Portabilità dei mutui, l’ Antitrust apre istruttoria

La legge Bersani sulla portabilità dei mutui, non viene applicata. Questo il giudizio del presidente dell’Autorità per la concorrenza ed il mercato, Antonio Catricalà. A oggi molti mutuatari rinunciano a cambiare per via dei costi, mentre Catricalà ricorda che queste operazioni, secondo la legge Bersani, dovrebbero avvenire “a costi zero”. I cittadini denunciano inoltre “le banche che negano la surrogazione e propongono un contratto analogo, ma con costi insormontabili”.

E la pratica è diffusissima: “abbiamo evidenze che questo succede e prove sufficienti su dieci banche”. Altrettante le istruttorie aperte dall’Antitrust. Le associazioni dei consumatori hanno reagito in modo differente davanti questa notizia. Secondo il Codacons, nella persona di Carlo Rienzi: “L’iniziativa dell’Autorità è sacrosanta, ma sicuramente tardiva, perchè nel frattempo i cittadini hanno subito un ingente danno economico” .

La graduatoria dei disservizi per i consumatori

E’ stata stilata la graduatoria dei servizi più criticati dai cittadini, al primo posto si classificano le telecomunicazioni, per il secondo anno consecutivo. Su 100 reclami, infatti, 28 riguardano le tlc, nel 2003 erano 14. Seguono, nella lista delle doglianze, le tante facce della Pubblica Amministrazione che insieme sommano il 21 per cento delle segnalazioni, +9 per cento rispetto al 2006.

Una prova, questa, che i rapporti tra cittadini e amministrazione, sia centrale che locale, sono tutt’altro che idilliaci. La relazione, fa riferimento alle oltre 6640 segnalazioni giunte da gennaio a dicembre 2007 a Pit Servizi, il servizio di consulenza, informazione e tutela di Cittadinanzattiva nell’ambito di P.A. e servizi di pubblica utilità. Al terzo posto, figurano i servizi bancari (10 per cento sul totale delle segnalazioni, un due per cento in meno rispetto al 2006), e i settori dell’energia e dei trasporti (rispettivamente 9 per cento e 8 per cento sul totale delle segnalazioni, come un anno fa).

Attenzione alle frodi delle banche per quanto riguarda i mutui

Attenzione alla portabilità dei mutui infatti si stimano in 3,2 milioni le famiglie frodate dalle banche che, sulla portabilità dei mutui e la cancellazione gratuita dell’ipoteca, non hanno applicato il decreto Bersani. E per risarcirle non può bastare una lettera, anche se è a firma del governatore Draghi. A sostenerlo sono Adusbef e Federconsumatori che, in un comunicato, commentano così la notizia, riportata da un quotidiano, di una lettera inviata dal Governatore della Banca d’Italia agli istituti di credito per richiamare le banche.

Il Governatore Draghi – dice un comunicato delle due associazioni – dovrebbe inviare ispezioni tese a quantificare con un monitoraggio le illegalità e i comportamenti fraudolenti che hanno arrecato gravissimo danno a 3,2 milioni di famiglie, già alle prese con aumenti medi sulle rate di 180 euro al mese”. “A queste famiglie – continuano Adusbef e Federconsumatori – le banche hanno voltato le spalle, impedendo di rinegoziare o trasferire il mutuo a titolo non oneroso come espressamente sancito dalla legge”.

L’associazione bancaria e quella assicurativa si fondono nella federazione congiunta Abi-Ania

Ecco una notizia che personalmente non mi piace ma che di per se non ha nulla di negativo, la mia è solo una sensazione, il mondo bancario e quello assicurativo si fondono in un unico organismo: la Federazione congiunta Abi-Ania. L’Assemblea dell’Abi ha infatti approvato la modifica dello statuto che rende possibile, anche dal punto di vista formale, l’adesione alla costituenda Federazione.

