Risparmiare sull’acquisto di un auto usata evitando “fregature”

Quando compriamo una macchina usata senza sapere molto sul proprietario precedente, andiamo incontro a una fregatura o ad un affare, ma come capire se stiamo acquistando un catorcio? Ci ha pensato l’Adiconsum, L’iniziativa – si legge sul sito dell’Associazione – trae spunto dal decreto D.L. 24/02 sule garanzie dei beni di consumo. Questa innovazione, lungi dal costituire un intralcio per i commercianti, permetterà agli operatori più attenti di caratterizzare la propria offerta in termini estremamente competitivi, stimolando il mercato ed aumentando vendite e profittabilità.

Ma perché il decreto diventi operativo e rappresenti un valido strumento a difesa del consumatore è necessaria una procedura sistematica. Adiconsum, allargando il proprio ambito di azione prettamente rivolto ai consumatori, ha messo a punto una metodologia che, se applicata correttamente dall’operatore, fornisce al consumatore la certezza di acquistare un prodotto conforme al contratto di vendita.

Contribuire a ridurre traffico e inquinamento con il bike-sharing e park and ride

Oggi vi voglio parlare di due fenomeni che sono nati negli ultimi anni volti a diminuire il traffico nelle grandi città. Sto parlando del bike sharing e del park and ride. Il primo si può tradurre letteralmente come condivisione della bicicletta ed è uno degli strumenti di mobilità sostenibile, a disposizione dei comuni, che vogliono sia ridurre il traffico delle auto sia dare una mano al pianeta riducendo drasticamente l’inquinamento.

Il servizio prevede la messa a disposizione da parte del comune di una serie di biciclette, di proprietà di quest’ultimo, dislocate in zone nevralgiche della città, che i cittadini posso utilizzare, a patto di pagare un abbonamento, durante il giorno e riconsegnare alla fine dell’utilizzo presso un qualsiasi punto di raccolta. In Italia nel 2000 Ravenna fu il primo comune ad adottare il bike-sharing, oggi è attivo in 60 comuni. Al momento in Italia si possono contare circa 3.500 biciclette a disposizione della cittadinanza e spesso tutte utilizzabili con la stessa chiave la quale una volta ottenuta rimane la propria.

Acquistare un automobile a metano o gpl conviene?

Acquistare un automobile ad alimentazione alternativa conviene parecchio senza nessun dubbio, oggi cercheremo di capire quanto convenga questo tipo d’acquisto. Innanzitutto va detto che oltre il costo del Gpl è quasi la metà rispetto a quello della benzina, ed i consumi molto bassi delle macchine ad alimentazione alternativa permetto un effettivo risparmio.

Se il solo fatto di risparmiare sulla benzina non bastasse, va detto che oggi conviene comprare una macchina a Gpl o a metano direttamente dal concessionario. Infatti tra incentivi governativi e incentivi delle singole case automobilistiche, a cui aggiungere eventualmente una rottamazione, il prezzo per l’acquisto di una vetture a gas è diventato veramente molto basso. A patto che però l’impianto sa montato direttamente dal produttore.

Il caro-benzina colpisce ancora

Brutte notizie per tutti gli automobilisti, negli ultimi giorni approfittando del fatto che tutta l’attenzione del opinione pubblica era focalizzata sulle elezioni, le compagnie petrolifere hanno deciso di aumentare i prezzi di Verde e Gasolio. Rispetto al 9 aprile, quanto c’è stata una prima, generalizzata raffica di aumenti, i rincari sono stati tra i 5 e 9 millesimi di euro al litro per la verde e tra i 3 e i 7 millesimi per il gasolio.

Tenendo conto degli ultimi aggiornamenti, nel giro di una settimana la benzina ha messo a segno aumenti tra 1,4 e 1,9 centesimi al litro, mentre il gasolio tra 1,8 e 2 centesimi al litro. Per Federconsumatori “non è più possibile tollerare una situazione del genere”. “Chiediamo che il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante dei prezzi intervengano urgentemente – sostiene l’associazione – per verificare, come noi sosteniamo da tempo, l’esistenza di speculazioni nella filiera”.

Il mezzo di trasporto definitivo: la bicicletta

Inauguriamo la mattinata con un problema con il quale molti, sottoscritto incluso, devono convivere, sto parlando del traffico. Lo so non è piacevole passare migliaia di minuti incolonnati, muovendosi più lentamente di una tartaruga, stressandosi e compagnia bella, per questo vi voglio proporre un mezzo di trasporto che consentirà di risparmiare sulle spese dell’automobile, ci farà guadagnare in salute e sopratutto ci guadagnerà il pianeta, sto parlando della bicicletta.

