Olio fritto: come smaltirlo in modo eco

 Patatine fritte? Arancini? Crocchette di pollo? Cosa hanno in comune queste gustose quanto grasse pietanze? Sono fritte, esatto. I dietologi sconsigliano a chi vuole tenersi in forma di assumere grandi quantità di olio, eppure esso é un ingrediente comunissimo della nostra cucina. I nutrizionisti consigliano di non esagerare con le fritture perché le alte temperature alterano la struttura molecolare dei grassi al punto da produrre sostanze nocive per la nostra salute. Dove gettiamo l’olio usato appena terminata la frittura? Nel lavandino? Nel water? Niente di più sbagliato! Buttarlo nel wc o nel lavandino è una pessima abitudine che sta provocando nel tempo seri danni all’ambiente. Dobbiamo sapere che anche l’olio usato può essere riciclato, infatti tramite processi di trattamento e riciclo, dall’olio usato si possono ottenere altri prodotti utili.

Anguria, pasta e pizza gratis: shopping a Gorizia

Anguria, pastasciutta, pizza e sangria gratis. No non siamo in Spagna nel bel mezzo della movida madrilena, ma nella nostra Gorizia, dove questo mese saranno regalati sangria e tranci di pizza. La sangria è infatti una tradizionale bevanda dolce e alcolica di origine spagnola, che viene solitamente servita fresca ed è tipicamente consumata lontana dai pasti. L’iniziativa stile movida é offerta dal Centro cittadino a chi farà shopping a Gorizia nei venerdì di luglio.L’iniziativa si chiama “AperiVia” ed è inserita nel programma “Luglio col bene che ti voglio” che Ascom e Comune hanno predisposto per allietare le strade shopping di Gorizia in questo mese, che prevede per i prossimi tre venerdì l’apertura delle attività commerciali fino alle 22.00. Gli omaggi gratuiti saranno distribuiti presso i negozi di corso Italia e corso Verdi, le vie Garibaldi e Rastello, piazza Vittoria e piazza Sant’Antonio dove alcuni negozianti hanno dato la loro disponibilità a preparare e distribuire le stuzzicherie.

Parma: Emporio per chi si trova in difficoltà

 Centoperuno, l’associazione composta da 24 enti non profit del territorio, permette, ad alcune cagegorie di persone disagiate di avere a propria disposizione un servizio integrato di accoglienza tra cui accesso gratuito ai beni di prima necessità. Possono beneficiare del servizio i single o famiglie che hanno perso il lavoro, padri separati o madri sole, persone in situazioni lavorative precarie. Il requisito che attesterà la necessità è la certificazione ISEE che deve essere inferiore a 7500 euro. Il market gratuito si trova in via Traversante di San Leonardo, poco distante dal centro commerciale Centro Torri. Ai beneficiari verrà chiesto di diventare soci, pagando solo un piccolo contributo annuo per le spese di gestione.

Latte crudo, dalla stalla al consumatore. Pro e contro, il video

 Nel primo ‘900 al “latte crudo” è stata, per problemi certamente igienici connessi alla plausibile esistenza di batteri patogeni presenti nel processo di mungitura, imposta la sterilizzazione. Oggi, però, la distribuzione di “latte crudo” a Km 0 (cioè nel limite di un’area circoscritta e vicina in relazione alla zona in cui si trova il produttore) è consentita ed infatti sono decine i distributori (gestiti sul territorio da consorzi e associazioni) di latte crudo sparsi in Italia e il fenomeno è in grande aumento.

Ma quali sono i passaggi e gli eventuali trattamenti che il latte crudo, prima di arrivare sulle nostre tavole, deve fare? E, soprattutto, quali sono i rischi di bere latte crudo? Per la “produzione” la prima fase riguarda naturalmente la mungitura del latte nella stalla, successivamente avviene la depurazione e il raffreddamento in cui il latte viene portato ad una temperatura che oscilla tra lo 0 e i 4 °C. Il latte crudo, così, è pronto per essere consegnato ai consumatori mediante dei distributori automatizzati a self-service.