Lo rende noto un comunicato di Palazzo Altieri. La modifica statutaria conclude l’iter interno, avviato con il protocollo d’intesa siglato nell’aprile dello scorso anno tra le due associazioni. Ufficialmente la Federazione sarà costituita nelle prossime settimane, ma il via libera è ormai definitivo.

Nuove regole per gli assegni, oramai ci siamo

Obbligo di emettere solo assegni “non trasferibili” dai 5.000 euro in su, il pagamento di una tassa di 1,50 euro ad assegno qualora si vogliano emettere cheque liberi e l’impossibilità di emettere assegni “a me medesimo” se non per l’incasso di contanti da parte della stessa persona che li ha emessi. Queste sono solo alcune delle nuove regole per gli assegni che scatteranno da mercoledì prossimo, ovvero dal 30 aprile.

Tutte queste novità sono state pensate dal Ministero dell’Economia per combattere fenomeni di riciclaggio e per adeguarsi alla normativa del Unione Europea. Tra le novità, anche le modalità della cosiddetta girata: dovrà indicare, pena la sua nullità, anche il codice fiscale di chi la effettua. Ma ecco che l’Abi, associazione bancaria italiana, ci ricorda le sei regole principali per noi clienti.

“Assegni: cambia tutto” cosi la guida Abi che spiega le novità per gli assegni

Assegni: cambia tutto” titolo molto esplicito quello scelto dall’Abi, per intitolare la guida che creata in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e della Banca d’Italia, offre assistenza e consigli pratici a tutti i clienti sulle novità per quanto riguarda l’antiriciclaggio per l’uso degli assegni, libretti al portatore e contanti, in vigore dal 30 aprile. La guida Abi è in distribuzione gratuitamente in oltre 2 milioni di copie presso le banche. Lo riferisce in un comunicato l’Abi.

Diversi i cambiamenti: l’importo massimo consentito per i pagamenti in contante, le modalità di compilazione degli assegni, nuovi limiti per i libretti di risparmio al portatore. Ecco le sei regole principali da ricordare secondo l’Abi:

Difficoltà con la rata del mutuo? Ecco 3 consigli per cercare di risparmiare

Sono oltre 2.000.000 i mutui a tasso variabile, stando almeno alle stime di Adiconsum, ed inoltre l’associazione dei consumatori ha calcolato che una famiglia su 4 è in difficoltà nel pagare la nuova rata appesantita dall’aumento degli interessi. A dimostrazione di questo aumento arrivano i dati della Banca Centrale Europea e dell’Euribor, la rata del mutuo stando ai loro conti è aumentata di oltre il 30 per cento. Detto in “soldoni” una mensilità della retribuzione annua viene spesa per pagare questi interessi aggiunti. Ecco l’ennesima dimostrazione di come vengono scaricate le operazioni speculative delle banche sui piccoli consumatori.

Se avete problemi nel pagare la rata del mutuo, avete tre possibilità: la prima è quella di chiedere alla proprio banca un allungamento della durata del mutuo con una conseguente riduzione della rata mensile. Però in questo caso ci si ritrova con un maggior costo d’interessi complessivo, anche se spalmato in più anni. La richiesta da fare alla banca è che questa operazione sia realizzata senza penali e senza costi di commissione. Inoltre è opportuno chiedere il nuovo piano di ammortamento per rendersi conto del maggior costo del mutuo, pur diluito su una durata maggiore.

Alcuni consigli sul mutuo

Acquistare una casa non è cosa da poco, infatti per far ciò ci vogliono molti soldi ed il modo più facile per ottenerli è sposare il figlio di Berlusconi, ma se non lo conosciamo l’altra alternativa e quella di richiedere un mutuo. Va detto che al giorno d’oggi le operazioni per richiedere una finanziamento di tale portata si sono molto semplificate, ma la concorrenza è cosi alta che non si capisce più nulla, ed orientarsi è veramente un problema. In quanto oltre ai mutui a tasso fisso e variabile, sono nate un infinità di nuove proposte, pensate apposta per venire incontro all’esigenza vostra e delle banche. Si va dal mutuo per lavoratori atipici al mutuo con rata crescente, a quello a rata fissa, o a quello che dura 40 anni e via discorrendo.

