Ventotto arresti fra Germania e Italia responsabili di aver messo a segno 85 furti in diverse regioni italiane grazie alla “chiave bulgara”, un sistema che consente di aprire qualsiasi serratura di porte blindate. Ma in che cosa consiste il furto con la chiave bulgara e come difendersi?
La banda georgiana arrestata ha utilizzato la cosiddetta chiave bulgara che consente di aprire anche le porte blindate, senza bisogno di scassinare tanto che ci si accorge del furto subìto solo dopo essere rientrati in casa. La chiave bulgare prende il nome dal fatto che deriva dalle modalità impiegate dalle spie bulgare ai tempi della Guerra Fredda per potersi introdurre nelle ambasciate. in pratica è una specie di passe-partout universale che consente di entrare ovunque, ma senza scassinare.
La chiave bulgara riesce ad aprire anche le porte blindate senza scassinare visto che in pratica riesce a duplicare in pochi gesti la chiave originale.
In sostanza si compone di due elementi: il primo è una sorta di chiave morbida, di grimaldello che legge i codici della serratura, e il secondo attrezzo, il “tensore” è l’oggetto con cui si effettuala la copia ottenendo la forma della serratura facendola ruotare con pochi gesti. Una volta che hanno ottenuto la duplicazione, i ladri, con tornio alla mano ottengono la copia della chiave e si introducono in casa.
Ma come difendersi?
Praticamente è quasi impossibile, ma l’unico consiglio secondo gli esperti è di ricorrere a serrature di ultima generazione che abbiano le chiavi piatte e codificate e che per questo possono essere duplicate solo con l’originale. Il maggior rischio si corre con le chiavi prodotte prima del 2011. Ci sarebbe poi la possibilità di fare in investimento acquistando il kit anti chiave bulgara (come Cerbero), congegno elettro-meccanico che consente di proteggere la serrattura e che viene azionato con un telecomando o di installare un impianto anti furto con video sorveglianza collegato ad una centrale operativa h24.