Guida del Gambero Rosso in formato low cost

Per tutti i lettori che amano il buon mangiare ma non vogliono spendere molto voglio segnalare la guida del Gambero Rosso in formato low cost, prezzo 9,90 euro, obbiettivo: conciliare buon mangiare a buoni prezzi. La versione pocket della guida segnala i migliori indirizzi per mangiare, spendendo un massimo di 30 euro a persona, sono oltre mille le segnalazioni.

Ne esce fuori una guida praticamente imbattibile, un vademecum essenziale per chi cerca un ottimo rapporto qualità prezzo. Vengono segnalate dalle trattorie più classiche ai nuovi wine bar che vanno tanto di moda adesso, troviamo inoltre paninerie, pizzerie e luoghi che soltanto gli abitanti del luogo conoscono. Davvero un must per chi vuole mangiare bene spendere poco e divertirsi.

Comprare gli omogeneizzati di carne su internet. Indicazioni sui prezzi

Il vostro bimbo cresce in fretta e anche per voi è arrivato il momento di introdurre gli omogeneizzati nella sua dieta. Dopo avergli fatto provare i primi omogeneizzati alla frutta, siete adesso alle prese con i primi assaggi di carne e, di conseguenza, anche con la “scoperta”, si fa per dire, soprattutto se avevate già acquistato il latte in polvere, che il caro-cibo non risparmia neppure gli alimenti destinati ai più piccoli.

Per risparmiare sull’acquisto degli omogeneizzati sicuramente il metodo migliore è prepararli da sè in casa, ma se non avete il tempo o, per qualunque altro motivo preferite acquistare quelli già pronti, comprare on line, magari costituendo un piccolo gruppo di acquisto solidale con i vostri amici e/o parenti, può rivelarsi una buona soluzione.

Di seguito troverete elencati i prezzi praticati sulla vendita degli omogeneizzati di carne da tre store on line italiani: Ebaby, Saninforma, Newbabyland.

Latte in polvere per neonati. Le marche più economiche e l’indagine di Altroconsumo

Il latte in polvere per neonati costa mediamente in Italia il doppio che nel resto d’Europa, ma anche nel nostro paese è possibile trovare in commercio latti per bambini a prezzi molto vantaggiosi, simili cioè a quelli praticati negli altri paesi dell’Unione. Si va infatti dalle circa 30 euro al chilo del latte Humana alle 10 euro del latte per neonati a marchio Coop, solo per fare un esempio.

Tuttavia, ed è perfettamente comprensibile, molti neo-genitori continuano ad acquistare le marche più care perchè convinti che ad una maggiore spesa corrisponda un altrettanto elevata qualità dell’alimento offerto al proprio piccolo. Ma è davvero sempre così? Sono tanto sostanziali le differenze fra un latte costoso come Humana o Nidina (fra i più cari in commercio) e altri più economici?

Come risparmiare sugli omogeneizzati di frutta comprando online

Gli omogeneizzati di frutta rappresentano il primo alimento semisolido destinato al bambino quando, intorno al quarto-sesto mese di vita (dipende dal parere del pediatra), si comincia lo svezzamento. Tutti gli omogeneizzati in commercio sono ugualmente validi dal punto di vista nutrizionale, la loro produzione e vendita è infatti controllata in Italia dal Ministero della salute. Eppure tra le diverse marche vi sono differenze di prezzo anche notevoli, così come tra un punto vendita e l’altro nella stessa città.

Gli omogeneizzati potete trovarli, così come il latte in polvere per neonati, nelle farmacie, nei supermercati e nelle sanitarie specializzate, oppure ordinarli su internet. Gli omogeneizzati di frutta per bambini hanno un costo che si aggira intorno ai 2-2,5 euro al supermercato, mentre costano normalmente (salvo offerte) qualcosina di più in farmacia. Qui troverete indicazioni utili per risparmiare sull’acquisto on line degli omogeneizzati di frutta, i primi, come accennato, a venire introdotti nella dieta del bambino quando sorge la necessità che questa divenga più varia e ricca.

Risparmiare sul latte in polvere acquistando il latte Humana on line

Il latte in polvere per neonati costa mediamente in tutta Europa la metà che in Italia. Fino a qualche anno fa la differenza di prezzo era imputabile al fatto che il latte per neonati si trovava in vendita esclusivamente nelle farmacie, ma dopo l’intervento dell’Antitrust che ha multato le aziende produttrici di latte per bambini, che si erano accordate allo scopo di precluderne la vendita alla grande distribuzione, non è cambiato molto. Il latte è arrivato sugli scaffali del supermercato ma il prezzo è rimasto pressochè lo stesso. Con una differenza tra la farmacia e la grande distribuzione di solo il 10%.

