Un bel regalo da parte del nuovo governo Monti: servirà a salvare l’Italia ma per il momento appaiono nitide soprattutto le lamentele da parte dei cittadini. Il primo immediato effetto della manovra Monti lo sentiamo sulle nostre tasche, che cominciano ad alleggerirsi. Certo, l’idea dell’esercito di italiani che parte alla riscossa per la salvezza dell’Italia, ideologicamente non fa una piega, ma dopo qualche istante il desiderio predominate é quello di trovare un capro espiatorio per vendicare l’ennesimo balzello che va a colpire le già magre tasche dei cittadini.
La manovra di Mario Monti da 30 miliardi, sebbene sia stata approvata con i migliori auspici, che sarebbero quelli di portare l’Italia fuori dal baratro, si presenta senza mezzi termini con un aumento del prezzo dei carburanti, che pesa sulle tasche dei cittadini come un macigno insostenibile. Non perchè 10 centesimi a litro non si possano sopportare, ma perchè, se consideriamo che l’Italia é uno dei paesi dove il prezzo del carburante é più caro, ci si sarebbe aspettata una riduzione e non un aumento. Ma si sa, ad amore di Patria non si comanda ed eccoci qui con il portafoglio più leggero per il benemerito scopo di rimpinguare le magre casse dello Stato.
Ed ecco l’aumento delle accise sui carburanti, la cui imposizione sale a 704,20 euro per mille litri per la benzina, aumenta a 593,20 euro su mille litri per il gasolio, per quanto riguarda invece l’accisa sul Gpl raggiungiamo i 267,77 euro e per quella sul metano 0,00331 euro al metro cubo. Ma detto in soldini, qual’è l’aumento del prezzo sui vari carburanti, considerato che il costo é anche gravato dall’IVA? IL prezzo della benzina registra un aumento di 10 centesimi, il gasolio 13.6 centesimi. Più contenuto l’aumento sul Gpl, che aumenta di soli 2,7 centesimi per litro, ancora meglio per il metano che registra un aumento di soli 0,4 centesimi. Che ne dite, passiamo tutti agli impianti a metano?
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