Ricette economiche: gratin di pesche

 Le pesche sono il frutto dell’albero di pesco. Originarie della Cina, giunsero in Europa attraverso la Persia e da qui presero il nome (grazie alle spedizioni che Carlo Magno fece contro i Persiani), la buccia sottile racchiude una polpa gialla o bianca, in Italia ne troviamo ben tre specie: la pesche comuni, le pesche noci e le percoche. La pesca con la polpa gialla è più ricca di vitamina A (beta carotene). Ha proprietà dissetanti, diuretiche e blandamente lassative. Una pesca ben matura di questo tipo favorisce la digestione e stimola l’appetito. Le principali nazioni produttrici di pesche sono Cina, Grecia, Turchia, Spagna e Italia; tutte insieme rappresentano più del 70% della produzione mondiale.

Come conservare sottovuoto: corso gratuito Cna Alimentari La Spezia

Siamo stati un giorno fuori casa e abbiamo dimenticato il latte fuori dal frigo: é diventato bianchiccio, denso e acido. A temperatura ambiente gli alimenti si deteriorano, cioè perdono le loro caratteristiche originarie. Questo avviene a causa dell’azione di microrganismi (batteri, muffe, lieviti), di enzimi (presenti naturalmente in tutti gli alimenti), ma anche all’influenza di luce, temperatura, umidità, ossigeno. I vari metodi di conservazione ci vengono in aiuto per contrastare le cause di deperimento dei cibi e mantenere inalterate le loro proprietà chimiche, nutritive e ovviamente anche il gusto.

Da Coldiretti le pizze a chilometri zero

 Spesso se vogliamo mangiare la solita pizza durante tutto l’anno (come la 4 stagioni) per avere gli stessi ingredienti dobbiamo usare prodotti conservati o importati ed il risultato finale è che molte pizze servite nelle pizzerie nazionali non contengono prodotti Made in Italy. Questo è quello che afferma Coldiretti che annuncia l’arrivo nel menù di pizze a chilometri zero: pizze che cambiano a seconda della stagione proprio per tenere conto negli ingredienti dei prodotti che si trovano in quella zona.

Da Coldiretti la prima Targa a “chilometri zero” è stata consegnata alla “Pizzeria da Bepi” a Cessalto in provincia di Treviso dove i titolari (Rodolfo e Fabio) hanno deciso di avviare un’azione con lo scopo di valorizzare i prodotti locali e di stagione.

Frutta gratis a scuola

 L’obesità, anche e soprattutto quella infantile, è in costante e preoccupante crescita; pensate che secondo uno studio condotto in alcuni paesi europei (e riportato anche da Coldiretti) sarebbe proprio l’Italia il paese in cui i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni hanno il maggiore tasso di sovrappeso e obesità.

Ed ecco l’idea di Coldiretti: distribuire gratuitamente una merenda “naturale” a quasi 800.000 alunni delle primarie in tutte le Regioni e nelle Province Autonome. Con questa campagna (la più grande di questo tipo finora realizzata) si spera che i più piccoli possano cominciare (o ricominciare) ad apprezzare la frutta; la distribuzione coinvolgerà almeno quattro tipi di frutta. Distribuzione che sarà accompagnata anche da opuscoli informativi. La frutta distribuita sarà quella di stagione e del territorio: insomma quella chilometri “zero”.

In vigore la prima legge sui cibi a km 0

L’Unione Europea ha dato il via libera alla prima legge sui cibi a chilometri zero, approvata dalla regione Veneto su iniziativa della Coldiretti; come ben sappiamo, purtroppo, l’aumento del carburante incide molto sulla spesa alimentare. Perché? Basti pensare che ogni pasto percorre circa 1900 km prima di arrivare sulle nostre tavole. Ora, con questa legge potranno arrivare sulle nostre tavole prodotti locali che quindi non devono percorrere lunghe tratte (con mezzi che oltretutto inquinano e parecchio l’ambiente).

