Risparmiare sul cibo con un menù equilibrato

Come coniugare salute e risparmio economico quando si parla di alimentazione? A spiegarlo è il team Barilla Center for Food & Nutrition che ha analizzato le tavole degli italiani, sia dal punto di vista nutrizionale che economico, offrendo a tutte le famiglie qualche semplice ma importante consiglio.

Secondo lo studio realizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition, una dieta ricca di carne non solo non sarebbe ecosostenibile, ma farebbe anche molto male al nostro portafoglio, un buon motivo per concedersi un piatto di carne due volte a settimana e dedicarsi, negli altri tre giorni della settimana, a un piatto di verdure di stagione. Una scelta di questo tipo consentirebbe un risparmio del 10% sul totale della spesa.

A spiegare l’importanza di un menù ecosostenibile è anche Luca Ruini, responsabile del Food for sustanaible growth del Barilla Center: “La scelta di menu’ equilibrati dal punto di vista nutrizionale e sostenibili dal punto di vista ambientale non implica un aumento del costo per il consumatore, anzi lo rende addirittura minore”.

Per questo motivo, dunque, le proteine animali sarebbero più costose rispetto a quelle vegetali: il loro prezzo medio infatti è di 45 euro (l’impronta ecologica ammonta a circa 4-5mila litri d’acqua settimanali) contro i 38 euro del menù sostenibile a bassa percentuale di proteine animali e i 2000 litri d’acqua di impronta ecologica. Il menù più economico in assoluto? Quello vegeteriano a soli 35 euro.

Oltre all’assunzione delle proteine vegetali, la dieta mediterranea si conferma comunque come la più economica, soprattutto se vengono privilegiati i cibi a basso costo e ad alto valore nutrizionale; tra questi vi sono pasta, legumi, alcuni tipi di vegetali, olio e frutta secca. Tra le fonti di proteine meno costose e di origine animale si confermano invece le uova e i latticini a basso contenuto di grassi (in particolare il consumo di formaggi freschi e poco stagionati).

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