In una recente ricerca è stato dimostrato che in diverse città europee il 50 per cento degli spostamenti motorizzati in città lo si fa per coprire una distanza che va dai 3 ai 5 km mentre il 30 percento è inferiore ai due km. Questo vuol dire che moltissime persone potrebbero usare la bicicletta per coprire le corte distanze.

Arriva il momento dei mobility manager

E’ stato presentato all’inizio del mese il progetto Ecodrive, durante l’ottava Conferenza Nazionale di Euromobility, un associazione di mobility manager, che ha presentato una guida per risparmiare contro il caro benzina e conseguentemente preservare l’ambiente. Questa guida, a detta degli ideatori, farebbe risparmiare annualmente ad ogni italiano 250 euro di benzina.

Con un risparmio energetico annuale tra i 270 mila e le 400 mila tonnellate di petrolio, con un taglio di un milione di tonnellate di anidride carbonica, con buona pace per l’ambiente. «Questo dimostra – ha detto Carlo Iacovini, Presidente di Euromobility – che si può risparmiare l’ambiente e nello stesso tempo far fronte all’aumento insostenibile del costo del barile di petrolio adottando comportamenti individuali virtuosi».

Non c’è più differenza tra Gasolio e Benzina

Da oggi un altra storia si aggiunge alla categoria Leggende Metropolitane, sto parlando di quell’affermazione tanto diffusa che diceva:”Compro la macchina Diesel cosi risparmio sul carburante“.

Ebbene questa frase è oramai fantascienza, infatti non è più cosi, grazie al nuovo record del gasolio che si porta a 1,38 euro a litro. Ad esempio il distributore nazionale Agip vende quest’ultimo a 1,378 contro l 1,399 euro segnato dalla verde, quindi come potete notare voi stessi la differenza è di soli 2,1 centesimi di euro.

Ecco come riparare le piccole ammaccature con pochi euro

Non so voi ma io ho il terrore di prendere l’automobile in quanto essendo neo-patentato ho ancora qualche incertezza, poi il fatto che se faccio un ammaccatura mi sotterrano è un altra questione. Ma il problema più grande è che per una minuscola ammaccatura oltre ad andarsene fior fior di euro dal carrozziere se ne vanno soldi anche per l’assicurazione (si scende di categoria e roba varia), ovviamente se poi abbiamo preso un palo in pieno, dobbiamo arrabbiarci solo con noi stessi.

Ma niente paura, c’è un metodo per riparare da se le piccole ammaccature risparmiando sul carrozziere ed in alcuni casi salvando la pelle. Per questa operazione ci serve semplicemente un phon ed una bomboletta ad aria compressa (come quella utilizzata per pulire la tastiera), costo totale non più di 3 euro.

Riduzione sulle tariffe del RC auto, lo chiede anche Mister Prezzi

La riduzione con eventuali sconti sulle tariffe per l’RC auto, ecco quanto richiede il garante per la sorveglianza dei prezzi Antonio Lirosi. Secondo l’Istat nell’anno passato queste tariffe hanno subito un aumento del 2,5 per cento. La richiesta viene dopo l’incontro con il presidente dell’Isvap e dell’Ania. Proprio quest’ultimo ha dichiarato che aspetterà fino ad aprile-maggio per avere i dati definitivi del 2007.

Lirosi, in un incontro con i giornalisti, ha sottolineato che l’aumento dell’Rc auto è al sesto posto fra i prodotti più segnalati dai cittadini come cari dopo latte fresco, pane, pasta, benzina e gas. Mister prezzi ha annunciato che per settembre-ottobre dovrebbe essere possibile in internet avere un quadro delle offerte delle varie compagnie con le cinque più convenienti in modo da poter confrontare le tariffe. Per Fabio Cerchiai, presidente dell’Ania, nell’anno appena passato si è intensificato il calo del prezzo medio della assicurazione Rc auto, diminuito di ben 2 punti percentuali rispetto al 2006. La diminuzione era stata pari a 0,8 per cento nel 2006 e all’1,5 per cento nel 2005. È in corso un reale raffreddamento dei prezzi e quello praticato si discosta molto dal listino”.