Eppure risparmiare sull’acquisto di latte in polvere per i piccoli italiani si può. Basta ingegnarsi e farsi un bel giro sul web. Qui troverete indicazioni per risparmiare su uno dei latti per i primi mesi di vita del bambino più diffusi: il latte in polvere Humana. Vi indicheremo il prezzo di vendita in farmacia e in due store on line uno italiano (bimbolatte) e uno tedesco (babymilk).

Sciopero dei pescatori: Aumento per i consumatori

Si estende in tutta Europa lo sciopero dei pescatori, fino ad arrivare nei porti più remoti della nostra penisola. Ne è un esempio Molfetta, dove i pescatori riuniti in un comitato lotta hanno occupato il mercato ittico della città, nei pressi della banchina del porto, e hanno chiesto l’intervento del sindaco in modo che arrivino al Governo le loro richieste per far fronte alla crisi dovuta al caro gasolio.

Anche i pescatori del sud pontino, oltre cento, hanno scioperato lasciando le imbarcazioni ormeggiate nei moli di Terracina, Formia e Gaeta. Il risultato delle proteste: ristoranti per lo più sbarrati e una pescheria rionale su tre chiusa. Il pesce che si trova è di allevamento, decongelato o di importazione, con prezzi al consumo aumentati tra il 20 per cento e il 30 per cento, a seconda delle specie.

Dopo il Brunello va sotto la lente della magistratura il Nobile di Montepulciano

Dopo lo scandalo bufala che ha investito la Campania qualche tempo fa ci fu il caso Brunello. Infatti uno dei vini più pregiati d’Italia fu sottoposto ad indagini da parte della magistratura, in quanto non era cosi di qualità come le etichette sostenevano. Oggi finisce sotto i riflettori il Nobile di Montepulciano.

Nelle scorse settimane – leggiamo sul Corriere Fiorentino – i finanzieri del comando provinciale di Siena coordinati dai pm di Montepulciano, hanno posto sotto sequestro 120 mila ettolitri di vino della cooperativa Cantina Vecchia e sul registro degli indagati sono finiti il titolare dell’azienda Enrico Trabalzini e il presidente del Consorzio del Nobile Luca Gattavecchi. L’accusa, riportata dal quotidiano, è di “frode in commercio”.

Risparmiare sul cibo per animali domestici

 

 

Avere un animale domestico in molti casi può far piacere, sopratutto per quanto riguarda i cani posso dirvi che questi sono di grande compagnia. Ma un animale sia ecco un cane, un gatto o qualcosa di più piccolo porta via tanto tempo, e sopratutto tanti soldi. Infatti tra veterinari, cure specifiche, mangiare e roba varia, sopratutto di questi tempi prendere un animale da compagnia non conviene proprio.

 

Per chi ha già un cane o un gatto, o chi comunque lo vuole acquistare, voglio dare dei consigli per risparmiare su una parte essenziale, ovvero il cibo. Devo subito premette che per quanto posso sembrare ottimo, il cibo per animali, con tanto di certificazioni, non è veramente il massimo ne è un esempio Purina, solitamente considerato il top del top non è meglio dell’ultima confezione presa dal discount. Quindi come fare per garantire al nostro cane un cibo di qualità ad un prezzo contenuto?

Risparmiare sul latte in polvere: gruppi di acquisto solidale e non solo

Sappiamo già da diversi anni che il prezzo del latte artificiale per neonati (liquido e in polvere) è molto maggiore sul mercato italiano rispetto al resto d’Europa. Se infatti mediamente il costo dell’alimento principale per i bambini appena nati nel nostro paese si aggira fra i 36 e i 45 euro al chilo, non è lo stesso negli altri paesi dell’Unione Europea dove il latte in polvere ha un costo medio compreso fra 15 e 20 euro.

Nonostante le pressioni delle associazioni di consumatori perchè il prezzo del latte per neonati in Italia si adeguasse alla media europea non è cambiato nulla, anzi negli ultimi mesi ha subito notevoli rincari con differenze cospicue di prezzo per la stessa marca tra un punto vendita e l’altro. Con la conseguenza che i genitori, già acrobati del risparmio, hanno dovuto trasformarsi anche in investigatori. Tutto questo è a dire poco sconcertante se si pensa che è dell’alimentazione dei nostri bambini che stiamo parlando e che nessuno si dovrebbe trovare in difficoltà nell’acquistare da mangiare per i propri figli, soprattutto se appena nati.

