Ridurre gli oneri impropri in bolletta. L’impegno dell’Autorità per l’energia

di Redazione 1

Il presidente dell’Authority per l’Energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis, intervenuto nei giorni scorsi al Festival dell’Energia organizzato dall’Aris (Agenzia di ricerche, informazioni e società) che si è concluso ieri a Lecce, ha confermato l’interessamento dell’Autorità verso gli oneri impropri presenti in bolletta (pari all’8%). Già da tempo infatti l’organismo di controllo indipendente sollecita il Parlamento e il Governo ad intervenire per il loro contenimento, auspicato anche dalle associazioni di consumatori.

E al suo attivo c’è già una causa vinta al Tar per il contenimento degli oneri impropri previsti dal cosiddetto Cip6, ovvero una delibera emanata dal Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) che stabili’, nel 1992, una maggiorazione del 6% sul prezzo dell’energia elettrica pagato dai consumatori. Lo scopo avrebbe dovuto essere quello di utilizzare il ricavato per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili (solare ed eolica) acquistandole dai produttori ad un prezzo superiore a quello di mercato, per fare in modo così che le aziende che producono energia nel nostro paese si orientassero verso queste forme di energia alternativa.


Nell’8% che paghiamo in più in bolletta quindi vi sono anche dei soldi che dovrebbero andare a costituire fondi destinati all’innovazione e alla ricerca. Per questo motivo l’autorità per l’energia si pone come obiettivo quello di vigilare perche se ne faccia un buon uso. Ma è anche vero che i consumatori pagano per impegni ormai superati come le centrali dismesse delle ferrovie dello stato, o gli stabilimenti di alluminio, e che gli oneri impropri non sono certamente sempre destinati al finanziamento di progetti così utili.

Ma anche gli oneri sostenuti per lo sviluppo di fonti di energia alternative rinnovabili vanno controllati, come afferma Enzo Gatta, presidente dell’associazione nazionale delle imprese elettriche (Assoelettrica). In Italia infatti il sostegno a queste iniziative avrà un costo di quasi 8-9 miliardi di euro l’anno.

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