Aumenti in arrivo sulla bolletta del gas nel 2011. A confermarlo è proprio l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. Da gennaio del nuovo anno, cominceranno i rincari a partire da 13 euro su base annua per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di metano all’anno. Già quest’anno, a gennaio 2010, si era registrato un aumento di 26 euro, ad aprile i rincari erano stati di 34 euro, mentre a luglio di 32 euro. L’Autorità per l’Energia ha evitato, tramite un provvedimento, che si registrasse un aumento di 26 euro a partire dal mese di ottobre, ciò a seguito dei minori prezzi del gas sul mercato internazionale, dove si sono registrati cali dei consumi, della domanda e della comparsa sul mercato del gas “non convenzionale”. La bolletta annua del 2010 è stata pari a 1063 euro, ma nel 2009 si era registrata una bolletta di 1114 euro per un consumo di 1400 metri cubi a famiglia.
L’aumento della spesa annuale è fortemente legata al prezzo del petrolio, e proprio sui prodotti petroliferi si riflette sul prezzo del gas, in più il 60% della produzione di energia avviene tramite l’utilizzo di gas, cosa molto preoccupante dal momento che in Italia importiamo il 90% del metano. In sintesi, a cosa sono dovuti questi rincari? Sicuramente alla mancata concorrenza nel settore. Non è un caso che nel 2010, infatti, ci sia stato un ribasso nel settore elettricità, facendo registrare una diminuzione in media del 7% rispetto all’anno precedente e promettendo ai consumatori, inoltre, un sconto sulle bollette della luce, per il 2011, dello 0,2%, e questo perchè c’è molta più concorrenza.
Sono tante le associazioni di consumatori che stanno incitando il Governo affinchè si renda il gas metano più concorrenziale, adottando determinate misure che permettano ciò. SI potrebbe, ad esempio, pensare di ridurre l’iva sul gas dal 20 al 10% per le utenze domestiche e l’imposizione fiscale, portando quest’ultima dal 39% di oggi al 20%, adattandola alla media europea. Le famiglie beneficiarie del bonus gas sono 450.000, e molto probabilmente si rivedranno i criteri Isee, se dovesse salire ancora il numero delle famiglie che faranno richiesta del bonus, in modo tale che si possa l’accessibilità a tanti altri utenti.
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