Per risparmiare sulla frutta da servire a cena per questo Natale 2010 è necessario seguire piccoli accorgimenti. Tutti sanno che ogni periodo ha i suoi frutti, e per tale motivo è sempre bene utilizzare la frutta di stagione, e non solo per una questione economica. A farne le spese è ad esempio l’ambiente; comprare la frutta che viene da lontano contribuisce ad inquinarlo per colpa del petrolio bruciato per affrontare lunghi viaggi e giungere fino a noi, producendo enormi quantità di gas ad effetto serra. In tanti, troppi, vogliono esagerare a Natale, presentando prodotti fuori stagione con la convinzione di fare cosa gradita e bella figura con gli invitati, mentre tutto ciò concorre soltanto ad inquinare l’ambiente, a svuotare i nostri portafogli e a fare un danno serio alla salute. Negli ultimi 10 anni, infatti, in Italia si è verificato un incremento della domanda di frutta straniera fuori stagione.
Molto richiesti sono stati i mirtilli dell’Argentina, le more del Messico, cocomeri del Brasile, frutta che si pensa faccia “scena” sulle tavole degli italiani, e che proprio questi ultimi sono disposti a pagare anche 10 volte in più rispetto a mele, pere, kiwi, arance, tutta frutta di stagione prodotta in Italia, che però non è “chic” a Natale o Capodanno, e che quindi trovano giusto sostituire con i frutti esotici che sono spesso poco saporiti in quanto raccolti ancora acerbi in vista del lungo viaggio a cui andranno incontro. Per rendere le nostre tavole più allegre, invece di comperare frutta esotica, cercate di risparmiare e di volere bene alla vostra salute, cercando alternative sfiziose made in Italy, riscoprendo frutti un po’ messi da parte ma che hanno un gusto unico e che piacciono a tanti.
Il fico d’India può rappresentare qualcosa di diverso e piacevole, o ancora, i cachi, la mela limoncella e la pera madernassa. Tutti questi buoni frutti potrete trovarli nei mercati contadini, dove, inoltre, spenderete molto meno rispetto ad un negozio. Consumare frutta di stagione, inoltre, contribuirà a fare bene al nostro organismo, già molto provato dall’inquinamento. La frutta di stagione è più salutare perché ha un contenuto nutritivo più alto rispetto della frutta colta troppo acerba, poi, come se non bastasse, è bene non dimenticare che affrontare viaggi di migliaia di chilometri significa dover proteggere la frutta con prodotti antiparassitari che sicuramente, oltre ad inquinare l’ambiente, danneggiano la nostra salute.
Commenti (1)