Sulla tavola degli italiani la pasta non manca mai: ma come riusare l’acqua di cottura, che nella maggior parte dei casi siamo abituati a buttare via nel lavello? L’acqua di cottura della pasta è ricca di amido e di sali minerali ed è per questo motivo che può essere sfruttata di nuovo, non solo in cucina ma anche per la cura del corpo per farci risparmiare. Strano, vero? Eppure è proprio così.
L’acqua di cottura della pasta può intanto essere utilizzata per allungare tutti quegli alimenti che tendono a solidificarsi. Se state preparando del pesto, per esempio, e vedete che è venuto troppo poco liquido, basta aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura e il vostro mix si trasformerà in pochi istanti. E ancora, l’acqua di cottura della pasta è ottima per lavare i piatti: sgrassa a fondo e toglie i cattivi odori (leggi qui le regole per risparmiare in cucina).
Sempre rimanendo in tema di cucina e fornelli, potete riusare l’acqua di cottura come brodo di base per la preparazione di minestre e zuppe e, se non siete abituati a salarla molto, potrete riciclarla per mettere in ammollo legumi, per esempio ceci e lenticchie. L’acqua di cottura della pasta però è un valido rimedio naturale anche per la cura del corpo. Avete capelli secchi e provati dalle temperature rigide dell’inverno? Utilizzate l’acqua di cottura per preparare un impacco da applicare sulla cuoio capelluto prima di fare poi il normale shampoo. Proprio perché ricca di amidi (rilasciati dalla pasta durante la cottura), l’acqua dona nuova vitalità ai capelli e contribuisce a mantenerli sani e lucenti.
Se invece avete sempre piedi indolenziti, perché magari fate un lavoro che vi porta a stare in piedi tante ore, concedetevi un bel pediluvio utilizzando sempre l’acqua di cottura della pasta. Le sue proprietà vi lasceranno numerosi effetti benefici!
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