Gli abbandoni dei cani in autostrada stanno diminuendo e l’Emilia Romagna e la Lombardia risultano le regioni dove questa diminuzione é più importante. Lo evidenzia l’Aidaa, associazione italiana difesa animali e ambiente:
Complessivamente – leggiamo in una nota dell’associazione – sono state 866 le segnalazioni arrivate alla centrale operativa di Aidaa relative ad avvistamenti di cani vaganti o abbandonati sulle autostrade italiane, dato in netto calo rispetto alle 1.064 segnalazioni dello stesso periodo del 2010 con un calo di circa il 19,5%. 610 gli interventi realizzati dai volontari che hanno permesso di recuperare e mettere in sicurezza 456 cani di cui 167 rilasciati in quanto cani di quartiere oppure cani scappati di cui era stata fatta regolare denuncia di smarrimento da parte dei proprietari. 213 le persone individuate mentre abbandonavano i cani per cui sono in corso le procedure di denuncia penale.
Ci chiediamo: perché abbandonare un animale sulla via delle vacanze, lasciandolo per strada, quando possiamo donarlo al Comune di appartenenza? Rammentiamo infatti che la legge statale 281/91 permette al proprietario di non pagare alcuna retta nè altro per tale decisione. Se proprio non vogliamo più il nostro animale, dobbiamo avere almeno la coscienza di non abbandonarlo per strada: rivolgiamoci al comune che ci indicherà i rispettivi canili.
Sembra che bisognerebbe sottolineare questa possibilità soprattutto al Sud: Maglia nera con 175 segnalazioni – sottolinea l’Aidaa – la Salerno-Reggio Calabria, ma la situazione non e’ buona nemmeno nei tratti autostradali di Puglia, Lazio Abruzzo e Sicilia. Emilia Romagna e Lombardia sono invece le regioni virtuose, vale a dire quelle con il minor numero di segnalazioni. Dalle autostrade emiliane infatti sono giunte solamente 32 segnalazioni di cani abbandonati e solo 18 dalle autostrade lombarde.
Ricordiamo infine che in Italia l’abbandono è vietato i sensi dell’art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.