Adoc e Codacons insieme con le maggiori associazioni dei consumatori europee proclamano una protesta contro il caro-petrolio. Per domani è previsto uno sciopero europeo dell’energia battezzato “Kick Oil” (letteralmente calcia il petrolio), l’iniziativa è stata promossa in tutti i Paesi europei. L’appuntamento è previsto per le 20.45 in concomitanza con la finale degli Europei di calcio, a questa ora i consumatori sono invitati a spegnere le luci e tutte le altre fonti di energia e lasciare acceso soltanto il televisore.
Attraverso questa protesta le associazioni vogliono chiedere tre provvedimenti essenziali: primo la riduzione delle accise sui carburanti del 15 per cento in tutti i Paesi dell’Ue; secondo l’adozione di nuove politiche energetiche e terzo il pagamento in Euro del petrolio.
E i consumatori – dichiarano i presidenti delle due associazioni – sono la categoria più danneggiata dai rincari dei listini dei carburanti che risentono quotidianamente degli effetti delle quotazioni del petrolio: dal pieno di benzina alla bolletta della luce, dal costo degli alimentari alle tariffe degli aerei. Solo in Italia genera un danno complessivo di oltre 1400 euro annui per famiglia, suddivisi tra luce (150 euro), gas (200 euro), alimentari (500 euro) e carburanti (620 euro). Un peso insostenibile per il 30 per cento delle famiglie
Questa protesta arriva proprio quando oggi il petrolio sfonda la quota di 142 dollari al barile e secondo il presidente di Federpetroli Italia si prevede di raggiungere il prezzo dei 170 dollari al barile nelle prossime settimane.