Inoltre i requisiti richiesti variano notevolmente da banca a banca (età, impiego, reddito lordo, ecc) ed inoltre si stanno lentamente affermando le banche on-line (Conto Arancio su tutte). Quindi come fare ad orientarsi in questa giungla e al tempo stesso risparmiare? Per nostra fortuna sono nati alcuni siti che offrono la possibilità di effettuare una comparazione tra le varie offerte, e possono anche darci utilissime informazioni e consigli sulle varie decisioni. I più importanti e forse competenti sono mutuionline.it e migliormutuo.it. Comunque ecco alcuni consigli da seguire non dico alla lettera ma quasi:

Le 10 regole per risparmiare sul conto corrente

Se qualche giorno fa mi avevamo proposto come alternativa al conto corrente il libretto postale, oggi vogliamo elencarvi il decalogo di altroconsumo per arginare le spese del nostro conto corrente bancario. Sono stati controllati i conti correnti più utilizzati per vedere quali sono le operazioni più a rischio di commissioni e balzelli vari. Ma ecco quelle che l’associazione dei consumatori definisce le 10 regole d’oro:

  • Il conto corrente, visti i bassissimi tassi d’interesse applicati, non è più uno strumento di gestione del risparmio. Lasciate sul conto solo le somme necessarie per le spese correnti e investite diversamente i risparmi.
  • Controllate e conservate tutta la documentazione, sia perché solo così vi potete accorgere di eventuali peggioramenti delle condizioni (la Banca è tenuta a informarvi e voi potete recedere dal contratto senza penalità) sia perché fa fede in caso di contestazioni.
  • Controllate l’estratto conto solo attraverso i servizi forniti gratuitamente dalla banca: macchinetta bancomat e invio a casa trimestrale.
  • Le operazioni online, per esempio i bonifici, sono generalmente più economiche di quelle fatte allo sportello, nonché più comode.

Risparmiare sulle spese di gestione del conto bancario con il Libretto Postale

Un buon risparmiatore si può definire tale se oltre al risparmio cerca anche di guadagnare qualche soldo in più. Un metodo a cui molti fanno ricorso è l’acquisto di azioni o obbligazioni attraverso una banca, e quindi un conto bancario. Ma quest’ultimo costa parecchio, infatti è noto che le banche “mangiano” parecchio su noi poveri consumatori. L’unico modo per poter risolvere questo problema è aprire un libretto postale, o tenere tutti i soldi sotto il materasso.

Se scegliete la prima opzione sappiate che un libretto postale si apre in cinque minuti d’orologio, non ha spese di gestione (ne apertura ne chiusura), è esente dall’imposta di bollo e ovviamente lo potete aprire ed utilizzare da qualsiasi ufficio postale. Al contrario di un conto corrente bancario, per la cui gestione, confconsumatori ha calcolato una spesa media di 130 euro all’anno. Ovviamente i libretti non sono ne pubblicizzati ne tanto meno proposti ai clienti in quanto un libretto è molto meno remunerativo, per la Posta, di servizi come Bancoposta.

Parmalat: contratto d’acquisto delle obbligazioni non è valido

Buone notizie per tutti i consumatori che avevano investito i loro soldi nei bond Parmalat e poi sono rimasti truffati. Secondo il tribunale di Bologna la vendita di titoli Parmalat non è valida, quindi annullando le vendite ha obbligato l’istituto di credito a rimborsare non solo l’investimento ma anche gli interessi legali e le spese di causa. Lo rende noto la Confoconsumatori, affermando che il tribunale ha riconosciuto che gli acquirenti erano stati indotti all’acquisto di questi titoli senza informazioni complete e comunque carenti.

