La nuova legge di Stabilità ha varato, tra le altre cose, anche il bonus bebè 2014 ovvero una sorta di incentivo dato dallo Stato per coloro che avranno un bambino nell’anno che è appena cominciato. Ma come funziona il bonus bebè? Secondo quanto emerso in questi primi giorni (ma c’è da dire che per il momento nessuno è entrato nei particolari della legge), il bonus bebè 2014 prevederà essenzialmente tre misure di sussidio.
La prima consisterà nell’erogazione di un vero e proprio bonus in denaro per quelle famiglie che sono “costrette” ad assumere una baby sitter o a mandare il piccolino al nido perché impossibilitate a lasciare anche se momentaneamente il lavoro. Per tutte quelle mamme che rinunciano al congedo parentale, secondo quanto affermato nella Legge 92/2012 (Riforma Fornero) ecco dunque che c’è la possibilità di richiedere questo bonus. La richiesta va avanzata in via telematica all’Inps. Per il 2014 e 2015, per favorire il rientro a lavoro dopo la maternità obbligatoria, il Governo ha stabilito un contributo di 300 euro pagato in buoni lavoro se si tratta di baby sitter mentre sarà la stessa Inps ad erogare all’asilo un bonus mensile se appunto si tratterà di nido.
La seconda misura di sussidio è rappresentata dal Fondo Nuovi Nati. Per i neo genitori insomma la possibilità di accedere a un prestito con tassi più agevolati. Possono usufruire di questo tipo di bonus bebè 2014 “gli esercenti la potestà genitoriale su bambini nati a adottati negli anni 2012, 2013 e 2014“.
La terza misura di sussidio è rappresentata dai Bonus bebè regionali. Fermo restando i punti dettati dalle Legge di Stabilità, ogni Regione può poi operare in modo autonomo sullo stanziamento o meno di fondi speciali per i bambini nati nel 2014. Ognuno dovrà informarsi sul sito ufficiale della regione di appartenza per conoscere eventuali ulteriori bonus concessi.
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