Non inizia benissimo il periodo di Scajola come Ministro dello Sviluppo economico, almeno da parte di noi consumatori, infatti secondo quest’ultimo il taglio delle accise sui carburanti previsto dallo scorso governo “è stato molto costoso, pari a 500 milioni di euro, e ha portato a una diminuzione di soli 2 centesimi al litro per i consumatori.
Per questo il nuovo esecutivo preferisce mirare a provvedimenti che possano “aiutare i settori maggiormente penalizzati dai costi dei carburanti e che poi fanno crescere i prezzi delle merci finali, come l’autotrasporto. Insomma il messaggio è abbastanza esplicito, il governo penserà innanzitutto a chi fa un uso continuo della benzina.
Giusto dico io, cala il prezzo del trasporto, e quindi in teoria anche il prezzo della merce per il consumatore. Dico teoricamente perchè difficilmente i prezzi tendono a ribassarsi, comunque secondo il mio modesto parere, andrebbero fatte iniziativa parallele, senza prediligere ne una nell’altra categoria.
Della mia stessa idea Federconsumatori che in una nota dice: “Insistiamo che l’accisa debba essere ridotta per un ammontare pari ad almeno quello per cui è aumentato il carico fiscale”, che rispetto al 2007 ha subito un rialzo di 5-6 centesimi. Alla luce delle nuove dichiarazioni sulle accise dei carburanti del Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. Federconsumatori chiede, inoltre, al nuovo Governo “verifiche, controlli e sanzioni”, politiche di “incentivazione per l’utilizzo di fonti alternative agli attuali carburanti” e l’accelerazione del processo di liberalizzazione dell’intero settore.