Coldiretti sottolinea come per la prima volta questo testo definisce anche le caratteristiche principali dei prodotti a “km 0”. Eccole:

stagionalità, sostenibilità ambientale, qualità organolettiche e legame con la tradizione culinaria

Coldiretti quindi sottolinea come questa norma tuteli sia le nostre tasche che l’ambiente (nel nostro paese l’86% dei trasporti commerciali avviene su strada).

Natale 2009 alla riscoperta della tradizione culinaria

 Cosa si mangerà il giorno di Natale? Coldiretti ha stimato che nove italiani su dieci trascorreranno sia la vigilia che il giorno di Natale a casa con parenti ed amici con una spesa media stimata intorno a euro 120 per famiglia. I cibi maggiormente consumati e acquistati saranno quelli della tradizione e quindi ad esempio il cappone in Piemonte oppure il pandolce, tipico della Liguria. Crisi sì ma gli italiani non vogliono comunque sia rinunciare alla qualità, come dimostra il fatto che spenderanno circa 2,8 miliardi di euro a tavola per il Natale. Cibo che per la stragrande maggioranza degli italiani viene acquistato appunto tenendo anzitutto conto del rapporto qualità/prezzo.

Approvato nuovo decreto Ronchi a tutela del Made in Italy

Finalmente una buona notizia di quelle che dovrebbero (almeno si spera) rassicurarci. Infatti, grazie all’approvazione del nuovo decreto Ronchi si prevedono multe che vanno dai 10 mila euro fino a 250 mila per i contraffattori del “Made in Italy”.
Questa norma infatti

propone di punire gli abusi per la contraffazione del marchio di prodotti italiani e le pratiche commerciali ingannevoli

L’approvazione di questa norma arriva in uno dei periodi più “caldi” dell’anno perchè con l’arrivo delle feste natalizie il rischio di acquistare giocattoli o altri prodotti di dubbia provenienza, aumenta. E questo, come abbiamo visto, spesso a discapito dei più piccoli che risultano essere i più indifesi.

Guida all’acquisto dei cibi preconfezionati

La Camera di Commercio di Milano ha appena inserito all’interno del sito web una guida all’acquisto dei cibi preconfezionati; un utile servizio soprattutto in vista delle imminenti spese natalizie per evitare di incorrere in contraffazioni varie.

Ci troviamo in presenza di un prodotto preconfezionato quando è contenuto in un imballaggio di qualsiasi tipo chiuso in nostra assenza e preparato in modo che la quantità del prodotto in esso contenuta abbia un valore prefissato e non possa essere modificata senza aprire o alterare palesemente l’imballaggio stesso

Olio extra vergine di oliva: come sceglierlo

Se anche voi come me amate mangiare la bruschetta saprete di sicuro che questo è uno dei periodi migliori. Perché? Siamo nel tempo della raccolta delle olive e l’olio appena spremuto su di una fetta di pane un po’ tostato con l’aggiunta di sale e aglio (a chi piace) è veramente ottimo.

Ma come scegliere l’olio extra vergine di oliva evitando fregature? Viene in nostro aiuto l’ADUC con dei consigli preziosi che potete leggere subito dopo il salto

Dieta mediterranea: addio pelati e passate, sugo fatto in casa

 La dieta mediterranea é la più consigliata dai dietologi. Ma in cosa consiste? Da vera mediterranea doc non psso fare altro che descrivere in cosa consistano pranzo e cena, per gli abitanti di una terra meravigliosa che prende il nome di Puglia. A pranzo? Un bel piatto di pasta, con sugo (rigorosamente fresco e mai e poi mai pelati o passate già pronte!). Un’insalata mista (ogni giorno verdure diverse), pesce (solo quello di mare), oppure carne (pochissima, una volta ogni settimana) e latticini (dal caseificio di fiducia). La cena? Verdure cotte, formaggi (freschi), oppure pesce al vapore, pane, il tutto poco condito o comunque un filo d’olio extravergine rigorosamente crudo.