“Arrivederci penne”? I rincari e la dieta degli italiani

“Arrivederci penne? L’aumento dei prezzi ha effetto sulla dieta degli italiani”. Così la prima pagina del Wall Street Journal Europe, e a ritenere più che giustificato l’allarme del prestigioso quotidiano economico è la Coldiretti che, in occasione dell’apertura del vertice romano della Fao, sottolinea come i rincari relativi a pasta, pane, frutta e verdura stiano rendendo estremamente difficoltoso a milioni di italiani continuare ad alimentarsi correttamente seguendo la tradizionale dieta mediterranea.

Il consumo di questi prodotti è infatti crollato nel nostro paese con il -5,5% per il pane, -2,5% per la pasta, -5,5% per le verdure, avvicinando, commenta il prestigioso quotidiano, le abitudini alimentari degli italiani meno abbienti a quelle statunitensi caratterizzate dal consumo di cibo scadente ricco di grassi e sale. Non a caso l’obesità, che oltreoceano rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria, è sempre più diffusa anche nel paesi del bacino mediterraneo.

Pollo alla varechina bocciato dagli stati membri

C’eravamo, se ricordate, tempo fa occupati del pollo alla varechina e successivamente del pollo al cloro, oggi vi voglio dare una buona notizia, infatti il comitato europeo per la catena alimentare e animale composto da esperti appartenenti ai 27 paesi membri ha respinto con 26 no e un astenuto la proposta della Commisione Ue di porre fine al bando sulle importazioni dagli Stati uniti del “pollo al cloro”.

Coldiretti si dice felice dello stop: “la proposta adottata il 28 maggio scorso dalla Commissione Ue non risolve le perplessità sui rischi per l’ambiente e la salute sia per quanto riguarda possibili reazioni chimiche, variazioni del gusto, effetti tossici in caso di ingestione dei residui di queste sostanze, così come il rischio di insorgenza di ceppi di batteri resistenti”.

Pane: previsti ulteriori rincari

Brutte notizie per noi consumatori, infatti a quanto pare se proseguirà la corsa dei prezzi dei cereali il pane sarà destinato a rincarare ancora. Lo afferma Edvino Jerian, presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), sottolineando che “in questo scenario di rincari delle materie prime c’è poco da fare, gli sforzi dei panificatori sono però per un prezzo giusto che tenga conto delle difficoltà economiche dei consumatori”.

“I rincari del pane – sottolinea Jerian – risentono non solo dell’aumento delle materie prime quali il grano, ma anche dei costi relativi agli aspetti del processo produttivo. Non si può dunque riversare sui panificatori la colpa degli aumenti”. Secondo i calcoli dell’associazione, al costo del lavoro, che influisce del 45 per cento sul prezzo finale si aggiunge un 25 per cento per le materie prime, un 10 per cento per l’ammortamento degli impianti e un 5 per cento per le utenze energetiche. Inoltre, si deve calcolare un 10 per cento relativo a oneri fiscali, tributari, bancari e altro.

Il latte nel napoletano è il più caro d’Italia

Nell’area di Napoli e dintorni il latte costa mediamente il 7 per cento in più rispetto ai valori massimi, e il 15 rispetto ai valori medi delle altre città italiane. Questo quanto rilevato dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che ha inviato al presidente dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, una segnalazione “su anomalie e difformità dei livelli di prezzo del latte fresco nella città di Napoli”.

Il dossier – spiega una nota del ministero – è pervenuto dal Garante per la Sorveglianza sui prezzi, Antonio Lirosi, “che aveva ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini”. Dalle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio dei prezzi è emerso che nel napoletano un litro di latte arriva a costare fino a 1,90 euro, appunto il livello più alto in Italia.

Dossier LegaAmbiente: Pesticidi nel piatto

Ennesima notizia per quanto riguarda la sicurezza alimentare, dopo il pollo alla varechina, c’è allarme per quanto riguarda la frutta. Infatti sembrerebbe che in Italia la metà della frutta che consumiamo contiene almeno un residuo di pesticida, mentre la verdura contaminata da almeno un residuo è il 14,7 per cento e per l’olio e il vino la percentuale sale al 18 per cento.

Tra i frutti più ”cattivi” ci sono le mele: solo il 38,8 per cento è del tutto esente da pesticidi. Tra i casi più eclatanti, anche un campione di uva bianca siciliana con nove residui di pesticidi diversi. Questi alcuni dati di “Pesticidi nel piatto 2008”, il dossier con i dati raccolti da Legambiente sulla presenza di residui chimici, pesticidi e fitofarmaci nella frutta, nella verdura e nei prodotti derivati, presentato oggi a Terra Futura, convegno di buone pratiche in corso a Firenze.