Il curry è una spezia indiana molto usata però anche nella cucina italiana: molte sono le sue proprietà benefiche, ecco perché il curry dovrebbe essere usato con una certa costanza. A che cosa fa bene? In quali casi è consigliato?
Come sempre diciamo quando elenchiamo le proprietà benefiche di alcune spezie, è sempre bene informare il medico di fiducia sul loro utilizzo in caso di patologie particolari che potrebbero escludere l’utilizzo del curry (in questo caso). Nei casi in cui non ci siano controindicazioni, allora, questa spezia dal colore ocra è un buon modo per prendersi cura della propria salute con un occhio al portafoglio.
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Proprietà benefiche curry
Intanto il curry è un ottimo alleato low cost per migliorare la digestione: chi digerisce male insomma può utilizzare questa spezia per ottenere buoni risultati fin da subito. Questa spezia indiana ha anche disinfettanti benefiche per l’intestino, riesce a regolare il metabolismo e fa bruciare grassi, quindi è indicata anche per chi vuole perdere peso. Tra le proprietà benefiche del curry non possiamo dimenticare le riconosciute proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: il curry è un ottimo alleato low cost per depurare il fegato e aiutarlo a eliminare le scorie nei periodi in cui magari si è straviziato a tavola o dopo un periodo prolungato nel quale si sono usati farmaci.
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L’azione antiossidante del curry è stata riconosciuta anche in merito alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer legate allo stress ossidativo.
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