richiamo ai petrolieri e un invito: quello ad abbassare i costi. E le compagnie in questione  si dicono disponibili ad adeguare i livelli di prezzo nazionali a quelli del resto del mondo. Il Garante ha le idee chiare:

Ogni mancata riduzione di 1 centesimo costa agli italiani 9 milioni. Bisogna invertire subito il trend

Un vero e proprio ultimatum, anche se non esplicito: Mr. Prezzi dà alle compagnie petrolifere tre settimane di tempo fino al prossimo incontro, per invertire la tendenza e abbassare i prezzi del carburante.

Guida al risparmio carburante

 Come guidare per risparmiare carburante? Alla fatidica domanda degli italiani rispondono, come ogni anno, i Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e Trasporti con la:  “Guida sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di CO2 delle autovetture”. Oltre ai consueti consigli sullo stile di guida, sono presenti anche i relativi consumi delle varie macchine attualmente in circolazione.

California: risparmiare trasformando bioetanolo in energia elettrica

 Fino ad oggi, quando abbiamo parlato di bioetanolo, lo abbiamo sempre pensato come sostituente ai carburanti di origine fossile. Lo abbiamo applicato direttamente su dei motori a scoppio senza pensare che in realtà, potevamo utilizzarlo anche per produrre energia elettrica. Così è stato affermato dall’università della California: Stanford University, la quale sulla rivista Science ha pubblicato i risultati della propria ricerca. L’energia elettrica garantirebbe un’efficenza maggiore e possibilità di percorrere più spazio con un minore consumo di energia, a differenza dell’utilizzo del biodiesel. Nello specifico sarebbe maggiore per l’81% e anche l’ambiente potrebbe respirare meglio grazie alla diminuzione di CO2 prodotta

Garmin Ecoroute: il GPS ora ci farà risparmiare benzina

 Vi siete mai chiesti se esistessero delle applicazioni installabili sul vostro GPS che vi permettessero di risparmiare benzina, tracciandovi la strada più corta, come rispettare l’ambiente avendo sempre sott’occhio la quantità di CO2 emessa e carburante utilizzato? Bene tutto questo ora è possibile e si chiama: Ecoroute. Questo software, distribuito dalla Garmin, è stato progettato con l’intento di salvaguardare l’ambiente, sempre più minacciato dall’effetto serra che provoca peggioramenti alla salute del nostro pianeta e le spese degli automobilisti.

E-fuel: produrre carburante con lo zucchero si può

 Vi siete accorti che con la stessa somma spesa per la benzina ora riuscite a percorrere più Km? Sicuramente il prezzo della benzina si è ridotto, ma non proporzionalmente a quello del petrolio. Tralasciamo i motivi per i quali questa proporzionalità è sempre tardiva e pensiamo alle cose concrete. Il caro-petrolio comporta a tutti gli automobilisti una maggiore spesa in carburante. Rinunciare all’automobile è però spesso impossibile. Come risparmiare sul carburante? E se fosse possibile produrlo con un pò di zucchero? Favole, direbbe qualcuno, o miraggi. Eppure c’è qualcuno che ci sta pensando. O meglio, ci ha pensato e ha già messo su il suo impianto carburante fai da te.

Costo petrolio si riduce ma ancora caro benzina: meglio l’impianto a gpl

 Il termine GPL sta per Gas di Petrolio Liquefatti. E’ un idrocarburo composto principalmente da una miscela di propano e butano. Si ottiene dal processo di raffinazione del petrolio oppure direttamente per estrazione dopo semplici processi di separazione dal gas naturale o dal petrolio, con i quali si trova associato nei giacimenti. Ma non siamo qui per spiegarvi la formula chimica con lunghe espressioni matematiche, il nostro intento rimane quello di ogni giorno: farvi risparmiare, stavolta, sul carburante.

Per amor del vero e della natura, elenchiamo anche i vantaggi che trae l’ambiente. Il GPL è un ottimo carburante per autotrazione, economico e rispettoso dell’ambiente. I motori alimentati a GPL sono molto più puliti in quanto non emettono residui né di piombo, né di benzene, né di zolfo, elementi del tutto assenti nella sua composizione. Infatti rispetto agli altri carburanti, le misurazioni dei gas di scarico risultano inferiori del: 10-15% come anidride carbonica 20% come monossido di carbonio 55-60% come idrocarburi incombusti. Secondo uno studio patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, la trasformazione a Gpl e la sostituzione con vetture nuove a Gpl di un totale di 570 mila veicoli a benzina e gasolio già circolanti produrrebbe un abbattimento delle emissioni inquinanti valutabile in termini economici in circa 400 milioni di euro.

Cala il prezzo del petrolio sale il risparmio, previsti 2000 euro in più a famiglia per il prossimo anno

 Oggi a Milano, durante l’inaugurazione dell’anno accademico al collegio universitario Torrescalla, l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha spiegato che nel 2009, le famiglie italiane potranno risparmiare fino a 2000 euro grazie al crollo del costo del petrolio. Durante questa settimana il prezzo dell’oro nero è sprofondato fino a raggiungere quota 100 dollari a barile, molto minore rispetto al picco raggiunto a luglio, con 145 dollari a barile. In merito alla domanda, se questa discesa potrà continuare, il delegato ha risposto: “Secondo me ancora per un po’ sì. Dipende molto da cosa deciderà il 27 novembre l’Opec al Cairo“. Difatti durante questo giorno, in cui si riuniranno tutti i rappresentanti dei maggiori paesi produttori di petrolio, si parlerà molto probabilmente di tagli alla produzione, ma Scaroni afferma che: “Non taglieranno il 27, ma potrebbero preparare un taglio qualche giorno dopo”.