Questo é uno dei periodi più cari per chi si appresta a intraprendere un viaggio in auto. Come per tutti gli altri prodotti, anche il prezzo della benzina subisce un aumento, ma quest’anno la tendenza sembra, quasi paradossalmente, a favore degli automobilisti. Prosegue la discesa del diesel, IP raccomanda una riduzione dei prezzi di 0,4 centesimi, Q8 di 1 centesimo, di conseguenza anche i prezzi praticati dagli altri registrano un lieve calo sul diesel. I dati emergono dal monitoraggio della Staffetta Quotidiana.
Anche Eni, Tamoil e TotalErg avevano nei giorni scorsi ridotto i prezzi del diesel. Rimane invece stabile a 1,709 euro/litro la media ponderata nazionale dei prezzi della benzina dei vari loghi. In lieve ribasso anche il prezzo del gasolio, che cala di due millesimi. Anche se dagli attuali listini sono stati decurtati solo pochi centesimi, gli automobilisti prenderanno sicuramente bene notizia, in un contesto in cui tutti prodotti sembrano lievitare di prezzo. Ma é questo veramente il prezzo dei carburanti che dovremmo aspettarci?
Se togliessimo le accise e l’iva, un litro di benzina costerebbe meno di un euro – ha sottolineato Martino Landi, presidente Faib, in diretta telefonica a Tgcom24 -. Il gestore della pompa di benzina inoltre non riesce a incassare il 3% sul totale del carburante che vende. E l’aumento dei prezzi porta a una contrazione dei consumi: questo è il terzo anno che il consumo dei prodotti petroliferi sta calando a dimostrazione che la difficoltà di disposizione di risorse economiche coinvolge anche il carburante, nonostante di questo non si possa fare a meno.
La Federconsumatori da parte sua sostiene che il reale prezzo della benzina dovrebbe essere un altro, ovvero 1,34 euro al litro, in virtù delle variazioni del tasso di cambio euro/dollaro e delle ultime quotazioni del petrolio sul mercato. Per l’associazione dei consumatori quindi questo ribasso é ancora troppo lieve, da bocciare.
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