Trovare la polizza assicurativa online risparmiando fino al 50%

Qual’è l’assicurazione più vantaggiosa? Sono sicuro che questa è una domanda che si pongono milioni e milioni d’italiani, ma si sà, trovare la tariffa migliore senza cadere in trabocchetti non è facile. Per questo un aiuto viene da internet che si sta trasformando in una risorsa per l’utente alle prese con l RC auto. «Sul mercato assicurativo italiano esistono enormi possibilità di risparmio che i consumatori ancora non percepiscono. I premi assicurativi, a parità di profilo, risultano molto variabili e comparare le offerte è un’attività complessa che assorbe molto tempo», dice Yashish Dahiya, Ceo di First Europa, broker assicurativo internazionale e indipendente appena sbarcato sul mercato italiano.

Sul sito firsteuropa la società offre un servizio gratuito di comparazione ed eventuale acquisto di polizze assicurative. Per fare un esempio, un giovane single a caccia di un’assicurazione per la sua nuova auto di media cilindrata, sul sito di First Europa troverà già pronte le tariffe di diverse compagnie. Quanto costano? Si parte dai 404 euro e si sale fino a 800. Significa un buon risparmio del 50%.

La corsa delle multe

L’anno scorso furono accertate mule per quasi 1,5 miliardi, questo voleva dire che ogni patentato in Italia si è visto recapitare un conto medio di 40,6 euro. Rispetto al 2005, le entrate per i comuni sono aumentate del 16% e se consideriamo l’aumento degli ultimi 5 anni si sale al 76,3%. E considerando la tendenza attuale è facile prevedere aumenti, alimentati anche da vari supporti elettronici.

Questo vuol dire che la campagna elettorale si infiamma sull’abolizione dell’Ici per la prima casa, ma per i Comuni la strada vale assai più dell’imposta sulle abitazioni,dimagrita dall’ultima Finanziaria. L’analisi è stata condotta assumendo come riferimento gli introiti accertati da ogni Comune. Così concepito, l’indicatore individua il livello di entrate su cui il Comune conta all’interno del proprio bilancio. A differenza di quanto avviene con le imposte, ovviamente, le sanzioni non colpiscono solo i residenti, ma il rapporto con la popolazione è indispensabile per misurare le somme accumulate sulla base della dimensione del Comune.

Nuovi incentivi per la rottamazione

Nuove direttive per la rottamazione,con un raggio d’azione più ampio, allargato alle vetture Euro 2, immatricolate prima del 1997 per la rottamazione con riacquisto e prima del 1999 nella demolizione senza riacquisto e in caso di sostituzione di vecchi autocarri e autocaravan. La novità più importante sono gli incentivi sulla rottamazione e successivo acquisto di un ciclomotore, fino a 400cc, euro3. Ma ecco una mini guida per raccapezzarsi meglio:

Alimentazione metano, Gpl, elettrica o a idrogeno è previsto per il periodo dal 3 ottobre 2006 al 31 marzo 2010 un contributo di 1.500 euro, incrementato di 500 euro se il veicolo acquistato abbia emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi per chilometro, per chi acquista autovetture e veicoli nuovi e omologati dal costruttore per la circolazione con alimentazione doppia o esclusiva a gas metano, Gpl, elettrica o a idrogeno. L’installazione di impianti a Gpl o Metano comporta incentivi di 350 euro per l’installazione di impianti a Gpl e di 500 euro per gli impianti a metano.

Rincari in vista per l’RC Auto

Dall’osservatorio del Adusbef-Federconsumatori in tema di tariffe RC auto, arrivano i primi segnali di aumento sulle tariffe. Infatti sono state condotte varie indagini, un primo campione analizzato per verificare tali andamenti su Milano, Roma e Napoli, riguardante inoltre i neo patentati e i cinquantenni collocati in tre categorie del bonus-malus (prima-sesta-quattordicesima) ha stabilito che per quanto riguarda i neopatentati si registrano andamenti negativi con aumenti del 5-7% in maniera omogenea su tutto il Paese. A questi aumenti così contenuti, si fa per dire, si contrappone un marcato aumento del 15-20 % delle polizze dei cinquantenni, sempre in maniera omogenea e con punte che toccano il 25-30% di aumento.

Ciò è estremamente grave anche perché questi aumenti vengono attuati dopo che si è realizzato il cosiddetto risarcimento diretto in caso di incidentalità. Questa modalità di risarcimento, annullando i costi di gestione dei sinistri delle compagnie e consentendo per altro risparmi notevoli sugli oneri legali, che assommano ad 1.5-2 miliardi di euro annui, avrebbe dovuto permettere la riduzione delle tariffe di almeno il 10-15 % con risparmi di circa 150 euro annui.