Non è certo un orgoglio sapere di detenere il primato di vendere la benzina più cara rispetto al resto dell’Europa. L’Italia propone infatti i carburanti a un prezzo maggiore rispetto a quello di tutti gli altri Paesi europei, una situazione che ha guadagnato l’attenzione di Adiconsum che ha già manifestato la sua intenzione di volersi occupare del problema che sta mettendo in ginocchio il popolo degli automobilisti.
A proposito del primato raggiunto, Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum, ha così commentato la notizia:
Finalmente il Governo si sta muovendo nella giusta direzione. L’inserimento dell’accisa mobile nel decreto Sviluppo sarebbe un forte segnale e concreto per il Paese. Ricordiamo che la voce carburanti ha una grande rilevanza a livello inflattivo, in quanto la maggior parte dei prodotti e dei beni nel nostro Paese viaggiano su gomma. Un aumento fuori controllo dei carburanti produce inevitabilmente un effetto a cascata sul carrello della spesa delle famiglie già gravate dalla crisi e dalla perdita del potere d’acquisto per la disoccupazione, la cassa integrazione e l’alta tassazione diretta e indiretta che colpisce soprattutto i lavoratori dipendenti e i pensionati.
E ancora, sugli aumenti:
Siamo convinti che per combattere il caro carburanti ci vuole l’impegno di tutti. Il Governo non solo regolamenti le accise, ma elimini pure quelle anacronistiche. Anche le compagnie petrolifere devono fare la propria parte, riducendo, laddove ne sussistano i margini, il prezzo alla pompa.
E sugli sconti applicati dalle maggiori compagnie petrolifere attivati negli ultimi mesi e purtroppo già esauriti:
Bene la politica degli sconti adottati da alcune compagnie petrolifere. I risultati ottenuti nel periodo estivo sono stati più che lusinghieri. Segno che tale strategia è quella giusta e quindi va perseguita. Adiconsum ritiene quanto mai opportuno un incontro Governo-Consumatori-Compagnie per fare il punto della situazione.
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