Ed arriva inesorabile la conferma, l’aumento delle tariffe che scatterà dal primo aprile fino al trenta giugno 2008 comporterà un aumento di 58 euro a famiglia, a dirlo è l’Autorità per l’energia ed il gas che va cosi a confermare le stime di Nomisma. L’aumento è dovuto ai 18 euro che si spenderanno in più per l’elettricità ed ai 40 euro che si spenderanno in più per il gas. Gli aumenti saranno in media del 4,1 per cento per l’elettricità e 4,2 per cento per il gas, causa di tutti questi aumenti è ovviamente il petrolio, quasi raddoppiato il costo in un anno di produzione.
“E’ molto frustrante essere costretti a registrare aumenti ma, a parte le imposte, il 60% delle nostre bollette di luce e gas, è fortemente condizionato dal costo del petrolio“, spiega il presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas Alessandro Ortis. “In queste condizioni – prosegue – il caro-greggio travolge purtroppo anche i pur sensibili benefici della continua riduzione delle tariffe dei servizi infrastrutturali da noi amministrate, del contenimento degli oneri di sistema grazie ai provvedimenti adottati e dei primi vantaggi delle liberalizzazioni.
Senza questi benefici, gli aumenti sarebbero stati superiori”. Ortis inoltre ha ricordato che:”L’Italia dipende dall’estero per l’85% del suo fabbisogno energetico, un grado ben superiore alla media europea e il 60% dell’energia elettrica è prodotto con costosi idrocarburi, i cui prezzi sono fortemente influenzati dalle quotazioni internazionali.
Da gennaio 2007 si registra un incremento del 93% del prezzo del barile con inevitabili ripercussioni sui prezzi dell’energia”. In questo mese il prezzo del petrolio ha segnato un aumento in media del 93 per cento cioè un incremento del 61,5 per cento in euro, e nonostante il cambio sia favorevole. In particolare marzo sarà ricordato in quanto le quotazioni hanno raggiunto record storici, superando i 110 dollari al barile, con notevoli ripercussioni in tutti i paesi consumatori. Il presidente dell’Authority sottolinea però anche i primi vantaggi dovuti alle liberalizzazioni: “Nonostante la forte esposizione ai prezzi petroliferi, rispetto al primo trimestre del 2007, nel primo trimestre di quest’anno, il differenziale rispetto a Francia, Germania, Spagna si è dimezzato, da 36,7 euro a 18,3 euro a MWh“.
Via | repubblica.it
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