Non solo gli scarichi delle auto e delle industrie ma anche i computer ed il crescente uso di internet contribuiscono all’inquinamento della terra. Il mondo virtuale, le comunicazioni online, i cellulari, i calcolatori in generale ormai, secondo i ricercatori della Gartner americana, sono responsabili per ben il 2% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo, la stessa percentuale causata dall’aviazione civile.
L’allarme è stato lanciato da Der Spiegel, che è il magazine settimanale tedesco più grande d’Europa e più influente di Germania. Questa rivelazione fa dire addio all’illusione che le nuove tecnologie portino ad un mondo più pulito, ecologico e più rispettoso del clima e dell’ambiente. L’unica soluzione è di ridurre il numero dei grandi computer, costruendone sempre meno ma più potenti. Le cifre illustrate dal professor Hegering, responsabile del supercomputer del centro di calcolo Leibnitz a Garching sono impressionanti.
Il nuovo supercomputer avrà un consumo simile a quello di un Ice 3, il treno più moderno ad alta velocità realizzato in Germania. Il consumo di energia del centro di Garching è salito da 2 a quasi 8 megawatt, il bisogno di energia per gli impianti di raffreddamento vola, i costi delle bollette sono alle stelle. Ma anche la diffusione di internet sta favorendo all’inquinamento della terra, dal 2000 al 2005 il consumo di energia elettrica dei grandi calcolatori è raddoppiano nel mondo.
Basti pensare che nel 2006 i cinquantamila centri di calcolo elettronico assorbivano la produzione di un intera centrale nucleare. Un esempio? Per effettuare una ricerca online si consuma tanta energia elettrica quanta ne basterebbe per tenere accesa per una intera ora una lampadina a basso consumo energetico. Basti pensare che in pochi anni il consumo medio d’energia pagato nell’abbonamento di un server è del 50 per cento del conto totale pagato, e nei prossimi anni si stima di arrivare al 75 per cento. Per risolvere questa situazione, come detto, l’essenziale sarebbe centralizzare tutto cioè meno grandi calcolatori, meno centri di calcolo, ma molto più potenti. In questo modo secondo la Ibm si potrebbe arrivare ad un risparmio del 80 per cento ma questa soluzione possibile è molto costosa ed ovviamente non tutti potranno permettersela. Nel nostro piccolo possiamo risparmiare utilizzando per tutti i nostri apparecchi elettronici, computer su tutti una ciabatta.
Via | repubblica.it
Fra 14 Giugno 2011 il 12:22
Ci sono così tanti errori di grammatica che a metà rinuncio e me ne vado inorridito..