Finita l’estate e tornati in citta, si comincia a fare il conto con la prossima stangata che arriverà per la tasche degli italiani sotto forma di aumenti delle bollette di luce e gas, sopratutto alla luce dell’aggiornamento delle tariffe previste dall’Autorità dell’energia elettrica e del gas (Aeeg) per Ottobre. Le prospettive sono al rialzo, colevole ovviamente il solito aumento delle materie prime, e malgrado ora il prezzo del petrolio abbia invertito la rotta e sia sceso dai massimi di meta luglio, ormai gli aumenti sono partiti e non saranno di certo rivisti. Altroconsumo ha condotto un’indagine nelle principali città italiane, mettendo a confronto le tariffe disposte dall’Aeeg per i privati (mercato tutelato) con quelle offerte dai vari operatori (mercato libero). Lo scenario che emerge non è per nulla confortante per gli utenti, essendo evidente la difficoltà nel riuscire ad ottenere risparmi certi e consistenti. Per un consumo annuo di circa 1.400 metri cubi (consumo medio di una famiglia che usa il gas per cucina e riscaldamento autonomo), infatti, la stima della spesa per gli utenti che applicano le condizioni economiche Aeeg (mercato tutelato) è in costante crescita.
Gli incrementi tra un trimestre e l’altro sono stati consistenti: ben oltre il 4%, per quanto riguarda il 2008. Anche per chi ha scelto di entrare nel mercato libero la situazione non è migliore: le offerte che prevedono uno sconto rispetto alle tariffe dell’autorità consentono di ottenere dei risparmi inferiori ai 20 euro l’anno. Una goccia nel mare secondo gli esperti di Altroconsumo, considerando che relativamente alle città esaminate, la spesa per famiglia è mediamente di 1.200 euro. Per quanto riguarda le offerte a prezzo fisso, al momento della stipula del contratto il prezzo del gas è solitamente più alto di quanto stabilito per la tariffa Aeeg ( nel trimestre luglio-settembre la differenza è tra il 13 e il 15% in più). D’altra parte, il confronto tra le tariffe stabilite dall’Aeeg e le offerte a prezzo fisso non è facile, poiché queste ultime bloccano il costo del gas per un periodo solitamente pari a due anni, diversamente dalle tariffe dell’autorità, che vengono aggiornate ogni tre mesi.Infine c’è il solito salasso che nel nostro paese in ogni settore, basta pensare al costo carburanti, fa sentire molto forte il suo peso del peso delle tasse. Solitamente sono pari a un terzo della somma spesa: si tratta insomma di una componente decisamente pesante, sulla quale il governo potrebbe agire per ridurre l’impatto delle tariffe crescenti sulle famiglie
mimmo 5 Dicembre 2011 il 14:48
cari signori,rammentate una cosa nessuno regala nulla,nessuno che accquista e rivende da altre societa’ ve lo vende a meno,un consiglio diffitate da quelli che vi vengono a casa con promesse di sconti che sconti non avete mai ma aumenti pazzeschi si,poi x mandare le distette apriti cielo o non lanno ricevute o ecc ecc,e penate penate,la patrica legale x eliminarli e molto lunga se non inutile,aprite gli okki diffidate di tutti costoro ,italcogim,sorgenia ecc ecc,e credetemi vivrete meglio.saluti a tutti.