Addio filetto di carne! E’ questa la scelta gastronomica (obbligata) che gli italiani hanno dovuto compiere pur di risparmiare qualche euro. La risposta arriva da Coldiretti che, grazie a un sondaggio on line, ha scovato il nuovo e significativo “trend” economico.
Secondo il sondaggio virtuale di Coldiretti, ben il 43% degli intervistati ha dichiarato di non voler più includere il filetto di carne all’interno della spesa settimanale; una scelta intrapresa a causa del pezzo, esagerato e non più sostenibile, del pregiato taglio di carne.
Qual è l’atteggiamento degli italiani oggi davanti al bancone della macelleria? Coldiretti sottolinea che il 35% degli italiani ha ha iniziato a scegliere tagli di carne meno pregiati per risparmiare, mentre l’8% ha dichiarato di aver intrapreso questa scelta per la necessitò di voler provare nuove ricette. Il 50% degli italiani avrebbe dichiarato invece di non voler modificare le proprie abitudini alimentari, un trend confermato dal 5% degli italiani che avrebbe risposto di non aver mai acquistato tagli differenti da quelli più pregiati e costosi.
A causa del caro vita, i tagli di carne bovina oggi acquistati sarebbero quelli del collo, il taglio di terza categoria (usata per bolliti, stracotti, polpette), il campanello (taglio usato per la preparazione di bistecche, spezzatini, stracotti e stufati). Apprezzato anche il maiale con l’acquisto di prosciutto (pochi gli italiani che scelgono di rinunciare a prosciutti cotto, crudo e altri insaccati) e cotenna preparata con legumi e sughi. Sempre acquistato anche il pollo di cui si preferisce acquistare tagli di petto, fusi, zampe, ali e collo; piatti del passato che normalmente venivano preparati con brodi vegetali e sughi conditi con spezie, olii e pane. Nel carrello degli italiani si trovano oggi anche le frattaglie, spesso poco gradite ma sempre economiche: tra queste si elencano il fegato, il cuore e lo stomaco, piatti che le nostre nonne cucinavano durante i tempi storici più duri.
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