I soldi non bastano mai, soprattutto se si ha una famiglia a carico, e di questo nucleo fanno parte anche dei bambini. Questi hanno bisogno di tante, troppe cose, e la maggior parte delle famiglie riesce a mala pena ad arrivare alla terza settimana del mese. Per fortuna, ogni tanto, giunge qualche aiuto dalle amministrazioni in favore di chi davvero non ce la fa più con un misero stipendio. A Milano, la giunta comunale ha difatti deciso di approvare i nuovi fondi destinati alle famiglie o alle mamme sole in difficoltà economica. E’ stata, cioè, prorogata la misura del bonus bebè, un istituto che dal 2007 ad oggi ha portato all’erogazione di quasi 5 milioni di euro aiutando oltre 2000 famiglie. Non tutte le famiglie o le mamme potranno accedere a questi bonus.
Sarà necessario, naturalmente, soddisfare alcuni requisiti al fine di inoltrare la domanda per l’ottenimento di questo bonus, con cui l’amministrazione comunale di Milano spera di soddisfare almeno 500 nuclei familiari. Le condizioni per accedere al bonus bebè riguardano innanzitutto il lato economico, per il quale è necessario rivolgersi all’indicatore Isee. L’ Isee, indicatore della situazione economica equivalente, non deve essere infatti superiore al livello dei 18 mila euro. E’ necessaria, poi, la maturazione di residenza sul territorio milanese di almeno tre anni. Bisogna, inoltre, che le mamme svolgano un lavoro, a tempo pieno o part time, e che abbiano richiesto un congedo parentale di almeno sei mesi.
Il datore di lavoro o l’Inps dovranno produrre la documentazione che attesta, in seguito all’astensione obbligatoria dal lavoro per maternità, la richiesta da parte del lavoratore di un periodo di astensione facoltativa non inferiore ai sei mesi. Coloro che risulteranno idonei per l’erogazione del bonus bebè, avranno un aiuto mensile di 500 euro. Potrete avere maggiori informazioni visitando in sito del Comune di Milano dove troverete il modulo per inoltrare la richiesta per il bonus bebè, oppure potete rivolgervi presso gli uffici del Settore Servizi all’Infanzia del Comune.