Le lampadine a risparmio energetico si stanno lentamente affermando nel mercato, anche a grazie ad alcune campagne di sensibilizzazione per la salvaguardia del pianeta.
Purtroppo però molta gente, per ignoranza o per menefreghismo, non ha ancora preso in considerazione questo prodotto e continua ad utilizzare le vecchie ed antieconomiche lampadine ad incandescenza oppure quelle alogene, che in termini di consumi si pongono nel mezzo; proviamo a far loro cambiare idea, dimostrando il reale risparmio in termini di soldi.
- Lampade ad incandescenza:
Questo tipo di lampada si illumina per riscaldamento causato dal passaggio di corrente elettrica attraverso un filamento di tungsteno posto all’interno del bulbo il quale riscaldandosi, fino ad una temperatura di 2700 k, provoca l’evaporazione del tungsteno presente nel filamento convertendo l’energia in calore e luce. Durante l’utilizzo, il filamento, diventa sempre più sottile fino a spezzarsi dopo circa 1000 ore di utilizzo. L’energia assorbita, oltre che in calore, viene trasformata in luce in una misura compresa tra il 5 e il 10%. A causa della dinamica di funzionamento, i principali limiti per quanto attiene alle caratteristiche e alle prestazioni di queste lampadine sono così sintetizzabili:1) Dimensioni dell’ampolla e dell’attacco metallico tali da richiedere apparecchi di illuminazione con ingombri ragguardevoli;
2) Alti consumi energetici dovuti alle basse efficienze luminose;
3) Alte emissioni termiche con potenziale pericolo per gli oggetti sensibili al calore posti nelle prossime vicinanze della lampadina in fase di funzionamento;
4) Ridotta durata di vita che costringe a frequenti ricambi;
5) Tonalità di luce calde, ovvero ridotte temperature di colore che esaltano le gamme cromatiche dal rosso al giallo, deprimendo le gamme dal verde al violetto.
- Lampade alogene a tensione di rete (220v):
La lampada alogena è la diretta evoluzione della lampadina ad incandescenza le differenze, oltre che nella forma e nella possibilità di impiego in apparecchi dalle dimensioni notevolmente più contenute, sono significative in termini di aumento dell’efficienza luminosa a parità di assorbimento energetico. Un fattore da evidenziare in termini di consumo è l’immissione nel bulbo di gas aggiuntivi quali iodio, kripton e a volte Xeno, questo al fine di permettere il surriscaldamento del filamento oltre i 3000° Kelvin in modo da aumentare l’efficienza luminosa e spostare verso l’alto la temperatura di colore.
Quindi, rispetto alle “anziane” lampadine ad incandescenza, le lampade alogene risultano essere molto più efficienti, tenendo presente che questo tipo di sorgente può arrivare alla potenza di 1000w per lampada.
Inoltre il rendimento luminoso di una lampada alogena, grazie alla luce più bianca rispetto ad una lampadina tradizionale, è del 50-100% superiore rispetto a questa, mentre la vita utile varia da 2000 a 6000 ore.
- Lampade a risparmio energetico:
Le lampade fluorescenti o a risparmio energetico hanno una vita media molto maggiore rispetto a quelle a incandescenza o alogene, ma la loro durata è fortemente influenzata dal numero di accensioni e spegnimenti: ognuna di queste operazioni, infatti, riduce la vita della lampada. Il valore che viene fornito dalle aziende produttrici è generalmente calcolato con cicli di accensione di 8 ore, e va dalle 12000 alle 15000 ore delle lampade tubolari alle 5-6000 ore delle lampade compatte.
A differenza delle lampadine a incandescenza, queste lampade perdono leggermente in quantità di flusso luminoso emesso nel corso del tempo, inoltre per i modelli meno recenti di lampade compatte possono impiegare generalmente qualche minuto per arrivare al massimo di emissione possibile dopo l’accensione.
