Carte di credito, un mercato a basso rischio in Italia

di Redazione 2

Il mercato delle carte di credito in Italia è solido e presenta una bassa rischiosità, non sono quindi previsti ritardi nei pagamenti e d’insolvenze che si sono manifestate negli Stati Uniti. Questo dipende dalla scarsa propensione ad indebitarsi di noi italiani, tanto è vero che nella diffusione delle carte di credito in Italia nel 2007, cosi come era accaduto nel 2006 ha fatto registrare in particolare l’esplosione di quelle prepagate, che hanno avuto un successo che non ha pari in Europa.

Questo successo si registra sopratutto presso il pubblico dei giovani, sopratutto perché non è richiesta l’apertura di un conto corrente. Anche se, la Penisola si caratterizza per un inferiore utilizzazione degli strumenti di pagamento alternativi al contante.


Secondo il report 2007, comunque, dell’Osservatorio sulle carte di credito realizzato da Assofin, Crif ed Eurisko, l’acquisto di beni e servizi presso gli esercizi commerciali convenzionati è la funzione d’uso primaria della carta di credito, mentre circa l’11% la considera solo una soluzione per eventuali emergenze. In questo settore, iniziano ad affacciarsi le carte black o full optional, anche se rappresentano ancora un fenomeno di nicchia con circa il 2% del mercato, ma si presentano come un mercato con forti margini di crescita.

In sostanza sono carte offerte su invito, che hanno elevati planfond di spesa e molti servizi complementari, come l’assistenza assicurativa, l’assistenza in viaggio, la prenotazione dei biglietti per venti e l’assistenza medica.

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