Ogni settimana ci rechiamo nel supermercato più vicino a casa con la lista della spesa e iniziamo la nostra ricerca tra i prodotti a basso prezzo, un’esperienza lunga e dolorosa (considerando il totale scritto sullo scontrino). Ma siamo sicuri di compiere sempre le scelte migliori per la nostra salute? La risposta potrebbe non essere così scontata e a dirlo è Sara Farnetti, nutrizionista del Policlinico Gemelli di Roma.
La dichiarazione è stata pubblicata dall’agenzia di stampa Adnkronos che ha riportato le parole della nutrizionista sollevando un tema caro a tutti, soprattutto alle famiglie:
Oggi si registrano due tipi di tendenze: la prima, che ci conforta, è quella di rivolgersi ai “gruppi acquisto” per cercare prodotti di qualità, ma riguarda le classi più abbienti; la seconda tenedenza riguarda invece la maggioranza della popolazione che, visto il tempo di crisi, acquista prodotti industriali, che costano di meno perché realizzati con materie scadenti. Come operatori di salute siamo spaventati da questo fenomeno, che comprende anche i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e gli studenti.
Come controllare ciò che si mette nel carrello senza danneggiare la nostra salute? Il primo passo da affrontare è quello della pianificazione di un menu settimanale, una tabella da creare ogni settimana prima della spesa e da seguire durante gli acquisti, una buona abitudine che con il tempo diventerà sempre più semplice e che limiterà gli sprechi alimentari. Il secondo passo è quello di suddividere la spesa in due sezioni: alimentare e non, la prima dovrà essere svolta al mercato rionale (grandi quantità a basso prezzo), mentre la seconda potrà essere realizzata al supermercato più vicino dove sarà più facile contare su marchi e prezzi diversi.
Preferite prodotti freschi rispetto a quelli surgelati e approfittate delle confezioni convenienza per riempire la provvista di casa. Scegliete ricette impegnative per i giorni in cui avrete più tempo ed evitate l’acquisto di preparati: veloci ma poco salutari.
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