In merito al consumo sono insuperabili dato che con pochissimi Watt di assorbimento energetico si possono ottenere ottimi risultati in termini di resa luminosa (con 20 Watt di consumo si ottiene 100 Watt di resa luminosa) anche se, purtroppo, restano sempre lampade non proprio adatte a corpi illuminanti di design a causa delle loro dimensioni ancora troppo elevate e alla luce emessa, risultante notevolmente meno incisiva rispetto alle compagne a filamento.
Proviamo ora a calcolare i consumi e la relativa spesa:
una lampada fluorescente da 20 Watt eroga una luminosità pari a 1000 lumen, ha una durata media di 8.000 ore e un prezzo di acquisto medio di 10 euro. Durante la sua intera vita consuma 160 kWh (20 Watt x 8000 ore = 160.000 Wh) pari a una spesa di 25,6 euro di elettricità (il costo medio di essa è infatti 0,16 euro/kWh). Totale 35,6 euro.
una lampada ad incandescenza invece ha una durata di 1000 ore. Quindi per illuminare 8000 ore come nel caso precedente dovremo comprarne otto. Considerando un prezzo di acquisto pari a 1 euro il costo totale salirà a 8 euro (1 x 8). In secondo luogo per ottenere una luminosità di 1000 lumen dovremo acquistare una lampada ad incandescenza con una potenza di 100 W che corrisponderà a un maggiore consumo di energia elettrica. In 8.000 ore le lampade ad incandescenza consumano 800 kWh (8.000 ore x 100 W = 800.000 Wh) pari a una spesa di 128 euro. Totale 136 euro.
Se consideriamo una durata media giornaliera di accensione di 4 ore, quella lampadina durerà 2000 giorni, ovvero circa 5 anni. Il risparmio di 100 euro (136 -35,6) diviso per i 5 anni di durata, significa che ogni anno spenderemo 20 euro in meno per ogni nuova lampadina fluorescente presente in casa. Non sono molti, ma moltiplicati per un numero alto di punti luce (case grandi, uffici, giardini, negozi, illuminazione pubblica) diventano una cifra considerevole.
Aureliano 7 Dicembre 2007 il 10:48
Non mi pare che nel calcolo si sia tenuto conto del prezzo di acquisto delle lampade fluorescenti, che troppo spesso vengono vendute a cifre esorbitanti e che quindi, per lo meno dal punto di vista strettamente economico, risultano davvero convenienti solo nel caso in cui cui debbano restare accese molto tempo e subire, anche, pochi cicli di accensione/spegnimento. Le fluorescenti sono in ogni caso vincenti, invece, sul fronte del risparmio energetico e dell’inquinamento, ma non tutti sono disposti a (o possono permettersi di) spendere un mucchio di soldi in più per sentirsi amici dell’ambiente.
Riccardo 7 Dicembre 2007 il 11:12
Ciao Aureliano, ti sbagli: nel calcolo il prezzo delle lampade fluorescenti è considerato, infatti alla spesa di 25,6 euro di elettricità viene aggiunto 10 euro di spesa per la lampadina.
C’è da dire inoltre che il loro costo è molto diminuito in questi ultimi mesi e si aggira tra i 4 e gli 8 euro.
“ma non tutti sono disposti a (o possono permettersi di) spendere un mucchio di soldi in più per sentirsi amici dell’ambiente.”: in verità spenderebbero molto meno, come dimostrato dai calcoli.
Ciao e a presto
mauro 7 Dicembre 2007 il 12:35
I cavi elettrici dell’alta tensione disperdono il 70% di quello che trasportano e poi in casa utilizziamo lampadine a incandiscenza, con una efficienza complessiva di utilizzo dell’energia del 7%. E questo lo si chiama progresso? Ecco dove fare ricerca: abbiamo bisogno di cavi migliori, che trasportino almeno il 90% di quello che gli viene messo dentro.
Vogliamo parlare di illuminazione pubblica? Il 90% della luce, invece di essere direzionata verso le superfici, si disperde verso l’alto, inutilmente.
