Una bella notizia arriva in merito al pagamento dei mutui. Il Fondo di solidarietà ha deciso di sospendere le rate del mutuo sulla prima casa per quelle famiglie che si trovano in grave disagio economico. L’iniziativa partirà dal giorno 2 settembre 2010. Il Fondo di solidarietà chiede però al Governo che possano essere ampliate le risorse, dando spazio a più utenti. I requisiti necessari per accedere alla sospensione del mutuo sono:
- non superare un redditto Isee annuo di 30 mila euro ed aver perso il posto di lavoro
- essere titolare di un mutuo di importo non superiore ai 250 mila euro
Le condizioni che possono portare alla sospensione dei pagamenti, a cui si aggiunge anche la morte o una condizione di non autosufficienza di un familiare, non devono essersi verificate necessariamente nel corso del 2009-2010, ma anche in precedenza. L’accesso al Fondo può essere richiesto anche da chi ha sostenuto spese mediche o di assistenza domiciliare superiori a 5000 euro all’anno o da chi avesse effettuato ristrutturazioni dell’immobile per il quale si è richiesto il mutuo. È possibile accedere al fondo anche nel caso di aumenti della rata a tasso variabile. Il progetto è stato proposto da Federica Rossi Gasparrini, presidente di Donneuropee-Federcasalinghe, ed è stato approvato nell’ultima finanziaria del governo Prodi del 2008, che a seguito di una serie di intoppi burocratici è slittato di quasi tre anni. Il regolamento a riguardo prevede lo stanziamento di 20 milioni per il fondo.
Obiettivo del fondo è provvedere al pagamento dei costi di procedure bancarie e onorari notarili necessari per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, rendendo quindi possibile la sospensione della rata che, in un periodo come quello che stiamo attraversando, sarà d’aiuto ai tantissimi che hanno acceso un mutuo e che poi, per svariate ragioni, si sono ritrovati a perdere il lavoro, mentre il mutuo è rimasto lì, in attesa di essere pagato. Il trattamento degli interessi maturati durante la sospensione saranno interamente a carico della banca, a differenza di quanto accadeva con il piano famiglie che li lasciava, invece, a carico dei mutuatari. Speriamo venga accolta la proposta dell’innalzamento della soglia di reddito massimo per avere accesso al Fondo e dell’ampliamento delle risorse. In tale modo verranno accontentate più famiglie che, nonostante ora non soddisfino i requisiti, vivono comunque una situazione di grave difficoltà.