Bollette di acqua, luce e gas con gli importi più alti del solito? Una brutta sorpresa che potrebbe spiegarsi con una parola: conguaglio che deriva dalla differenza con cui vengono effettuate le rilevazioni del consumo da parte delle aziende.
Insomma che il conguaglio possa essere più salato della solita bolletta, è cosa nota, ma è anche vero che potremmo anche trovarsi di fronte a un errore se l’importo da pagare è effettivamente più alto dei consumi. In questo caso sono due le strade da seguire: inoltrare il reclamo oppure optare per la conciliazione nel caso in cui l’azienda non accogliesse il reclamo.
Il reclamo: se la bolletta è eccessiva, il titolare può inoltrare un reclamo scritto che dovrà essere inviato all’ufficio competente tramite raccomandata a/r – alla società che si occupa della fornitura di energia. All’interno della lettera dovranno essere specificati il nome, cognome, indirizzo di residenza, codice cliente, codice POD (per la luce) o codice PDR (per il gas) facendo anche riferimento a una breve, ma esaustiva descrizione del problema e il numero di riferimento della bolletta. E se la bolletta è già stata pagata è bene allegare al reclamo anche una copia della relativa ricevuta di effettuato pagamento. L’azienda avrà da questo momento in poi a disposizione 40 giorni solari per rispondere e scaduto il termine il consumatore ha il diritto a un indennizzo di 25 euro per la mancata risposta.
CONCILIAZIONE: se dopo il reclamo non si ottiene alcun riscontro si può attivare una procedura di conciliazione con l’azienda facendo affidamento a un’associazione di consumatori o presso l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Il Servizio Conciliazione faciliterà la soluzione delle controversie tra clienti finali e operatori di energia elettrica e gas fornendo un conciliatore esperto per individuare una soluzione di comune accordo.