Ho letto questo meraviglioso post:
http://lnx.pueblounido.it/?p=1727
sull’utilizzo dei led per l’illuminazione pubblica. Direi che è ora di finirla di utilizzare lampadine a bassa efficienza.
Noi non abbaimo bisogno di più energia, abbiamo bisogno di imparare a non sperperarne così tanta.
In casa utilizziamo elettrodomestici che hanno quanta efficienza? Il marchio CE garantisce una vera efficienza? Allora perché ci sono in commercio prodotti a efficienza tanto scarsa?
Il computer che utilizziamo tutti i giorni, consuma dal 20 al 30% dell’energia casalinga. Qual è l’efficienza del trasformatore? Ci sono trasformatori in commercio che raggiungono il 90%.
Mille esempi come questi si possono fare.
Aureliano 7 Dicembre 2007 il 20:16
Prendo atto della mia svista e me ne scuso.
Per quanto riguarda il fatto che “in verità spenderebbero molto meno, come dimostrato dai calcoli”, ribadisco invece che spenderebbero molto meno solo nel caso di lampadine che stanno accese per un tempo considerevole e che sono soggette a poche operazioni di accensione-spegnimento.
Circa la durata, poi, avendo iniziato ad usare lampadine fluorescenti davvero tanti anni fa (quando fecero la loro prima comparsa sul mercato), posso dire per esperienza diretta che le durate “decennali” si riferiscono, appunto, alle lampade che lavorano in condizioni ottimali. Negli altri casi i tempi si fanno decisamente inferiori. Personalmente non uso lampadine fluorescenti “per risparmiare soldi”, ma piuttosto per consumare meno energia, cosa che fin da ragazzo ho sempre cercato di fare non solo in materia di elettricità.
Concordo pienamente con Mauro: non serve produrre più energia (anzi!), serve imparare a consumarne molta di meno, specie quando (sprechi) la cosa si può fare senza bisogno di alcun sacrificio concreto. Curiosamente però quasi nessuno, nemmeno tra coloro che si dichiarano amici dell’ambiente e nemici del consumismo fine a se stesso, “spinge” affinchè si consumi (e quindi si compri…) meno. Invece di dire “tenetevi l’auto che avete e usatela di meno”, ad esempio, si dice “compratevi un’auto nuova”. Si pretende di insegnare la saggezza a suon di ipocrisia, come se un alunno potesse imparare dal maestro l’esatto opposto di ciò che quest’ultimo insegna.
Ivan 27 Giugno 2009 il 21:37
Ma le lampadine a basso consumo contengono un milligrammo di mercurio, che puà inquinare 4000 litri di acqua… e fin ora nessuno ci ha spiegato come e dove smaltirle… Hanno messo al bando i termometri al mercurio e in casa ce n’è uno per famiglia e più o meno con 2 termometri ci campi tutta la vita e invece ci impongono ad aquistare le FLC che costano un botto e poi mettiamo in circolo quantità industriali di mercurio… Secondo me le lampade alogene di ultima generazione con risparmio del 30% sono il miglior connubbio di risparmio tra energia prodotta per produrle, costo all’utente, durata, costi e modalità di smaltimento, inquinamento ambientale.
Questa la mia opinione dopo aver letto diversi articoli, se qualcuno ha notizie più fresce e più aggiornate me lo faccia sapere. grazie.
claudio 8 Febbraio 2010 il 18:33
Segnalo una promozione in corso nei negozi Eco Store (il franchising di cartucce per stampanti rigenerate).
Acquistando un prodotto Eco Store, riceverai in omaggio una lampadina a risparmio energetico.
La promozione è valida in tutti i negozi di cartuccce della rete Eco Store in Italia, dal 25 gennaio al 13 febbraio, e Svizzera, dal 1° al 20 febbraio 2010.
Durante questo periodo sarà sufficiente acquistare almeno un prodotto a marchio Eco Store per ricevere in omaggio una lampadina a basso consumo.
L’unico requisito per accedere alla promozione è il possesso della Eco Card, la carta fedeltà di Eco Store che puoi richiedere, gratuitamente e in qualsiasi momento, ai responsabili dei nostri punti vendita.
