♫ Il materassino, il cappellino, l’orologione za za ♫ cantava Andy Luotto in una pubblicità di gelati di molti anni fa. Tempo di estate, di gelati, materassino, canotto e salvagente, di divertimento insomma, ma: ATTENZIONE! Gli articoli di galleggiamento sono sicuri? Sono pericolosi? A quanto pare molti non sono sicuri ma pericolosi.
L’ente certificatore tedesco TÜV Rheinland ha effettuato per la prima volta in Italia dei test (qui i risultati) su 28 articoli di galleggiamento ne ha bocciati 13 definendo accertando la pericolosità di alcuni dei prodotti (tutti made in Cina) venduti in Italia. Gli articoli soggetti ad analisi venduti nei grandi magazzini sono risultati più sicuri rispetto a quelli smerciati dagli ambulanti e dai negozi piccoli. Gli specialisti del TÜV Rheinland hanno rilevato che in 8 dei 28 prodotti analizzati vi sono alte percentuali di plastificanti a base di ftalati sostanza che si presume e siano cancerogeni.
Un altro dilemma è stato riconosciuto dai salvagente a mutandina per bambini piccoli, non conforme in 5 casi ai requisiti di sicurezza UE. Quindi questi prodotti, che promettono sicurezza ai genitori, spesso sono pericolosi.
“I cosiddetti “aiuti al galleggiamento” – spiega Ralf Schunk, amministratore del TÜV Rheinland Italia S.r.l. di Milano – non sono un giocattolo, sono da considerare attrezzature di sicurezza. Chi acquista sulla spiaggia articoli per la balneazione gonfiabili, materassini ad aria o animali galleggianti va incontro ad un doppio rischio. In primo luogo la qualità è spesso scarsa, come si vede dai materiali scadenti e dalla qualità scadente della lavorazione. In secondo luogo bisogna mettere in conto i pericoli per la salute, in particolare per i bambini” “I cosiddetti “aiuti al galleggiamento” non sono un giocattolo, sono da considerare attrezzature di sicurezza. Chi acquista sulla spiaggia articoli per la balneazione gonfiabili, materassini ad aria o animali galleggianti va incontro ad un doppio rischio. In primo luogo la qualità è spesso scarsa, come si vede dai materiali scadenti e dalla qualità scadente della lavorazione. In secondo luogo bisogna mettere in conto i pericoli per la salute, in particolare per i bambini”