Sono una neomamma, o almeno: devo diventarlo tra pochi mesi.. Purtroppo non lavoro e non so se ho diritto all’assegno di maternità o a qualche altro bonus… Attualmente è possibile ricevere un bonus bebè come avveniva nel 2006?
Se girovaghiamo per internet è facile imbatterci in forum dove un fac simile di questa domanda è presente. Lo Stato aiuterà quest’anno le neomamme? Cosa dice la Finanziaria 2009? L’articolo 4 della legge 203/2008 istituisce un fondo di garanzia da 25 milioni di euro l’anno per il triennio 2009/2011, integrati con ulteriori 10 milioni se il bambino (neonato o adottato) è affetto da malattie rare.
Niente quindi bonus bebè da mille euro che era stato previsto nel 2005-2006. Alcune regioni però hanno provveduto ad aiutare le neomamme, in questa fase di crisi economica: il Lazio (già 15mila richieste accolte per l’una tantum da 500 euro) o la Puglia («prima dote» per le famiglie con Isee sotto i 20mila euro e un figlio con meno di tre anni). In Lombardia invece un assegno da 1.500 euro (in tre tranche) ai nuclei con tre o più figli di età inferiore ai sei anni.
In Lazio in base ai recenti dati, la regione ha già distribuito, per le nascite e le adozioni avvenute tra il I gennaio e il 30 settembre 2008, oltre 7 milioni di euro. In totale, circa 10 mila famiglie hanno già ricevuto l’assegno, e altre 5 mila sono state dichiarate idonee e sono in attesa di riceverlo. Il contributo consiste nell’assegnazione 500 euro alle neo mamme, inoltre la Regione amplia gli interventi a favore dei bambini: il potenziamento dei servizi all’infanzia e i contributi alle famiglie numerose. I requisiti richiesti per ottenere il bonus sono la residenza da oltre un anno nel Lazio e un Isee inferiore o uguale a 20 mila euro.
La scelta di avere un figlio è fortemente condizionata da vincoli economici e da incertezze lavorative – afferma l’assessore regionale alle politiche sociali, Anna Salome Coppotelli – e per questo la Regione Lazio con l’erogazione del bonus bebè si è impegnata a sostenere le donne che hanno preso la decisione di avere un figlio. Infatti sono quasi sempre le donne a sopportare i costi delle scelte di maternità in termini di rinuncia al lavoro. E sono consapevoli che spesso la condizione di non occupazione, nel caso di uscita dal mondo del lavoro per la nascita di un figlio, diventa irreversibile.
Errico 2 Febbraio 2009 il 17:22
salve, volevo chiedere ma alle donne che non lavorano e a cui nasce un bambino non è previsto un’assegno di maternità facendo domanda al comune di residenza….????
Laura Ricciardi 2 Febbraio 2009 il 22:16
Il nostro articolo si riferisce al bonus bebè, che non ci sarà nel 2009. Però ci si può rivolgere al comune della propria città poichè, come scritto nell’articolo, alcune regioni danno dei contributi: si rechi al comune per vedere se è il suo caso 🙂