Dall’osservatorio del Adusbef-Federconsumatori in tema di tariffe RC auto, arrivano i primi segnali di aumento sulle tariffe. Infatti sono state condotte varie indagini, un primo campione analizzato per verificare tali andamenti su Milano, Roma e Napoli, riguardante inoltre i neo patentati e i cinquantenni collocati in tre categorie del bonus-malus (prima-sesta-quattordicesima) ha stabilito che per quanto riguarda i neopatentati si registrano andamenti negativi con aumenti del 5-7% in maniera omogenea su tutto il Paese. A questi aumenti così contenuti, si fa per dire, si contrappone un marcato aumento del 15-20 % delle polizze dei cinquantenni, sempre in maniera omogenea e con punte che toccano il 25-30% di aumento.
Ciò è estremamente grave anche perché questi aumenti vengono attuati dopo che si è realizzato il cosiddetto risarcimento diretto in caso di incidentalità. Questa modalità di risarcimento, annullando i costi di gestione dei sinistri delle compagnie e consentendo per altro risparmi notevoli sugli oneri legali, che assommano ad 1.5-2 miliardi di euro annui, avrebbe dovuto permettere la riduzione delle tariffe di almeno il 10-15 % con risparmi di circa 150 euro annui.
In maniera correlata, inoltre, tale diminuzione dei costi e delle tariffe sarebbe dovuta anche dalla diminuzione costante dell’incidentalità che si registra nel nostro Paese. Tutto ciò non sta avvenendo ed anzi nelle denunce dei consumatori si evince che le compagnie assicuratrici motivano ai propri clienti l’aumento della tariffa determinato principalmente dall’impatto della nuova procedura di risarcimento diretto. Per questo motivo molte associazioni dei consumatori hanno richiesto l’intervento sia del garante per i prezzi e sia del Ministero dello sviluppo economico, staremo a vedere come andrà a finire.