Occhio alla bufala che circola su WhatsApp nel corso delle ultime ore: i messaggi parlano di ben 35 euro di aumento sulle bollette della luce dell’Enel per poter colmare il buco in bolletta lasciato dai morosi.
Insomma chi paga è ancora costretto a pagare per altri: ma sarà vero? Assolutamente no. A smentire la bufala è il Codacons che non solo smentisce la notizia, ma lancia l’allerta delle catene che circolano sulla popolare app di messaggistica.
Sui social network e attraverso testi inviati da cellulare girano messaggi che annunciano un addebito da 35 euro sulla bolletta della luce di aprile, finalizzato a coprire i debiti degli utenti morosi, quelli cioè che non hanno pagato la propria bolletta elettrica. Un messaggio pericolosissimo perché invita anche a non pagare la bolletta in attesa di una non meglio specificata sentenza del Tar, e a decurtare questi 35 euro dal bollettino postale. Si tratta di una bufala a tutti gli effetti, che solo in parte si fonda su un aspetto reale.
Riporta il Codacons in una nota specificando che gli utenti potranno anche dover pagare il buco dei morosi, ma in realtà come oneri di sistema, spalmati sulla bolletta della luce. Non si conosce ancora con esattezza a quando ammorta il buco economico, ma il Codacons intanto ha deciso di impugnare la delibera dell’Autorità e fare un ricorso al Tar della Lombardia chiedendo di fatto l’annullamento dell’addebito degli oneri di sistema sulla collettività dei consumatori.
Il provvedimento deciso da Arera, è esclusivamente finalizzato a reintegrare gli oneri di sistema a seguito del mancato versamento da parte di alcune imprese venditrici e non di altri clienti morosi. Il relativo impatto sulle bollette dei consumatori finali non è ancora stato quantificato da ARERA, ma in ogni caso l’Autorità ha precisato che sarà molto contenuto (all’incirca il 2% degli oneri di sistema, e non certo 35 euro).
È stata invece la nota di Enel.