Da questa settimana anche a Bari (e non solo a Foggia) le vittime dell’usura possono accendere un mutuo senza pagare la stipula. I notai dei due distretti, in collaborazione con la fondazione Buon Samaritano di Foggia e la fondazione San Nicola e la Santi Medici Onlus, hanno deciso di eseguire gratuitamente gli atti per offrire aiuto alle persone in difficoltà.
Non potrebbe essere diversamente – sottolinea afferma Monica De Paoli, delegata dal Consiglio nazionale al tavolo congiunto con l’Agenzia per le Onlus -. Nella fase costitutiva di una realtà senza scopi di lucro la consulenza del notaio è fondamentale, anche perché i requisiti richiesti possono cambiare a seconda della regione, o addirittura della provincia, per effetto della giungla dei registri.
Abbiamo lavorato sul territorio in 46 città e abbiamo promosso 76 iniziative di consulenza sulle questioni giuridiche – aggiunge il presidente nazionale Paolo Piccoli, Consiglio nazionale al tavolo congiunto con l’Agenzia per le Onlus -. Non si tratta di snaturare la nostra professione, ma di non essere autoreferenziali. È anche un modo per restituire alla società una parte di quel ruolo di responsabilità che ci è stato assegnato.
Un aiuto pratico e concreto che l’associazione dei notai ha deciso di offrire a cittadini colpiti dall’usura alla quale hanno deciso di ribellarsi. Per ora l’iniziativa è stata lanciata in Puglia dove già l’anno scorso i notai della provincia di Foggia avevano attuato questa iniziativa di ragguardevole interesse. Dopo i colleghi foggiani anche a Bari hanno deciso di seguire l’esempio ed hanno aderito ad un’iniziativa che potrebbe estendersi in tutta la penisola italiana.
L’attuale crisi finanziaria – ha dichiarato Giuseppe Cavaliere, presidente della Fondazione “Buon Samaritano” – ha notevolmente acuito il gia’ grave disagio economico e sociale di tante famiglie; in tale contesto la lodevole iniziativa del Consiglio Notarile di Foggia, a cui vanno i miei piu’ sentiti ringraziamenti, consentira’ a quelle che sono a rischio usura o gia’ vittima, di superare dignitosamente le difficolta’ economiche in cui versano.