Per dirla meglio, la banca aveva venduto delle obbligazioni Parmalat, senza aver specificato che si trattava di titoli emessi da Parmalat Finance Corporation B.V., e non da Parmalat spa, una società straniera appartenente al gruppo Parmalat e la quale situazione finanziaria era ben conosciuta dalle banche. Per di più l’emissione dell’obbligazione non era accompagnata da nessun prospetto informativo che secondo il Testo Unico Finanziario è obbligatorio e che fornisce all’acquirente tutte le informazioni per comprendere la natura ed il rischio dell’acquisto che sta effettuando.

Cosa è il phishing? E come difendersi?

Il phishing non è altro che una frode online che tramite l’invio di email “truccate” tenta di rubare dati sensibili all’utente. Per dati sensibili intendo password di PayPal, dati account Ebay, credenziali d’accesso al proprio conto online, etc.

Il meccanismo è molto semplice: il malintenzionato crea un sito web copiando pari-pari quello di una banca ad esempio, dopo di che invia un email ad un ignaro utente chiedendo di accedere al sito da lui creato (ovviamente spacciandolo come il sito ufficiale della banca), il nostro povere utente ci accede inserendo i dati sensibili ed è fregato in quanto ora il malintenzionato potrà andare sul vero sito della banca accedere con i vostri dati e fare quello che vuole dei vostri soldi.

Mutui: alcune novità ed un breve riepilogo

Con la scadenza del 730 oramai prossima si vanno definendo le regole per le varie detrazioni che entreranno in vigore con la legge Bersani 40/07 e di quelle della Finanziaria volte a favorire la portabilità dei mutui. Proprio su quest’ultimo fronte è arrivata una ennesima circolare dell’Agenzia delle entrare che chiarisce il mantenimento della detrazione anche se è solamente uno dei due coniugi ad accollarsi il mutuo rinegoziato. Ma eccovi un breve riassunto, offerto da LaRepubblica, con tutte le novità da tenere a mente.

Chi ha rinegoziato il mutuo con la vecchia banca o con una nuova, con qualsivoglia formula, non perde il diritto alla detrazione se il nuovo mutuo è di importo più elevato rispetto a quello in scadenza. La detrazione spetta, però, solo sugli interessi pagati sulla parte di mutuo che corrisponde all’importo del finanziamento in scadenza. Le disposizioni in materia sono riportate anche sul modello 730. Sulla base di questa nuova interpretazione delle norma data dall’Agenzia delle entrate, chi aveva sospeso la detrazione avendo cambiato mutuo con uno più elevato, può ora riprendere a detrarre gli interessi applicando i nuovi calcoli.

E’ arrivato il momento del peer to peer dei prestiti, osserviamo Boober

Dopo che il web 2.0 ha creato una rivoluzione nel mondo Internet, con la nascita di portali per contenuti creati dagli stessi utenti e dove il principio fondamentale è l’interazione tra webmaster-visitatore è arrivato il momento del 2.0 anche per i prestiti: Una sorta di peer to peer dei soldi, uno dei maggiori istituti in questo campo è senza dubbio Boober che offre un servizio di social landing, vale a dire prestiti fra privati online, senza intermediazione bancaria.

Dove gli iscritti possono chiedere somme che vanno dai 2000 ai 10000 euro restituibili in massimo 5 anni. Per poter usufruire dei prestiti bisogna avere tra i 18 ed i 75 anni, e ovviamente avere un reddito da lavoro dipendente o ricevere la pensione. A quel punto l’utente può nel sito di mercato presentare la propria richiesta, specificando l’ammontare, il tasso richiesto e la durata. Viene offerta una stima dell’eventuale tasso d’insolvenza e si garantisce che una società di recupero crediti si occuperà degli eventuali mancati pagamenti.