“La sfida delle 100 cose“, é il nuovo manuale che potrebbe aiutarci a rivoluzionare le nostre spese. Il promotore é Dave Bruno di San Diego, in California, un nome che sicuramente non ci dice nulla ma che inizia a vantare proseliti e fans su Facebook e ha seguaci in tutti gli Stati Uniti. Famiglie intere aderiscono a quella che si definisce una “nuova aritmetica della vita”,e che trova la sua massima epsressione nella seguente frase: “minima addizione, massima sottrazione”. Bruno ha lanciato la sfida delle 100 cose proprio mentre la crisi economica imperversava e migliaia di americani hanno dovuto fare, per necessità, quel che ha fatto lui per scelta. Come é iniziato tutto? Un bel giorno, Bruno, un manager americano ha deciso di dare una svolta alla sua vita e di dare uno schiaffo al consumismo.
Si comincia dagli armadi dei vestiti, del resto ne abbiamo sempre tanti, troppi. Ridurre il proprio guardaroba è il primo gesto catartico, e ti dà forza per proseguire col resto della casa. Buttare via tanto, ti vaccina contro la tentazione di comprare ancora più di prima. Dopo qualche mese anche le tue abitudini di consumatore cominceranno a cambiare.
Così comincia il manuale e così ha cominciato Bruno.
Si arriva poi a libersarsi di elettrodomestici, mobili e tanto altro che necessario non è. Un gioco divertente, assicurano i fan del movimento e che può dare una svolta positiva, ma soprattutto all’insegna del risparmio, alla nostra esistenza.
“Ci aspettano vent’anni in cui dovremo tutti ridimensionare le nostre aspettative di consumo e adottare abitudini di vita più semplici – commenta Sean Gosiewski, direttore della Alliance for Sustainability – , tanto vale cominciare subito e con lo spirito giusto”. Per esempio usando i primi giorni di riposo del 2011 per riunire la famiglia e redigere la lista delle “cento cose di cui non possiamo davvero fare a meno.
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