Contro la crisi: sciopero della spesa il 16 settembre

 E’ una guerra su più fronti quella si prepara a lanciare il Codacons che, deciso nel voler salvare i consumatori dagli aumenti già attuati e da quelli presto in arrivo, ha proposto a tutti i cittadini di boicottare gli acquisti nel giorno del 19 settembre quando vi sarà lo sciopero della spesa, solo una tra le iniziative anticrisi.

Prezzofelice.it: sconti e offerte on line

 Risparmiare on line diventa sempre più semplice grazie ai siti di deals che, grazie a una vasta gamma di prodotti e servizi offerti, riescono a vendere al cliente l’oggetto desiderato a un prezzo valido e davvero interessante. Tra tutti quelli che fino ad ora vi abbiamo presentato, e che ancora vi presenteremo, ecco PrezzoFelice.it, sito web che permette l’acquisto low cost di prodotti selezionati dal team della piattaforma.

Prezzi dei prodotti alimentari in salita

 Ce ne siamo accorti andando a fare la spesa, soprattutto al banco di frutta e verdura: prima lo sciopero dei tir e poi l’ondata di gelo. Il risultato é che i prodotti della natura sono in diminuzione e a parità di domanda i prezzi salgono. L’Osservatorio sui prezzi e tariffe di Adiconsum ha realizzato un’indagine sui prezzi dei prodotti alimentari, confrontando quanto successo in seguito non solo al blocco dei tir ma anche all’ondata di maltempo. Tra gli ortaggi primato alle zucchine il cui prezzo è aumentato del 20%.

Inflazione in aumento: stangata da 1000 euro annui a famiglia

 Un po’ ce lo aspettavamo: rincari sulle accise della benzina, ICI, Irpef, eventuale aumento dell’IVA al 23% e quanto altro ancora si é inventato l’attuale governo per cercare di salvare le casse dello Stato prossime alla deriva. Sì, perchè come sappiamo, secondo il trattato di Maastricht il rapporto tra il disavanzo pubblico annuale e il PIL non deve superare il 3%, il rapporto tra il debito pubblico lordo e il PIL non deve superare il 60 % e via dicendo. Se non ci é dato sapere con precisione a quanto ammontino i debiti di quello che una volta era chiamato il Belpaese, di una cosa siamo certi: che le casse statali stanno messe davvero male.

PromoQui: la mappa del risparmio

 Quando si parla di risparmio è ancora una volta il web a offrire un valido aiuto. Tra tutti gli strumenti virtuali di cui oggi abbiamo in possesso, PromoQui è un altro indicatore di offerte, un alleato insostituibile che si aiuterà a scovare le offerte migliori in numerosi campi commerciali, dall’alimentare all’arredamento, dall’elettronica agli strumenti sportivi.

DeClub: l’outlet del design dedicato alla demotica

 L’arredamento di design, soprattutto se si stampo italiano, è molto apprezzato ma, al tempo stesso, anche abbastanza proibitivo, soprattutto per chi sogna di acquistare un componente di arredo importante. Per realizzare il sogno di tutti gli amanti del design, il web si arricchisce di un nuovo outlet on line, DeClub.

Risparmio per la spesa alimentare: prodotti di marca e non

 Alla ricerca di un metodo per risparmiare? Il carrello della spesa è sempre più magro? “È colpa della crisi”, questo si sente dire spesso e molti avvertono la presenza di questo brutto spettro proprio a causa della cassa integrazione, della perdita del lavoro, dei minori incassi o della busta paga più bassa. L’obiettivo é risparmiare e purtroppo l’inflazione non ci viene incontro: i prezzi non diminuiscono e risulta sempre più difficile far quadrare i conti.

Continuano gli scioperi: prezzi frutta e verdura alle stelle

 Chi in questi giorni va a fare la spesa se ne accorge subito: gli scaffali di frutta e verdura o sono vuoti o presentano qualche melanzana o peperone a prezzi da capogiro. Ovviamente non parliamo di tutta la penisola, ma non sono poche ormai le città d’Italia in cui si registrano aumenti anche del 30%, se non di più (in alcune zone della Puglia un chilo di zucchine é arrivato a costare più di 5 euro). C’è chi da la “colpa” al governo Monti, chi invece invoca metodi di protesta che non vadano a colpire il consumatore finale, chi invece vorrebbe fare ancora “peggio” e che questo é poco confronto alla batosta ricevuta dall’attuale governo su benzina, tasse e altri settori.

Inflazione in aumento: i prezzi sono troppo alti

 Che i prezzi siano aumentati se ne accorgono un po’ tutti: lo notano le famiglie alla fine del mese, quando non riescono a far quadrare i conti, lo notano le aziende, costrette a licenziare e nel peggiore dei casi a chiudere. Lo notiamo quando andiamo a fare semplicemente la spesa: le banconote da 50 euro non sono più quelle di una volta, se poi le paragoniamo alla lira, il confronto non regge minimamente. Sono le stesse associazioni dei consumatori a chiedere al Governo di avviare controlli a tappeto su tutto il territorio nazionale: il sospetto é che ci siano in atto delle speculazioni concentrate soprattutto sui beni di largo consumo e sui carburanti.

Propensione al risparmio degli italiani in calo

 Meno reddito meno propensione al risparmio: quando il denaro deve essere speso per necessità quotidiane, per gli alimentari, il mutuo, il vestiario, le spese del dentista, rimane ben poco da destinare ai risparmi sul nostro conto corrente. La crisi continua a farsi sentire sul potere d’acquisto delle famiglie italiane e ne risente anche la propensione al risparmio. Secondo gli ultimi dati ISTAT nel terzo trimestre del 2011, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, mentre in rapporto allo stesso trimestre dello scorso anno, si è ridotto dello 0,1%. “Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società”, tramite questo dossier l’ISTAT ha discusso la propensione al risparmio delle famiglie, nonchè le prospettive sui profitti delle aziende.

Risparmio nel 2012: l’anno del discount

 Il trend si è già confermato per quest’anno ma sembra proprio che il prossimo anno la tendenza si debba riconfermare, se non addirittura con qualche aumento. Gli italiani sembrano essere sempre più dipendenti dai discount dove si acquistano oggetti domestici e prodotti alimentari per risparmiare qualche euro.

Natale 2011: spesi 400 milioni in meno

 Se avete acquistato qualche regalo per i vostri cari o avete organizzato la cena del 24 dicembre o il pranzo di Natale a casa vostra ve ne sarete sicuramente resi conto: quest’anno i negozi, sia i piccoli punti vendita che i grandi centri commerciali, erano meno frequentati rispetto allo scorso anno, una sensazione confermata ora dagli ultimi risultati ufficiali.