Il regolamento si trova sul sito di Eco Store: http://www.ecostore.it/it/prodotti/promozioniincorso/compra_eco_store_accendi_luce.html
Mirco 20 Luglio 2010 il 23:27
Un venditore mi una ditta di lampade mi ha messo in guardi su un fattore interessante. le lampade a risparmio hanno un picco di assorbimento ( dovuto ad un concetto di starter tipo i vecchi neon) che danno un impennata al consumo e via via decresce con il riscaldarsi del gas interno ai tubicini della lampada. In soldoni se si accende una lampada a risparmio per un luogo di passaggio e poco dopo la si spegne il risparmio effettivo non c’è. qualcuno riesce a quantificarmi questi picchi e rampe di abbassamento dell’assorbimento per capire dov’è il punto di “inizio” del risparmio?
Grazie
Claudio M. 11 Agosto 2010 il 23:33
Vorrei sapere quant’è il consumo di energia elettrica all’atto di accensione di una lampada al neon in rapporto alla durata dell’avvenuta accensione/illuminazione.
Mi spiego: durante l’accensione il consumo dell’energia elettrica equivale a quanti minuti di illuminazione continua?
Grazie
ziomaul 12 Maggio 2011 il 03:05
Quante leggende metropolitane! Vediamo di sfatarle:
.
Vorrei vedere una lampadina ad incandescenza che dura 1000ore! Non esiste se non in laboratorio sotto corrente stabilizzata. Di solito meno di 100ore.
.
I neon (i fluorescenti sono tantissimi tipi) contengono MENO di 0,5microgrammi (per legge) e non 1 milligrammo di mercurio, dunque siamo in presenza di un contenuto di qualsiasi pietra in giardino.
.
E’ un falso che spegnendo e accendendo la durata del neon (le luci stroboscopiche sono fluorescenti) si riduca di molto. Invece questo è un difetto delle lampadine ad incandescenza. Provate voi stessi ad accendere e spegnere velocemente una lampadina.
.
Il picco elettrico (quando lampeggia il neon per intenderci) delle lampade neon è di 0,5secondi pari su 2 volte la potenza del neon stesso. Pertanto il consumo si può ascrivere ad un ridicolo watt/ora. E’ inferiore se esiste lo starter elettronico come nelle lampadine fluorescenti.
.
Ciao
andrea 9 Novembre 2011 il 21:08
@ Aureliano:
ciao volevo chiedere una cosa …ma perchè ci sono tante forme di queste lampade a risparmio energetico ?
grazie
Sandro 15 Gennaio 2012 il 20:06
Ho letto con interesse le domande sopra scritte. Concordo sul fatto che il risparmio energetico va fatto nell’evitare sprechi in genere. Per quanto riguarda il consumo domestico, mi piacerebbe sapere cosa avete risposto a CLAUDIO M.. “durante l’accensione il consumo dell’energia elettrica equivale a quanti minuti di illuminazione continua?”.
Inoltre: si comprano lampadine la cui durata viene indicata in 8000 ore (ad una madia di circa 8 ore al giorno si arriva a 3 anni), ma purtroppo e anche spesso non funzionano più dopo pochi mesi ed a volte dopo pochissimi giorni e non si può certo andare a protestare. Come fai a dire QUESTA lampadina l’ho acquistata Es. 15 giorni fa? Quanto detto pone un altro quesito: il costo delle lampadine a risparmio energetico a parità di caratteristiche (dai 4-5 euro ai 12-15 euro) da che cosa dipende? Dalla qualità o da che cos’altro?
Come ci si deve orientare nell’acquisto?
Grazie
ziomaul 16 Gennaio 2012 il 17:01
@ Sandro:
Se compri quelli “cinesi” stai certo che durano un fico secco!
Osdram, philips, ecc.. spendi un euro di più ma valgono tantissimo come luminosità, bellezza della luce e durata!
Io da anni che non le cambio!!!
Ciao